Fake news
Quei brutti ragazzi di Davide Stasi e Fabio Nestola l’hanno combinata davvero grossa
Hanno creato una fake news sulle vittime di violenza domestica di sesso maschile
Non sul fatto che il problema esiste ed è ben presente, ma hanno “gonfiato” i numeri
Certo (ma questa è una mia opinione) il momento non era dei più propizi, eppure la notizia delle 26.000 vittime maschili è passata quasi sotto silenzio ,per un motivo ben preciso
Agli uomini vittima della suddetta violenza non gli frega niente a nessuno
Non gli frega alle maggiori testate giornalistiche, ne alla opinione pubblica, sei un maschio e ti prendi le botte, cavoli tuoi se non reagisci
Provate solo ad immaginare se i sessi fossero stati capovolti ,ma già abbiamo campagne mediatiche a non finire su quel tema
Ma non basta, alcuni illustri esperti hanno anche scritto questo
Vediamo i tratti salienti di questo illustre articolo
A novembre del 2019, Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista e scrittore, pubblicava un post Lettera a chi non vuol capire niente sul blog Quest’uomo, no nel quale commentava le risibili rivendicazioni degli MRA – Men’s rights movement e gruppi di sessisti affini, che contrappongono le discriminazioni maschili a quelle femminili, asserendo però che le prime sarebbero più gravi e numerose delle seconde. Peccato che gli svantaggi maschili siano prodotti sempre da quel sistema patriarcale che non vogliono combattere perché, dicono, non esiste.
Vi (mi) risparmio il buon Gasparrini ( ho dato una letta veloce, e più che gli uomini sono merda e le donne brave proprio non va) Mi soffermo sull’ultima parte “gli uomini sono svantaggiati dal sistema patriarcale” ok , adesso vediamo il paragrafo dopo
Chiamali fessi. Il patriarcato, soprattutto quello radicato in questo paese e che il femminismo combatte da secoli, garantisce a tutti gli uomini la distribuzione di utili, con interessi che aumentano man mano che si sale nella piramide della ricchezza e del potere. Ma anche nelle classi sociali più svantaggiate, il processo di femminilizzazione degli uomini non esclude una percentuale di distribuzione dei vantaggi dell’essere maschi a discapito delle donne.
Ma allora, forse ho capito male io, questo patriarcato porta vantaggio o porta svantaggio? Non si capisce molto bene , prima dicono che gli uomini sono svantaggiati dal patriarcato e poi ,subito dopo ,dicono il contrario, fantastica la chiosa finale ,dove un uomo sotto i ponti o in difficoltà economica se la passa meglio di una donna (e no Paolo, non parla di uguale classe sociale, che sarebbe comunque una eresia)
MRA e sessisti affini però non si fermano qui. A dispetto dell’evidenza di studi e statistiche nazionali e internazionali riportati dalla stampa mondiale, insistono ad affermare che la violenza delle donne sia simmetrica se non addirittura superiore a quella maschile. A sostegno delle loro assurde tesi, inventano numeri di sana pianta e li sparano pubblicamente senza rendersi conto degli effetti catastrofici che generano sulla loro già scarsissima credibilità. E’ un vizio che abbiamo visto per esempio con la fake sui 200 suicidi l’anno da parte di uomini “ridotti sul lastrico da avide mogli” o con gli elenchi di vittime di violenza in famiglia che includono uomini violenti, suicidatisi dopo aver sterminato la famiglia. Uomini che avevano anche abusato dei figli sono finiti nell’elenco delle vittime, in sfregio peraltro nei confronti di quegli uomini che si sono suicidati davvero per disperazione e senza aver mai commesso violenze.
I suicidi dopo aver commesso il fatto (che sono circa la metà o poco meno) dimostrano che non c’è una cultura che impone di uccidere la compagna perchè ,se fosse cosi, che senso avrebbe suicidarsi? Non dovrebbe essere una cosa normale? Comunque, leggendo la chiosa finale, allora esistono questi uomini che si tolgono la vita grazie alle false accuse , non sono tutti violenti e cattivi
Vi(mi) tralascio i dati relativi al 1522 e veniamo alla fine
Deve essere stata una doccia fredda. Vogliamo immaginarli davanti ad una bottiglia di amaro del capo, rammaricati perchè la loro bufala non ha conquistato le prime pagine dei quotidiani internazionali e la CNN ha avuto l’impudenza di snobbarli; abbacchiati perchè la gloria mediatica è ancora lontana e al momento gli arride solo la sfiga certa e l’intelligenza di chi legge quelle fanfaluche. Ne è seguita una mal parata da volpe che non arriva all’uva: hanno smentito lo scoop con una furbata degna di Fantozzi quando assieme al compagno di disavventure, il rag. Filini, dissimula la voce nella telefonata del megadirettore galattico, simpaticissimo video che trovate a fondo pagina.Qualche giorno dopo, in un articolo firmato da un certo Gianni Russo, gli amici al bar hanno detto in soldoni che avevano scherzato, la notizia dei 26mila uomini che hanno chiesto aiuto era una bufala e volevano dimostrare che gli uomini sono discriminati persino nelle fake news. Ah, Ah, Ah !Invece ai centri antiviolenza che, secondo i collaudati pallonari, inventano i dati, si crede in virtù di un privilegio di genere.Non stupisca la malfidenza nei confronti dei Centri Antiviolenza da parte di chi scrive su questo blog misogino. In genere ognuno attribuisce ciò che è suo agli altri: il ladro è convinto che tutti rubino, il rapinatore che tutti rapinino, l’evasore fiscale che tutti evadano e chi spara palle a ripetizione, inventa fake news e fa congetture al limite del tasso alcolico consentito, è convinto che tutti facciano la stessa cosa.Il buon ritiro da Covid-19 però gli giova, stanno migliorando, questa volta dopo qualche giorno hanno ammesso di aver scritto panzane, buon segno.
Nadia Somma scrive,
@@@
Chiamali fessi. Il patriarcato, soprattutto quello radicato in questo paese e che il femminismo combatte da secoli, garantisce a tutti gli uomini la distribuzione di utili, con interessi che
aumentano man mano che si sale nella piramide della ricchezza e del potere. Ma anche nelle classi sociali più svantaggiate, il processo di femminilizzazione degli uomini non esclude una percentuale di distribuzione dei vantaggi dell’essere maschi a discapito delle donne.
@@@
“… Il patriarcato, soprattutto quello radicato in questo paese…”
Questa tipa la farei vivere per davvero in una società patriarcale, tipo l’ Arabia Saudita o l’Afghanistan, così la smetterebbe di piagnucolare.
“… e che il femminismo combatte da secoli,”
Da secoli ?
Perché nel 1300, ai tempi della peste, esistevano movimenti femministi ?
Mi son perso qualcosa ?
Ma quello che fa veramente “ridere” è la tesi, trita e ritrita, secondo la quale anche gli uomini provenienti dal basso beneficerebbero dei presunti “vantaggi del patriarcato”.
Da figlio di artigiani in pensione quale sono, posso dire che a parte i miei genitori quando ero molto più giovane, nessuno mi ha mai regalato nulla.
Tanto meno le femmine.
Tra l’altro se “tutti gli uomini beneficiano del patriarcato”, allora anche i femministi zerbini come Gasparrini e paoletto ne traggono vantaggi…
Perciò questi “signori” dovrebbero essere i primi a vergognarsene e a redimersi…
O no ?
“Quindi, se si vuole istituire un congedo di paternità, sia questo discrezionale, facoltativo, sia perchè non sempre, mettiamola così, c’è necessità della costante presenza di una figura paterna, soprattutto nei primissimi mesi di vita del neonato…”
questo è un commento dell’anti-femminista Sasha lasciato sul blog di Stasi.
gli anti-femministi che si sbracciano a favore dei poveri padri separati e si riempono la bocca con l’importanza e l’insostituibilità della figura paterna, quando questa storia non gli conviene scoprono che “non c’è necessità della costante presenza di una figura paterna, soprattutto nei primissimi mesi di vita del neonato…”
insomma la figura paterna divehta importante solo in caso di separazione coniugale quando c’è da rompere le scatole all’ex moglie che ha osato lasciare il maritino, mentre in costanza di matrimonio può tranquillamente essere la donna a sbolognarsi i marmocchi “sopratutto nei primissimi mesi di vita”…e certo sia mai che un uomo si riduca a preparare biberon o
cambiare i pannolini sporchi..che schifo! Facciamolo fare alle donne! Io sono un vero masculo coi peli sul petto! Mica sono un “mammo”! Poi certo se la separazione coniugale dovesse avvenire quando il neonato ha pochi mesi di vitail padre tornerebbere a essere necessario. Ma siccome la maggioranza delle separazioni avviene quando i figli sono già svezzati (dalle madri che sono ancora oggi il genitore che passa più tempo coi figli) il problema si pone di rado. Il congedo di paternotà obbligatorio potrebbe riequoibrare i ruili genitoriali ma ecco che gli anti-femministi si oppongono
questo dimostra che agli anti-femministi non frea nulla dei padri separati, sono solo un argomento strumentale, l’anti-femminista è contro i congedi di paternità obbligatori perchè di occuparsi dei figli se ne sbatte, lui vuole solo rompere le scatole alle donne, lui non ha a cuore le sorti degli uomini ma odia le donne. Perchè l’anti-femminista è la più bassa forma di vita che ci sia sul globo, non è neanche un essere umano ma solo un pezzo informe di materia organica anfibia comunemente detta merda (vediamo se qualche cinfeilo ha riconosciuto la citazione)
Adesso cosa cazzo c’entra il tal “sasha” ?
Demente, ma tu all’ età di 36 anni (anagraficamente… perché mentalmente sei fermo a 6 anni) quanti pannolini hai cambiato ?
Quanta merda hai annusato ?
E soprattutto quanti neonati hai… allattato ?
Perché tu allatti, vero ?
Non artificialmente eh, ma dal seno… perché, ovviamente, sei talmente castrato e femminilizzato che con il tempo hai iniziato a produrre anche del latte…
Infatti nelle tue vene scorrono molti più estrogeni che androgeni…
paolé, da uno a cento quanto sei deficiente ?
Centouno, vero ?
@@
Perchè l’anti-femminista è la più bassa forma di vita che ci sia sul globo, non è neanche un essere umano ma solo un pezzo informe di materia organica anfibia comunemente detta merda (vediamo se qualche cinfeilo ha riconosciuto la citazione)
@@
Dì un po’, ma queste scemenze le diresti mai in faccia a dei musulmani ?
Oppure a me ?
No, vero ?
paolé, te l’ho già detto e te lo ripeto, a te son mancati i calci in culo.
io non ho figli, se li avessi cambierei loro il pannolino e imparerei a preapare biberon e pappe senza acun problema. Cosa che alcuni anti-femministi non farebbero perchè si sentirebbero “svirilizzati” dimostrando di essee babbei. Un uomo che cambia un pannolino al figlio sempre uomo è
Signori, è inutile proseguire oltre…Scatolini ci ha sgamati: odiamo le donne e non abbiamo a cuore le sorti degli uomini.
Ha scovato la “dimostrazione”…tramite il passo falso dell’agente “Saha”
Non so perché ma ogni volta volta che si esprime, mi viene in mente lui…
.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcSG4rRSgnfVYiW_HXKfUQOYtTPh7YR1Wsj3cUno648cU8fNVr5n&usqp=CAU
Ah, paolé, lascia perdere Lee Ermey, il sergente Hartman di Full Metal Jacket… ché sei patetico.
https://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2018/04/16/morto-lee-ermey-sergente-hartman-full-metal-jacket_kZvlZ4z9STSLVg18s1SPxJ.html
@@@
“Se voi signorine finirete questo corso e se sopravviverete all’addestramento… sarete un’arma! Sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere! Ma fino a quel giorno siete uno sputo! La più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta “merda”!”
@@@
Meraviglioso, splendido! 😀
Deve essere la loro arma finale: farci morire dal ridere!! 😀
Propongo un esperimento che ognuno, con un po’ di pazienza e comodo, può realizzare.
Chiedete a cento persone (maschi e femmine) tra le vostre conoscenze dirette…e se non ne avete così tante, a quelle indirette o a perfetti estranei (procurandovene l’occasione)…se conoscono il significato del termine “patriarcato”.
Domanda secca: si…no.
Assicuratevi che non sia quello di Mosca o di Venezia:…proprio quello che imperversa in occidente.
Quello che stupra ed uccide le donne, gli fa guadagnare meno degli uomini, le chiude in casa a lavare e cucinare, gl’impedisce di abortire, le insulta se sono grasse o se sono magre, non le fa iscrivere ai Politecnici.
Fa scoppiare le guerre, inquina.
Anche gli uomini dovrebbero saperne qualcosa, dato che è quello che li fa morire nei luoghi di lavoro, gli accorcia la vita, li fa ammalare maggiormente, li rende aggressivi, non li fa piangere…li suicida.
Produce l’effetto serra, scatena le pandemie.
Quello che ci accompagna da anni cinquemila circa…
Fate due colonne: a sinistra quelli che lo conoscono o che ne hanno sentito parlare…a destra tutti gli altri.
Successivamente, per una settimana intera, infittite la vostra presenza davanti alla televisione, alla radio, leggete il più possibile quotidiani, settimanali mensili ecc…e annotate quotidianamente quante volte incontrate il termine “patriarcato”.
Escludendo naturalmente articoli e documentari su Mosca e Venezia a carattere religioso.
Per chi ha anche il satellite e gli avanza tempo…”patriarchy” (inglese) …”patriarcat” (francese) …”patriarchat” (tedesco) …”patriarcado” (spagnolo) …”patriklik” (turco)…”patriarkhiya” (russo)…”patriarkatet” (svedese)
Poi rileggetevi i brani che Mauro ha qui riportato, un qualunque articolo della 27ora o della rubrica DDF del Fatto quotidiano.
Senza sorridere…
– – – –
*se vi va, per rendere più colorato e significativo il vostro sondaggio fatto in casa…già che vi trovate…chiedete-ricercate anche i seguenti termini: spread, tumore, banda larga, CAV, quantitative easing, maggioritario, maggiorata, champions league,
Confrontate i risultati.
**se qualcuno pensa che “Fa scoppiare le guerre, inquina” e “Produce l’effetto serra, scatena le pandemie” siano mie iperbole umoristiche…posto le relative pezze d’appoggio.
@Mauro
Paolo ha postato anche da me la tesi secondo la quale il commento di un singolo tizio (che tra l’altro non ha neppure un blog anti-femminista o qualcosa del genere) “proverebbe” che TUTTI gli anti-femministi non sono interessati al congedo di paternità.
Gli ho risposto che accetto la sua tesi e pertanto seguendo la sua logica A MAGGIOR RAGIONE Andrea Dworkin, che non era una tizia anonima ma un’importante teorica femminista, prova che TUTTE le femministe odiano gli uomini e sono anti-sesso.
Perciò appena riscriverà ciò che non pensa davvero, ovvero “il femminismo è variegato e ci sono opinioni differenti, non tutte le femministe la pensano così” verrà istantaneamente bannato dal mio blog. Perché non censurare ha lo scopo di lasciare che anche chi la pensa diversamente da noi possa esprimere le sue opinioni sincere, non ha lo scopo di garantire l’immunità a chi mente sapendo di mentire e spara balle e cambia versione in continuazione al solo scopo di confondere maliziosamente le acque: le opinioni differenti arricchiscono il dibattito ed a volte possono persino farci vedere se siamo in errore su qualcosa (nessuno è infallibile) mentre mentire sapendo di mentire e cambiare versione secondo comodità senza essere sinceri non arricchisce il dibattito, non è utile ed è solo fastidioso.
fatto sta che pure le femministe americane “anti-uomo” come Dworkin erano contrarie alla guerra del Vietnam che uccideva davvero moltissimi uomini. Mentre i generali e i presidenti che hanno voluto e portato avanti quella guerra ammazza-uomini erano..tutti uomini. Le femministe americane che odiano gli uomini volevano impedire che gli uomini americani fossero uccisi in Vietnam. Strano. Se odiavano gli uomini avrebbero dovuto volere che la guerra in vietnam continuasse.
confermo ciò che ho scritto sul femminismo
Scatolini sei veramente il prototipo del sinistrato progressista da tastiera.
Affermare che le femministe americane lottavano per i soldati della US army equivale ad essersi bevuti completamente il cervello.
Affermare che la guerra del Vietnam sia stata una guerra “maschile” è sintomo d’un disturbo mentale, spiegabile solo con la tua adesione al femminismo.
Quello a cui si opponevano le tue eroine, come d’altronde tutti gli attivisti “NoWar” di quel periodo, era il massacro del popolo vietnamita…non dei soldati maschi americani.
Donne e bambini in primis.
Quello a cui (giustamente, dal mio punto di vista) s’opponeva quel movimento era una guerra palesemente “imperialista” che gli USA avevano scatenato per evitare il “contagio comunista” cinese in tutto il sud-est asiatico.
Per mantenere la loro influenza (da cui la connotazione imperialista)
Quel movimento, che si saldava con quello europeo, appoggiava…guarda caso, la speculare guerra “di liberazione” dei vietnamiti.
Ma non mi meraviglio delle tue asserzioni squinternate.
Solo un drogato di retorica femminista può arrivare a proporre queste letture.
certo che lo so.
Ma di fatto chiedendo il ritiro immediato delle truppe USA dal Vietnam si fermava la morte non solo dei civili vietnamiti ma anche dei soldati americani. Il risultato oggettivo del ritiro è che tanti giovani maschi americani non sarebbero morti in quella guerra imperialista (iniziata da presidenti maschi) e avrebbero potuto tornare a casa vivi anzichè in una bara
Infatti Pier Luigi, lo sanno anche i sassi ma non il buon Paolo
Scatolini, i tuoi…”di fatto”…sono solo cialtronesche raffigurazioni.
Sai dove te li devi metter i tuoi…”di fatto”…coglione?
se come voi dite l’obiettivo primario del femminismo è fare del male agli uomini, in particolare agli uomini bianchi ed etero, come mai una parte cospicua del femminismo militante americano degli anni 60-70 si è unita alla protesta no-war contro la presenza militare americana in Vietnam? L’obiettivo di quella protesta non era certo fare del male agli uomini ma era fermare la guerra imperialista, e l’effetto oggettivo di quella protesta era riportare a casa vivi tanti giovani uomini americani (compresi i bianchi eterosessuali odiati dalle femministe)
Scatolini…se tu t’esprimessi a rutti invece che scrivendo, il livello di significatività sarebbe il medesimo.
Sei d’una insipienza, d’un pressapochismo, d’una evanescenza che lascia stupefatti.
Oltre a stereotipi e frasi fatte non sei in grado d’andare.
Ma perché non lasci perdere e ti dedichi a cose che puoi governare più agevolmente…tipo il sudoku.
Ma perché il sito Padri in movimento avrebbe pubblicato un articolo di Nadia Somma?
Mi son perso qualcosa,?
Non ne so molto neppure io ,ma sembra che, quel sito ,sia fondato da uno zerbino (mi sfugge il perchè del “padri in movimento”, fatto sta che segue le istanze femministe più becere (per niente ride quando gli uomini subiscono violenze)
Il sito Padri In Movimento è un sito creato da femministe che si fingono uomini + un paio di zerbini: buona parte degli articoli denunciano “la violenza maschile sulle donne” e dicono che le false accuse non esistono.
Sono arrivati al punto di dire che durante il lockdown il “vero uomo” rinuncia a vedere i figli lasciandoli con la madre.
E io li aspetto al varco perché appena dovessero cambiare versione dicendo che il “vero uomo” dovrebbe tenere di più i figli per facilitare il reinserimento lavorativo delle donne gli faccio mangiare tanta di quella merda che la metà basta e avanza.
E la reazione sarà la solita di tutti quelli che becco a farla fuori dal vasino: mutismo e rassegnazione, aspettando che passi la nottata.
Compreso Lorenzo Gasparini che suggeriva di farla da seduti e si è beccato del molestatore sessuale.
Davvero ericlauder questa cosa sul Gasparrini, mi era sfuggita
C’è un suo video su youtube dove a un certo punto consiglia di farla da seduti.
Consiglio da zozzoni in bagno pubblico, è più facile prendere malattie per via del contatto con la tazza.
Quelli come Gasparrini affetti da ginefilia che vedono il bene in qualsiasi cosa femminile sono rozzi, menti semplici malgrado l’istruzione: li annienti citando donne antifemministe lgbt tipo Karen Straughan o Camille Paglia + accusandoli di molestarti.
Intanto Silvia romano è stata liberata dietro pagamento di un lauto finanziamento al terrorismo. Adesso la vedremo convertita all’islam a dirci dal salotto di fazio e degli altri sinistrati quanto siamo cattivi e razzisti.
Più che altro non faccia la solita tiritera che le donne sono migliori degli uomini
però poi i soldi degli uomini schifosi e nazifascisti ( siamo tutti militanti di salò in quanto maschi, ricordatelo ) vanno bene quando si tratta di riempire le tasche di chi ci odia.
Come volevasi dimostrare: convertita all’ islam.
https://www.repubblica.it/cronaca/2020/05/10/news/silvia_romano_torna_in_italia_18_mesi_durissimi_costretta_anche_a_convertirsi_all_islam-256226979/
Sicuramente è una di quelle tipe che prima di esser rapita si lamentava della Chiesa e del maschilismo degli uomini italiani…
Non parliamo poi del fatto che la suddetta si è guardata bene dal ringraziare gli uomini che l’ hanno liberata.
Si è soltanto limitata a vantarsi un po’ con frasi del tipo “Sono stasta forte. Ho resistito.”
Amen.
ma che ne sai che non li ha ringraziati? Solo perchè non è stato riportato?
esiste anche il galateo delle sequestrate? Che vale solo per le rapite donne, però
[edit] Qui non si augura la morte a nessuno ,vi chiedo la cortesia ,siccome non mi va di mettere i messaggi in moderazione, di essere più equilibrati nei messaggi, Non mi costringete a chiudere il blog
Per fortuna che ci sei tu ad informarci, zerbino che non sei altro…
Dì un po’, somaro, cosa ne pensi di queste femminucce che spaccano regolarmente i coglioni ai connazionali a causa del loro “maschilismo” e della chiesa cattolica che le opprime (?) e poi si convertono all’ islam ?
Tutto a posto ?
X Andrea
considero le religioni in particolare le tre religioni monoteiste intrise di maschilismo, sessuofobia e misoginia (le femministe che parlano di femminismo cristiano o persino islamico si sbagliano), grazie a secoli di illuminismo e laicità il cristianesimo e l’ebraismo europeo sono quasi inoffensivi, l’islam non ancora. Se una donna occidentale ha sviluppato una forma di masochismo per il quale vuole convertirsi all’islam io non ci posso fare niente. Nel caso specifico Silvia Romano era sequestrata e niente di ciò che fai sotto sequestro può essere totalmente una tua scelta (checchè tu ne dica)
X Bresaola
Come mai sei sempre incavolato?. “Mamma e papà ti hanno fatto mancare il loro affetto quando eri bambino?” (ancora il sergente Hartmann)
Caspita…Scatolini teologo!
Ora manca…
Scatolini termoidraulico.
Scatoini cardiochirurgo.
Scatolini palombaro.
Scatolini ispettore di dogana.
Scatolini fresatore.
Scatolini intelligente…
Parole del sindaco di Milano.
@@
Sala: «L’emergenza Coronavirus è stata gestita al maschile: ciò non è giusto né furbo, perché il contributo che possono dare le donne è assolutamente indiscusso»
«Questa è stata una crisi gestita al maschile, le immagini di queste crisi vedono sempre nei posti di comando uomini. Ora, senza retorica, questo non è giusto, e non è nemmeno furbo perché il valore delle donne e il contributo che possono dare è assolutamente indiscusso». A dirlo nel quotidiano messaggio da Palazzo Marino a Milano è il sindaco Giuseppe Sala, riflettendo sul ruolo delle donne nella gestione dell’emergenza Coronavirus.
@@
Domanda (retorica): perché quest’ uomo non lascia immediatamente la sua poltrona a una donna ?
Perlomeno dimostrerebbe un minimo di coerenza, visto e considerato che lui è sindaco di Milano, e al suo posto potrebbe esserci la vicesindaca Anna Scavuzzo.
https://www.comune.milano.it/comune/palazzo-marino/la-giunta/anna-scavuzzo
Ah già, ma certi discorsi riguardano sempre “gli altri uomini”…
se Sala avesse davvero a cuore le donne, avrebbe evitato di riempire la sua città di stupratori e terroristi.
Ah già, per loro è stupro solo se lo commette un bianco, se lo fa un allogeno è arricchimento culturale.
Ecco un altro fenomeno: Marco Damilano, direttore dell’ Espresso, che al pari di tanti suoi colleghi si guarda bene dal lasciare il proprio posto a una donna.
https://video.espresso.repubblica.it/tutti-i-video/lancio-espresso-10-maggio/14287/14384
Son fatti veramente con lo stampino.
Definirli degli schifosi è poco.
Non è finita qua.
https://www.askanews.it/spettacolo/2020/05/06/donne-future-su-dilei-il-podcast-firmato-alessandro-cecchi-paone-pn_20200506_00142/
@@
Mercoledì 6 maggio 2020 – 14:32“Donne Future”, su DiLei il podcast firmato Alessandro Cecchi Paone12 storie di 12 donne, il lockdown visto al femminile“Donne Future”, su DiLei il podcast firmato Alessandro Cecchi PaoneRoma, 6 mag. (askanews) – Arriva su DiLei, web magazine di Italiaonline dedicato alle donne e primo femminile online d’Italia, “Donne Future”, il podcast firmato da Alessandro Cecchi Paone, al suo primo programma pensato e realizzato interamente per il web: 12 episodi inediti, a partire da mercoledì 6 maggio, per 12 settimane consecutive. Protagoniste assolute sono 12 donne scelte da Cecchi Paone per le loro storie con un messaggio di forza e di ispirazione per affrontare il post quarantena.Un’apertura verso nuovi mondi, reali ma anche spirituali; la consapevolezza come primo passo verso il cambiamento personale, lavorativo e sociale. Donne “straordinariamente normali”, molto diverse tra loro per età, provenienza, esperienze, ma unite dalla delicata situazione presente. Dalla studentessa fuori sede alla nonna convertitasi alla tecnologia, dalla manager in smart working alla tatuatrice, dalla commessa all’insegnante, dalla libera professionista all’assistente sanitaria. “Ogni fase di ricostruzione che segue una grave crisi collettiva – ha spiegato Alessandro Cecchi Paone – porta alla ribalta nuove classi dirigenti. Un’occasione – forse l’ultima – per l’Italia per coinvolgere ai vertici dei livelli creativi e decisionali i giovani, costretti finora alla fuga all’estero, ma soprattutto le donne, giovani e non. Donne Future vuole essere per loro un’occasione di incontro e confronto regolare sull’eredità del lockdown e sulle prospettive di una riorganizzazione della vita privata, professionale e collettiva”.“Le rigide misure per il contenimento del virus – ha proseguito Cecchi Paone – hanno costretto l’Italia ad abbracciare tardivamente la dimensione digitale dei rapporti sociali e del lavoro. La comunicazione di massa ne risulterà finalmente e profondamente modificata nei contenuti e nei linguaggi. Ho individuato immediatamente in Italiaonline il partner più preparato e proiettato nel futuro per presidiare la sfida della nuova era massmediologica”. “Abbiamo subito abbracciato con entusiasmo la proposta di Alessandro – ha dichiarato Barbara Del Pio, responsabile contenuti Italiaonline – volevamo una chiave di lettura del presente non banale e rispettosa delle diversità, come è nel dna di DiLei. E Donne Future è la risposta che cercavamo. Questo podcast è il nostro messaggio di gratitudine e vicinanza a tutte le donne che hanno affrontato l’emergenza con coraggio, resilienza e amore. Una luce di speranza sul futuro, che non può che passare dalle donne”. Il podcast di DiLei Donne Future è disponibile anche su Spreaker.
@@
@@
Questo podcast è il nostro messaggio di gratitudine e vicinanza a tutte le donne che hanno affrontato l’emergenza con coraggio, resilienza e amore. Una luce di speranza sul futuro, che non può che passare dalle donne”.
@@
Qualcuno di voi (a parte paoletto, ovvio) ha capito per quale motivo il futuro non può che passare dalle donne ?
C’è una spiegazione logica a tutto ciò ?
Peraltro l’ uso di certi termini inglesi è semplicemente insopportabile.
La colonizzazione linguistica procede sempre più a passo spedito.
Come dice Massimo sul forum QM, una crisi economica SERIA potrebbe far aprire gli occhi a chi per mero conto personale manda avanti l’utopia del futuro femminilizzato. Quando qualcosa va per il verso contrario, come nell’affaire Gillette vs Egard Watches, gli analisti abituati all’attuale trend si cagano addosso perché vedono le basi economiche dei loro valori fittizi scricchiolare.
Conoscete Titania McGrath?
E’ un profilo fake inventato dal comico inglese Andrew Doyle! 😀
Ditemi se lo stile non vi ricorda Gasparrini Somma et al. 😀
Posso dirti che molti, moltissimi ci hanno messo parecchio a comprendere che si trattava di un(a) troll.
E questo è per me l’aspetto più inquietante.
Titania McGrath “esiste” davvero…
L’ho scoperto ieri sera, non lo conoscevo prima.
Ammetto che lì per lì mi era sembrata una femminista “normale”.
Poi la rivelazione! 😀
E’ bravo, non c’è che dire…
In un’intervista infatti ha ammesso che è sempre più difficile distinguersi dalle femministe reali…
Comunque, nonostante le innumereveli chiacchiere che si fanno al riguardo, posso tranquillamente affermare che nei rapporti di coppia le donne son più aggressive e violente degli uomini.
Soprattutto qui e ora, in questo preciso momento storico.
Non mi sto basando sugli studi di esperti in materia, bensì sul mio vissuto e su quello di amici e conoscenti NON cazzari.
“Non mi sto basando sugli studi di esperti in materia, bensì sul mio vissuto e su quello di amici e conoscenti NON cazzari.”
più o meno la stessa validità di “l’ha detto mio cuggino”
Di certo la mia esperienza, sommata a quella di altri, è molto più significativa della tua, che di femmine non sai un beneamato cazzo…
Demente, chiunque conosca un po’ l’inesistente “gentil sesso”, ed abbia occhi e orecchie per guardare e ascoltare, non può non accorgersi che nei rapporti di coppia le femmine son più aggressive dei maschi e tendono regolarmente a voler comandare.
Ma tu, che oltre ad essere deficiente, la fica l’hai sempre vista con il binocolo, cosa cazzo ne vuoi sapere ?