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Capitan Asterisco colpisce ancora

17 luglio 2019

Quando sembra  che  peggio dell'”asterisco è  antifascista” non ci può essere, subito il nostro supereroe riesce  ad andare oltre  con questo tweet

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Inequivocabile, glaciale, perentorio il problema  sono i maschi italiani

E poi dicono che  la  misandria  non esiste

Comunque, avete  notato? Non ha  scritto siamo noi maschi ,ma  “sono” i maschi, come  al solito, il nostro prode  maschio pentito, se  ne  tira  fuori ,i maschi italiani sono cattivi ,lui no

Il tweet in questione  deriva  dai recenti casi di cronaca, dove  c’è quel famoso fatto che, in una  serata  di karaoke, l’uomo sia  entrato e abbia  fatto fuoco contro l’ex moglie ferendo anche  altre  persone

Crimine  efferato, non sono un esperto di diritto ma, per  me , si dovrebbe  dare  l’ergastolo ,ma  il nostro capitan asterisco ,invece  di giudicare  il fatto gioca  il famoso carico da  11 femminista, il problema  sono i maschi

Vorrei sperare in una cosa, cioè in una  provocazione, vediamo se  riesco a  farmi capire

La lega usa  l’immigrazione  per  giustificare  la scarsa  sicurezza , magari il segretario usa  il termine  maschi italiani per  far  capire  che ,quando sia  difficile  ,quando si tocca  la  tua  categoria, ma  ci credo poco ,per  me, visto che  è alleato della  Boldrini, ci crede  veramente  che  i maschi italiani siano il vero problema

Oppure vuole  che  il suo partito, ormai scomparso, prende  il niente % ,beh è sulla  buona  strada

Poi ,anche  al sud si vota  lega  ,e  te  credo ,con questi campioni che  ci sono dall’altra  parte ,mai visto una  sinistra  cosi scarsa e che  merita  di non prendere  nulla

Sempre  che  a  lui non basta  prendere  i voti di non una  di meno, come  siamo caduti in basso

Concludo con un esempio, un mio collega  ha  la  doppia  cittadinanza, quella  Ghanese e  quella  italiana quindi ,secondo Acerbo, questa  persona  è il male  dell’italia  a  giorni alterni ?

 

41 commenti leave one →
  1. 18 luglio 2019 11:23

    Giusto per fare un po’ di chiarezza sulla vicenda di Savona.

    “Secondo quanto ricostruito nella conferenza stampa in Questura: Domenico Massari, l’omicida, aveva investito i propri averi, circa 300 mila euro (frutto presumibilmente di attività illecite, secondo quanto affermano gli inquirenti, dato che non aveva mai lavorato dedicandosi al traffico di droga in Spagna), nell’apertura di un locale di lap-dance, il “Follia” di Altare (Savona), che era però intestato alla moglie, più una casa e altri soldi nascosti da qualche parte.
    “Quando lei lo ha lasciato”, ha spiegato il questore di Savona, Giannina Roatta, “lui si è sentito defraudato dei suoi averi, sentiva di aver perso tutto per colpa sua.
    E così nel 2015 aveva dato fuoco al locale e all’abitazione, patteggiando per questo 3 anni e 2 mesi di reclusione”.

    Quando lui è uscito dal carcere ha cercato di contattarla per farsi dare i suoi soldi che lei custodiva.
    Ma lei non gli rispondeva.
    Si tratta quindi senza ombra di dubbio d’un regolamento di conti per questioni economiche.
    .
    Ed invece tocca leggere ‘sta roba qua:
    http://archive.is/yBfEe

    p.s. – domanda: lei era ignara della provenienza di tutta quella massa di danaro?

  2. 18 luglio 2019 11:24

    E che dire di questo?

  3. 18 luglio 2019 12:02

    Quante volte abbiamo letto ed ascoltato da parte d’ineffabili femministe e femministi (un caro saluto a Scatolini), durante le interminabili diatribe sul significato proprio ed autentico del termine femminicidio…”se un uomo uccide una donna per motivi economici NON E’ un femminicidio”.
    La ferrea distinzione per casistica era l’argomento principe per far “digerire” agli oppositori (cioè noi) quel radioso, progressista, illuminante e rivoluzionario neo-concetto che aveva dato vita al neologismo.
    Argomentazioni inossidabili per allontanare le accuse di ginocentrismo e suprematismo donnista che venivano adombrate da chi lo contestava (cioè noi).
    Ecco…
    Adesso le cose sono un po’ più chiare.

    • Paolo permalink
      18 luglio 2019 16:44

      io non ho nessun problema a dire che il caso di Savona non è un femminicidio in senso stretto dato che il movente è economico e non passionale. Resta comunque il fatto che un uomo ha ucciso una persona con cui aveva avuto una relazione sentimentale, una persona che diceva di amare, cosa orribile per me, dal punto di vista umano uccidere qualcuno che dicevi di amare per me è peggio che uccidere un semplice “socio in affari” o complice

      • 18 luglio 2019 17:41

        “che diceva di amare”….lo affermi tu.
        Per quello che ne sappiamo potrebbe non averla mai veramente amata.
        Ancora una volta la tua propensione alla manipolazione menzognera emerge.
        Ed è la stessa identica Di Marcella Cocchi, di Spadafora…e dei media “militanti”.
        Non c’è verso…in un modo o nell’altro siete condannati a farlo.
        Come in tutte le ideologie, le prime “vittime” sono proprio i suoi accoliti, obbligati a mentire, in primis a se stessi.
        .
        *lei lo amava, l’aveva mai amato?

      • Paolo permalink
        18 luglio 2019 18:41

        Forse hai difficoltà con la lingua italiana, ho scritto “diceva di amare”, non significa che dicesse la verità, secondo me non la amava dato che l’ha uccisa quindi quando diceva di amarla mentiva.

        se lei lo amava davvero o no non lo so e non mi importa, non è stata lei a uccidere l’uomo che DICEVA di amare

      • 18 luglio 2019 21:11

        La difficoltà con l’italiano ce l’hai tu: se affermi “diceva di amare” significa che lui lo ha asserito (“diceva” nella lingua italiana ha questo significato).
        E ch’io sappia non c’è n’è traccia in nessuna cronaca di questi giorni.
        Lui al contrario ha affermato “L’ho fatto per i soldi, non per amore”.
        Quindi questa storiella te la sei inventata tu, per cercare surrettiziamente di far rientrare questo delitto nell’ambito passionale, appena dopo aver affermato il contrario.
        A dimostrazione, ancora una volta, della tua (vostra) malafede.

      • Paolo permalink
        19 luglio 2019 00:06

        “diceva di amare” era riferito all’epoca in cui due stavano insieme, non bisogna essere dei geni per sapere che quando due persone hanno una relazione sentimentale ogni tanto si dicono “ti amo”, se poi sia vero è un altro discorso, che se lo dicano è estremamente probabile direi certo

      • 19 luglio 2019 08:41

        Sei veramente patetico Scatolini…le tue arrampicate sugli specchi non hanno eguali.
        Come femminismo impone.
        Chi se ne frega di cosa le disse vent’anni fa?
        Si sta discutendo delle motivazioni che lo hanno spinto ad ucciderla.
        Oggi.
        Comunque i tuoi tentativi di depistaggio confermano chi veramente sei:…un cialtrone patentato.

      • Paolo permalink
        19 luglio 2019 11:56

        A me frega perchè io non potrei mai uccidere una persona con cui ho fatto l’amore e alla quale ho detto ti amo (se le mie parole erano sincere) neanche se mi sentissi “truffato” da questa persona

      • 19 luglio 2019 12:24

        Bene.
        Ma qui a nessuno fotte una minkia delle sensibilità di Scatolini.
        Qui si parla d’altro.
        Per far conoscere i kazzi tuoi al mondo apriti un blog personale…

  4. 18 luglio 2019 18:17

    Sei sempre molto abile a smarcarti quando ti conviene.
    Ma dovresti spiegare perché ancora una volta nei media la vicenda è stata derubricata a femminicidio, anche dopo la conferenza stampa del questore (una donna).
    Questo è quello che devi spiegare: perché ciò accade.
    .
    *ora apprendiamo da te che esistono i femminicidi in “senso stretto”, evidentemente per differenziarli da quelli in “senso lato” come questo di Savona.
    Che dunque (in sostanza)…è pur sempre femminicidio.
    L’ha uccisa comunque “inquantodonna” e non “inquantotruffatrice”
    L’ennesima prova della vostra malafede.

    • Paolo permalink
      18 luglio 2019 18:34

      in senso stretto non era neanche una truffatrice in quanto il locale era intestato a lei, non gli doveva nulla . Il massari non aveva dunque nessun appiglio legale per riavere i soldi. Era stato lui stesso a intestare tutto alla moglie perchè incensurata.

      quindi la vittima non ha truffato proprio nessuno, il locale era suo, i proventi del locale erano suoi, non dell’ex marito. Che poi l’ex marito volesse riciclare i proventi del traffico di droga in attività lecite e lei lo sapesse, questo la renderebbe nella peggiore delle ipotesi connivente con le attività malavitose del suo ex. In ogni caso non meritava quella fine, concorderai

      • 18 luglio 2019 21:29

        Se un delinquente conferisce 300.000 euro ad una donna incensurata per riciclarli e lei lo gabba separandosi e non restituendoglieli in una qualsiasi forma…è “de facto” una truffatrice.
        Il locale e gl’immobili non erano “suoi”…lei era solo un prestanome.
        Che lei non fosse al corrente della provenienza di tutta quella massa di denaro è poi una barzelletta.
        Riepilogando: lei s’è nascosta dietro il “codice civile” scegliendo deliberatamente e coscientemente di finire nel “codice d’onore”.
        Poteva non farlo. Ma lo ha fatto.
        Cosa pensi io in tema “meritarsi la morte” poco rileva (non mi piacciono ne le ipocrisie ne gli sciacallaggi).
        Resto al dunque: se gli avesse restituito il malloppo oggi lei sarebbe viva.
        E questo è tutto quanto c’interessa per l’argomento di cui stiamo discutendo.

      • Paolo permalink
        19 luglio 2019 00:09

        era una truffatrice in base al codice criminale del Massari, non in base alle leggi della repubblica

      • 19 luglio 2019 09:05

        Scatolini…sei solo un patetico azzeccagarbugli.
        Utili per confondere le acque in modo da nascondere la tua cronica mancanza d’argomenti concreti.
        .
        Lei per mezzo del “codice massari” s’è costruita un piccolo patrimonio immobiliare ed un gruzzoletto parassitandoli a lui.
        E con lo stesso codice…c’è morta.
        In quel mondo li funziona così.
        Questa morte è frutto di quella logica che lei ha deliberatamente accettato…sfidandola.
        Lei ha utilizzato il codice penale (denuncia per stalking) non perché si facesse giustizia, ma solo per tutelare i suoi interessi: mantenersi stretto stretto quel patrimonio frutto d’illeciti.
        Poteva denunciarlo precedentemente per spaccio e traffici vari facendo in modo che i proventi venissero sequestrati.
        Se n’è guardata bene…

      • Paolo permalink
        19 luglio 2019 12:02

        l’ha denunciato per stalking perchè era minaccoata e lui aveva dato fuoco al locale.

        Avrebbe potuto diventare una eroina della legalità denunciandolo prima per i suoi traffici illeciti? Sì avrebbe potuto, ma la maggioranza della popolazione non è composta da eroi ed eroine, lei evidentemente non era una eroina, non era perfetta, non doveva comunque morire

      • 19 luglio 2019 12:34

        Non dire cazzate.
        L’ha denunciato perchè ha sentito in pericolo i beni materiali.
        Bastava restituirli e stai tranquillo che nessuno le avrebbe torto un capello.
        Lei lo sapeva benissimo…e però ha voluto sfidarlo.
        Ripeto:…in quel mondo li funziona così.
        Piaccia o non piaccia.
        Che non sia una eroina è più che certo…e sono io il primo a dirlo.
        Sul fatto che non “doveva” morire come già detto prima…il mio (a anche il tuo) inutile pronunciamento qui non rileva proprio un bel nulla.
        Qui si sta parlando di “chiari moventi” e “media disonesti” su cui…guarda caso. non hai ancora speso una sola parola.
        Perchè come t’ho già detto sei solo un cialtrone.

    • Paolo permalink
      18 luglio 2019 18:40

      Forse hai difficoltà con la lingua italiana, ho scritto “diceva di amare”, non significa che dicesse la verità, secondo me non la amava dato che l’ha uccisa quindi quando diceva di amarla mentiva.

      se lei lo amava davvero o no non lo so e non mi importa, non è stata lei a uccidere l’uomo che DICEVA di amare

  5. Andrea permalink
    18 luglio 2019 19:12

    Anche stavolta il famoso “sesto senso” femminile, unito ad una stratosferica “superiorità intellettiva”, ha fatto cilecca…

    • Paolo permalink
      18 luglio 2019 20:01

      veramente lei sapeva benissimo che ui aveva intenzione di ucciderla, aveva pure preso il porto d’armi, purtroppo non aveva la pistola con sè mentre cantava nel suo locale.

      se invece ti riferisci al fatto che non doveva mettersi con uno come Massari ciò vale anche per gli ex mariti che si lamentano della ex arpia cattiva, bastarda ecc..

      io poi penso che uomini e donne siano intellettualmente pari

      • Andrea permalink
        18 luglio 2019 20:20

        No, caro bamboccio femminista, il paragone non regge affatto, perché a considerasi superiori in ogni ambito della vita, son le donne e non gli uomini.
        Sono le donne che dicono di essere “avanti anni luce”; sono le donne che affermano di possedere “una marcia in più”, nonché un fantomatico “sesto senso”; sono le donne a sostenere di essere più intelligenti, più furbe, più sveglie, più smaliziate, più precoci, etc rispetto agli uomini, ragion per cui son proprio le medesime a non avere alcuna scusante, perché chi è superiore non può essere manipolato e ingannato da chi è inferiore.

        @@

        PS: naturalmente esiste anche un numero impressionante di omuncoli che condividono e supportano tali vaginate relative alla c.d. “superiorità femminile”.

      • 18 luglio 2019 20:33

        Andrea…parole sacrosante

    • Jaro permalink
      23 luglio 2019 06:02

      come va con le cinesi, Andrea? meglio che con le romene? 🙂
      costano di meno, sono meno morte di fame?

      toglimi una curiosità, ma il giro della prostituzione cinese è gestito dalla Yakuza, che tu sappia?

      le nigeriane so che non ti aggradano, quindi mi astengo dal chiederti se nel loro caso il racket è gestito dalla mafia africana 🙂

      comunque, con tutte queste prostitute che frequenti e che riporti su altri siti, magari diventi anche poliglotta.

      sarà utile imparare qualche parola di cinese. dopo che hai imparato così bene romeno e albanese 🙂

      • Andrea permalink
        23 luglio 2019 20:59

        E a te chi ti si tromba, cessa che non sei altra?
        Ah, per tua informazione, non “frequento” le cinesi* e la Yakuza è giapponese…
        Noto che fai “leggermente” confusione con le triadi cinesi…
        Del resto il (tuo) quoziente intellettivo è quello che è…

        @@

        * Le asiatiche non sono di mio gradimento; ma ho amici che le “frequentano”, per cui sono bene informato.
        ContentA? C’è dell’altro…?

        Ah, a proposito: ma tu li fai i pompini con l’ingoio…?

        (Scusa Mauro… ma sai com’è…)

      • 23 luglio 2019 21:10

        Che poi ,trovo al quanto stucchevole sapere come e con chi scopa Andrea,praticamente è un chiodo fisso

  6. 19 luglio 2019 19:42

    Va da se che il mitico Acerbo (che più che acerbo sembra stracotto…) intende gli “altri” maschi…non certo lui o i progressivi come lui.
    L’indefinita categoria “maschi italiani” non lo contempla. Si può starne certi.
    .
    Sarebbe interessante chiedergli poi se sono compresi anche i “neri, gialli, meticci maschi italiani” o solo i “bianchi maschi italiani”.
    Se sono compresi anche gli “omosessuali maschi italiani” o solo gli “eterosessuali maschi italiani”.
    Se ne fanno parte anche i “disabili maschi italiani” o solo i “normodotati maschi italiani”.
    Se sono compresi anche i “proletari maschi italiani” al pari dei “padroni maschi italiani” o dei “senzatetto italiani”.
    Sarebbe interessante sapere poi se sono comprese anche quell* che si percepiscono maschi…o solo quelli che lo sono biologicamente.
    Sarebbe interessante saperne di più dall’ineffabile compagno Acerbo.

  7. 20 luglio 2019 12:30

    Paolino “io non ho nessun problema a dire che il caso di Savona non è un femminicidio …”
    .
    Prendo spunto da questa affermazione di Paolino (che forse in effetti è una Paolina, vedremo appunto tra poco da cosa lo si può dedurre) per segnalare un fenomeno sistematico che si verifica quando si parta di QM e femminismo con donne “ragionevoli” (lascio stare le altre).
    .
    Si parla delle quote. Della loro origine, dei loro effetti etc.
    Anna: “Ma io sono contraria alle quote perché a, b,c …”
    Si parla dei diritti riproduttivi maschili
    Franca “Ma io sono d’accordo che anche gli UU dovrebbero poter avere il diritto di…”
    Si parla del mantenimento alla ex
    Giulia “Ma infatti io non sono d’accorto sul fatto che la ex debba essere mantenuta etc. etc.”
    .
    Ma io… ma io… ma io…
    .
    L’oggetto della discussione è un fatto reale, storico-sociale con tutte le sue cause e conseguenze. Non è mai la mia,la tua, la sua opinione su tali fatti, se sia bene che ci siano o se sia male. L’oggetto è: presupposti e conseguenze per gli UU e per la c.d. “parità” di tali realtà sociali.
    Non è mai la valutazione soggettiva like-dislike, è sempre e solo l’analisi oggettiva dei presupposti e delle conseguenze di tali realtà sociali.
    Chiaro il concetto, Paolino?
    .
    Nel caso presente l’oggetto della discussione non è sulle mie, le tue, le sue valutazioni sull’assassinio di quella donna, è il fatto che tale assassinio è stato incluso (ovviamente) tra i femminicidi. E’ vero che è stato incluso tra i c,d, femmninicidi? Risposta: SI.
    .
    Il “Ma io …” non è altro che uno sleale depistaggio. Una bella vigliaccata. Non importa un fico secco di quello che io e tu e pinco e pallino pensiamo di quel fatto. L’oggetto del contendere non è il mio o il tuo parere è il fatto che tale omicidio è stato incluso tra i “femminicidi”.
    .
    E’ stato incluso tra i femminicidi come altro caso di vittimizzazione delle FF e di criminalizzazione dei MM? Risposta leale: SI.

    La soggettivizzazione delle valutazioni, la caduta nell’ I like – I dislike è di smaccata polarità femminile, come se la cosa più importante del mondo fosse il mio like-dislike sui fatti.
    Infatti per le DD è davvero così. La cosa più importante per D è sempre la sua “opinione” sui fatti
    Mai i fatti.
    .
    L’opinione soggettiva e morale sui fatti è precisamente ciò che non ha nessun valore e nessuna importanza.
    La mia opinione – like-dislike- sui fatti non ha il minimo valore.
    E’ pura deiezione cardio-intestinale.
    .
    “Ma io …” è una cosa che si fa in bagno.

    • Paolo permalink
      20 luglio 2019 18:38

      grazie per la lezione. comunque sono un uomo, checchè ne pensi lei

      • Andrea permalink
        22 luglio 2019 18:16

        Paol*
        @@
        . comunque sono un uomo, checchè ne pensi lei
        @@

        Sicuramente sei nato maschio, ma nel cervello tutto sei tranne che un uomo, considerando che a livello psicologico sei più femmina di una femmina.

      • Jaro permalink
        23 luglio 2019 06:22

        ma sì, Paolo, devono insultarti e ovviamente, da maschilisti che ritengono le femmine inferiori, ti paragonano e ti considerano una femmina. Loro si ritengono i veri maschi, perciò, siccome tu non la pensi come loro, diventi, in automatico, una femmina, non un vero maschio, secondo i loro paradigmi…

        tra gli esponenti di questi siti ci sono tanti maschi che una femmina vera la vedono solo a pagamento, hanno poco di cui gloriarsi.
        scopare con una donna che li trova ributtanti e se li sopporta solo per soldi non è una cosa di cui andare fieri 🙂 li fa apparire come delle bestie incivili e degli appestati schifati da tutte 🙂 ma non se ne rendono conto.

        Penso dovresti ricordarlo a certi personaggi che ti insultano troppo.
        sei troppo buono, ed eviti sempre di rispondere per le rime. e loro se ne approfittano per insultarti… non se lo possono permettere, di insultarti, considerato che sono loro i primi ad essere pessimi esempi di maschi che nessuna femmina consenziente e vogliosa vuole. 🙂
        difatti creperanno da soli, non voluti da nessuna. 🙂 che passino pure la loro vita da rancorosi frustrati maschilisti da soli.

      • Paolo permalink
        23 luglio 2019 12:57

        forse sono troppo buono ma non amo andare sul personale e le poche volte che l’ho fatto in preda all’irritazione ho sbagliato. I loro insulti non mi toccano, tra l’altro trovo che nell’essere femmina non ci sia nulla di male solo che io non lo sono

      • Andrea permalink
        23 luglio 2019 21:03

        Ma che “carini” che siete…
        Quasi “commoventi”, direi…
        Ve le cantate e ve le suonate.

    • Jaro permalink
      23 luglio 2019 06:05

      ma se esiste la dittatura femminista, come sostenete, come mai non siete ancora stati segregati in qualche lager?

      ah ah 😉 è un bel paradosso che vedo non sapete confutare

      • Paolo permalink
        23 luglio 2019 13:13

        è inutile Jaro, so già come ti risponderanno: “la dittatura femminista usa armi più sottili”, “usano la violenza psicologica”, o la “violenza femmina” come l’ha chiamata qualcuno. I complottisti magari ci metteranno dentro pure “i poteri forti”, “Soros”, “il gender”

      • plarchitetto permalink
        23 luglio 2019 20:11

        Sempre gustosi i siparietti tra Paol-aro e Jar-olo.
        E come se la intendono!
        Cip-Cip…Cio-Cio…Cip-Cip…Cio-Cio

  8. 20 luglio 2019 18:50

    “grazie per la lezione”
    Di niente. Figurati. Ma pagano per insegnare.
    “cmq sono un uomo”
    Allora limitati a gestire i difetti degli UU. Ne abbiamo a sufficienza, senza andar a rubare
    anche quelli delle DD. I loro ,,,che se li tengano.

    • Paolo permalink
      20 luglio 2019 19:38

      per me non esistono difetti (e pregi) esclusivamente maschili o femminili

      • 21 luglio 2019 16:10

        Che bello quando ci racconti di te Paolino!
        Chiedi a Mauro d’aprirti uno spazio tutto tuo, che purtroppo in questi dialoghi a spizzichi e bocconi non si riesce ad apprezzare appieno tutta la tua appassionante dimensione esistenziale.
        Sei sprecato qui.
        Un bello spazio autobiografico in cui puoi narrarci tutto di te.

      • 21 luglio 2019 17:16

        Può anche aprirsi un blog tutto suo ,tanto è gratis

      • 21 luglio 2019 20:31

        E correre così il rischio che non venga più qui a scrivere?

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