La parità
Tema tanto caro al femminismo
Quante volte,quando critichiamo la persona che parla di femminismo ,questa persona ci sbatte la solita dizione del dizionario ?
Il femminismo ha molti scudi, lo scudo dell’antifascismo, quella del razzismo e lo scudo, forse quello più usato, della parità
“il femminismo è per la parità, tra uomo e donna e se non sei d’accordo sei solo che un misogino “, quante volte l’abbiamo sentita ?
Orbene, in un video si vede questa immagine dove Irene Facheris in arte CIMDRP posta questa immagine su instagram (quella che vedete all’inizio)
Difficile trovare parità in un’immagine del genere ,anche Irene (nota “Boldriniana” ) usa le etichette ,come farebbe un becero leghista “maschio,bianco,etero e cisgender(cioè che si vede bene nel suo genere,il significato dovrebbe essere quello)
Se vedete il video capirete anche il nocciolo della questione perchè .anche la stessa Irene non dice , “Tizio ha detto una cavolata” ,ma ha puntato il dito contro i maschi, bianchi ed etero che dovrebbero stare zitti
Non molto lontani che le donne devono stare in cucina
L’ho già scritto altrove e colgo l’occasione per scriverlo pure qui…
Ora, fermo restando il fatto che non esistono, né sono mai esistite (tantomeno esisteranno) epoche “perfette”, io mi reputo veramente fortunato ad esser stato giovane in un’altra epoca, cioè gli anni Ottanta e soprattutto Novanta,
perché oggi, in materia di relazioni tra i due sessi, è veramente una merda.
Se all’epoca qualcuno mi avesse detto che un giorno, all’alba dei 50, e in piena era internet, mi sarei trovato a discutere di questa roba, mi sarei messo a ridere, perché non ci avrei mai creduto.
Maahhh…
La cosa ridicola è che i loro slogan sono presi copia-incolla dai think-tank statunitensi di Harvard, Yale, etc.. e le femministe qui li traducono paro paro senza nemmeno sforzarsi di adattarli al contesto: Essendo l’America uno stato multirazziale, c’è una larga fetta di popolazione discendente dalle nazioni europee più disparate: i “bianchi”. Poi ci sono i discendenti degli schiavi africani ed immigrati dall’Africa, i mestizos, eccetera. Per cui il termine “maschio bianco” si usa per differenziare i caucasici dalle altre etnie… Ma L’Italia ha una popolazione grossomodo omogenea, non ha una storia di sfruttamento della schiavitù nera se non in tempi recentissimi con i braccianti importati coi barconi dalle ONG. Gli altri immigrati sono quasi tutti da altri paesi europei Il termine “maschio bianco” non ha nessun senso.
Mi piacerebbe vivere in un’Italia sotto Shari’a solo per farmi grasse risate a vedere le femminarde lesbico-tatuate appese ai lampioni.