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Il ritorno del superuomo

24 Maggio 2019

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No, nulla  a  che  fare con le  teorie filosofiche del “superuomo” ma, ogni tanto in questo sito, si presenta  lui cioè Lorenzo Gasparrini, l’uomo che  odia  cosi forte  il sessismo che  ha  fatto un blog intitolato “Questo uomo no ” (quando si dice  la  coerenza)

Questo “superuomo” collabora  anche  con bossy,  sito dove gay è bello ed etero una  schifezza ,ma  vorrei trattare  della  sua ultima  (almeno cosi sembra) fatica

La prima volta che sono stato sessista

Non sai cos’è il sessismo.

Comportamenti sessisti ti sono stati insegnati dalla società e dall’ambiente circostante da quando sei nato, ovviamente non chiamandoli così. Sono ancora troppo pochi i bambini e le bambine cui nessuno abbia mai detto “questo non è un gioco da bambini” oppure “questo non è un gioco da bambine”. Opinione che i bambini fanno propria e che riutilizzano per tutto il resto della loro vita.

Vero in parte, nel senso che,a  questi bambini hanno insegnato anche a  non rubare (o almeno lo spero) eppure nella  stessa  famiglia  c’è chi insegnava  in un liceo ed era  molto stimato ,il fratello era  un ladro incallito che  proprio non c’è la  faceva  a  non rubare, eppure  la  famiglia  (e  credo anche l’educazione) è la  stessa

Sarebbe certamente più corretto dire: la prima volta che mi sono reso o resa conto di essere stato o stata sessista. Questa è una gran bella cosa che può accadere, perché vuol dire che a un certo punto abbiamo capito cos’è il sessismo e che non si tratta solo di sporadica ed eccezionale violenza, ma di abituali comportamenti quotidiani usati da uomini e donne con indifferenza. Una indifferenza violenta. Dopo che lo abbiamo realizzato ci sono i ricordi di quante volte non ce ne siamo resi conto. Per esempio quando hai chiesto a una ragazza di essere come volevi tu, e non per giocare un ruolo, ma perché hai creduto che fosse più giusto per una ragazza essere così, fare questo piuttosto che quello; o quando hai escluso, canzonato o deriso una donna che voleva partecipare a qualcosa che fai anche tu perché una donna non può essere capace di fare questo, non è in grado di capire quello; poi c’è quella volta che hai usato un insulto che riguarda il corpo altrui e l’uso che se ne fa, e hai pensato, come tanti altri sessisti più o meno inconsapevoli, che è solo umorismo, e fattela una risata.

Questo periodo ,anche  condivisibile  (notate  comunque  che  gli esempi sono solo con vittime  femminili) ,è il preludio ad un altro  periodo che  un buon Gasparrini lo farà passare  come  anti sessista o meglio ,il sessismo è solo quello che  fanno gli uomini

Sono esempi al maschile perché sono un uomo, e quindi mi è facile trovarne tanti: com’è facile che tanti uomini chiamino sessismo quello delle donne, quando spesso è solo una reazione difensiva al loro. Il sessismo possiamo usarlo tutti e tutte, ma non va dimenticato da dove viene e che strada segue: quella del potere di genere, che per ora è detenuto in larghissima maggioranza da uomini etero. È il motivo per cui non esiste un “sessismo al contrario”, come non esiste un “razzismo al contrario”: o è sessismo perché segue una certa strada del potere tra ruoli di genere (e i ruoli possono essere interpretati da qualsiasi persona) oppure non lo è, e forse è una reazione a quello. Poi, certamente, ci sono donne (anche sedicenti femministe) che odiano gli uomini, ma non fanno sistema culturale. Sono casi spiacevoli, a volte numerosi e rumorosi – ma casi. Il sistema sessista è a stragrande maggioranza maschile ed eterosessuale.

Avete  capito il trucco, quando le  femministe  scrivono frasi o dicono cose odiose  contro gli uomini (anche  il Gasparrini non ha  potuto non evidenziare  questo fatto, stai a  vedere  che  non ci inventiamo nulla ?) sono delle  compagne  che  hanno sbagliato, invece  se  lo fanno gli uomini beh è sessismo tanto il sessismo al contrario non esiste, quindi scrivere  “uomo morto non stupra” è pura  parodia  anzi e  facciamola  questa  risata

Poi l’articolo finisce  dicendo che  il sessismo è una  brutta  cosa (va  beh, la  scoperta  della  acqua  calda)

Ma  una  cosa  il nostro superuomo è sicuro, il sessismo è solo maschile  ed eterosessuale (scrive  stragrande  maggioranza,  ma  sappiamo dove  vuole  andare  a  parare)

Sempre in nome  dell anti sessismo, mi sembra  ovvio

2 commenti leave one →
  1. Andrea permalink
    6 giugno 2019 02:08

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    Sono esempi al maschile perché sono un uomo, e quindi mi è facile trovarne tanti: com’è facile che tanti uomini chiamino sessismo quello delle donne, quando spesso è solo una reazione difensiva al loro. Il sessismo possiamo usarlo tutti e tutte, ma non va dimenticato da dove viene e che strada segue: quella del potere di genere, che per ora è detenuto in larghissima maggioranza da uomini etero. È il motivo per cui non esiste un “sessismo al contrario”, come non esiste un “razzismo al contrario”:
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    A parte il fatto che nella vita di tutti i giorni è quasi impossibile trovare degli uomini che parlano di “sessismo delle donne”, fa veramente “ridere” questa favola secondo cui gli uomini etero sarebbero detentori del “potere di genere”.
    Son delle tali scemate, che riesce pure difficile commentarle.
    Per esempio: sui media non si fa altro che parlare dell’ “orribile potere maschile”, ma poi, ad osservar bene la realtà, ci si rende conto che in tutte le situazioni in cui scorrono la vita, la famiglia, le coppie, ai festini o in discoteca, a guidare il gioco dei sentimenti e del potere, che da quei sentimenti, sono le donne e non certamente gli uomini.
    Gli stessi uomini, a cominciare dai padri, non dicono mai nulla al riguardo.
    Per non parlare di quelli che si danno arie di comandare, mentre a decidere sono quasi sempre le loro mogli e le loro madri, da cui essi temono per tutta la vita di venire abbandonati o traditi.
    Insomma, di tutto questo “potere maschile” non c’è neanche l’ombra (forza fisica a parte), perlomeno qui, in questa parte di mondo.

  2. Andrea permalink
    6 giugno 2019 02:11

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    , a guidare il gioco dei sentimenti e del potere, che da quei sentimenti DERIVA, sono le donne e non certamente gli uomini.
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    … è tardi, vado a nanna, ché è meglio.

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