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Era maschio

24 marzo 2019

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Da molto tempo non andavo a  bazzicare sulla  pagina  del maschio beta

https://www.facebook.com/MaschioBeta2/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARC5SAlGe9q9T6dQsuHGD4qYk-lQpoVYAgYRbnyzPIRlGe89CAyhTSiga-1A4RSVfhNNW-249CHwcUBP

Si parlava  del caso dell’autobus  dirottato a  Milano con i 50 ragazzini a  bordo, caso di cronaca  eclatante  che  ha  fatto molto discutere

Ebbene, la  suddetta  pagina,  ha  trovato il perchè di tale  gesto, tale  gesto è stato compiuto perchè il criminale era  maschio

Ovviamente la  pagina, seguendo il suo politicamente  corretto femminista, non poteva  certo confondersi con pagine  di destra  che  hanno visto nel colore  della  pelle la  discriminante di tale  atrocità che ,per  fortuna, è stata  solo sfiorata

Dovevano trovare  un’altra  discriminante e il discriminante era  il sesso ,era  maschio quindi pericoloso, impossibile  sbagliare, tirando fuori una  percentuale  (tra il 90 e il 96 %) che  i crimini sono commessi da  maschi (Non ho i dati ,ma ammettiamo che  sia vera, non cambia  la sostanza)

Inutile  dirvi che i carabinieri e  gli stessi ragazzi sul’autobus  erano maschi ,ma  quello è una  cosa  che  al nostro maschio beta  non interessa

Il bello (si fa  per  dire) che hanno usato la  stessa  ideologia  di destra  che  loro odiano tanto

Sulle  pagine  femministe  di questo caso non se  ne  era  parlato,il motivo era semplice  cioè il colore  della  pelle, ma  il nostro eroe  ha  trovato il bandolo della  matassa

Dice si ,alla  fine, che  era impensabile  dare  un automezzo pubblico ad uno che  era  stato fermato in stato di ebbrezza (che   l’unica  cosa  sensata  che  ha  scritto ) ,ma  il suo essere  maschio era l’origine  di ogni male

Incredibile, ma  vero

44 commenti leave one →
  1. Paolo permalink
    24 marzo 2019 20:45

    sul bus i passeggeri erano ragazzi e ragazze oltre ovviamente agli adulti che li accompagnavano.

    e che la maggioranza degli attentati terroristici più sanguinosi avvenuti negli ultimi vent’anni sia attuata da maschi (fatta eccezione per alcune, poche donne kamikaze) e siano maschi in maggioranza i capi delle organizzazioni terroristiche e siano maschi anche gli autori della maggioranza delle sparatorie di massa (ultima in ordine di tempo quella in Nuova Zelanda) non mi pare un dato smentibile. Mentre le vittime di questa violenza sono uomini e done

    certo, maschi erano anche i ragazzini che hanno avvertito le forze dell’ordine, maschi erano anche (almeno credo) in maggioranza i poliziotti intervenuti per fermare l’autista.

    si potrebbe dire che gli uomini spesso devono cercare di evitare i guasti causati nella maggioranza dei casi da altri uomini. Gli uomini devono cercare di fermare la violenza distruttiva di altri uomini.
    mi pare equo, in un certo senso

    • 25 marzo 2019 01:08

      …e devono cercare anche di mandare avanti un mondo che se stiamo ad aspettare gente moralista ipocrita delicata come te e femmine che tra candele, yoga e gattini non fanno altro se non frignare oppressione… staremmo ancora in una grotta a mangiare frutta e larve e morire di stenti prima dei 30 anni.

      facile predicare il maschio babau cattivo oppressivo violento quando la stessa società tirata su dal quei maschi che si sono sacrificati nel sangue per migliaia di anni ORA ti forniscono casa calda, pasto caldo, sanità, vita un minimo agiata eh????

      e tranquillo che gli uomini che “devono cercare di fermare la violenza di altri uomini” lo fanno DA SEMPRE mentre tu frigni banalità.

      comodo eh?

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 12:49

        quindi secondo te le donne non hanno mai fatto un cavolo e non hanno mai corso nessun rischio, tutte dalla nobildonna alla contadina facevano la bella vita grazie agli uomini. Ma ci credi davvero?

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 12:58

        vorrei farti notare che casa calda, pasto caldo e altre innegabili comodità riguardano una fetta tutto sommato piccola della poplazione mondiale (Europa e Nordamerica), ci sono milioni di uomini e donne che queste comodità se le sognano e infatti molti emigrano e rischiano la vita per cercarle, in quanto quegli uomini così bravi e buoni che tu descrivi hanno sì prodotto benessere ma si sono dimostrati incapaci di distribuire questo benessere equamente anzi spesso il nostro benessere è dipeso dalla sistematica sottomissione di altri uomini e altre donne (tratta degli schiavi, colonialismo). E persino i tentativi, fatti da alcuni uomini, di distribuire questo benessere più equamente (comunismo) non sono proprio andati a buon fine

  2. Paolo permalink
    25 marzo 2019 13:16

    tra l’altro sarà un caso ma i luoghi del mondo dove si sta meglio come benessere economico e stabilità democratica cioè nordamerica ed europa occidentale sono anche i luoghi dove i diritti delle donne si sono affermati maggiormente (anche in conseguenza del suddetto benessere),mentre i luoghi del mondo dove si sta peggio (tanto che la gente se ne vuole andare) sono anche quelli dove le donne sono più sottomesse dal punto di vista sociale

    • Paolo permalink
      25 marzo 2019 13:22

      riassumendo e poi mi taccio, si può dire che il risultato del sacrificio di quei maschi è un mondo dove un (sempre più relativo) benessere economico è privilegio di pochi fortunati (tra i quali ci siamo noi) mentre tutti gli altri vivono nella m.erda e giustamente dal loro punto di vista vogliono venire da noi

  3. 25 marzo 2019 14:35

    Oggi cade il 75 anniversario della strage delle Fosse Ardeatine.
    A seguito di un’azione da parti di partigiani contro le forze nazifasciste occupanti la città di Roma, per rappresaglia “335 uomini” vennero accuratamente selezionati dal comando tedesco e portati alla morte.
    Privilegi maschili…
    .
    (in calce un promemoria per chi…”si ma la guerra è affare di uomini!”)









    • 25 marzo 2019 18:12

      L’ultima immagine è la copertina di un libro che ho letto e che uso come “avatar” nella pagina facebook di femdominismo, cioè “Le furie di Hitler” ,la scrittrice (si era una donna) si è fatta questa domanda “Davvero le donne tedesche nel 3 reich non erano influenti?” beh erano influenti eccome

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 18:50

        i capi del terzo reich erano tutti maschi, le donne contavano in quanto aderivano all’ideologia reazionaria che vedeva la donna tedesca come una “fabbrica” di bambini per il Reich (Magda Goebbels ebbe nion so quanti figli che poi uccise in accordo col marito per poi suicidarsi entrambi) erano donne che lavoravano per schiavizzare tutte le altre in accordo con i nazisti uomini che restavano i capi. Una Leni Riefenstahl non fa primavera, l’ideologia nazista è stata fondata e portata avanti da uomini, accettatelo.

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 19:01

        infatti nel partito nazista non c’era una sola organizzazione riservata alle donne adulte, in quanto una volta cresciute il loro destino era sposarsi e fare figli e stare a casa; la politica era per i maschi

      • 25 marzo 2019 19:02

        Ed io aggiungo: le guerre sono da sempre azioni politiche (non follie come scioccamente vengono definite) realizzate da comunità politiche (gli stati) e fatte combattere agli uomini (il perché è chiaro).
        La Germania nazista e l’Italia fascista furono esemplari da questo punto di vista.
        Due dei regimi più aggressivi che la storia umana abbia conosciuto, sono stati appoggiati incondizionatamente sia dal mondo femminile che da quello maschile.
        D’altronde a chi i vantaggi delle guerre?…ai soli uomini?
        A chi il bottino della depredazione yankee dei territori dei nativi indiani?
        L’occupazione della Palestina?
        Le immense conquiste territoriali di Caterina la grande di Russia?
        Le guerre condotte da Maria Teresa d’Austria?
        Ricordo poi agli smemorati, che uno dei primi passi della “emancipazione femminile” fu proprio il periodo della prima guerra mondiale.
        Dove le donne uscirono dalla dimensione casalinga per supportare lo sforzo bellico nelle fabbriche, divenendo classe operaia.
        Forse la realtà dei fatti storici è un po’ più complesso di come certi commentatori (anche qui) vogliono far credere.

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 19:11

        sulla prima guerra mondiale hai ragione, che l’emancipazione femminile fosse una conseguenza (non voluta certo dai politici uomini) del fatto che durante la guerra molte donne sostituirono gli uomini nelle fabbriche è assolutamente vero, come è vero il fatto che finita la guerra si tentò di ricacciare le donne in casa, come è vero che a decidere di mandare migliaia di uomini a morire in due guerre mondiali sono state le scelte politiche fatte da politici uomini non certo da donne.

        Maria Teresa D’Austria, Caterina di Russia, possiamo parlare pure di Elisabetta I Tudor se vuoi..e quindi? Come se poi avessero governato da sole senza ascoltare consiglieri (maschi)

      • 25 marzo 2019 19:16

        Paolo, guarda che chi adopera l’analisi di genere per l’esegesi umana sei tu, non io (non noi).
        Quello che descrive la storia umana a compartimenti stagni…uomini (cattivi) e donne (buone)…sei tu, non io (non noi).
        Che vuoi quindi da me (da noi)?

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 19:28

        veramente secondo la tua lente e quella di 27esimamisoginia tutto ciò che succede di buono è merito del sacrificio o dell’innato genio maschile (le donne non centrano nulla)

        tutto ciò che succede di negativo è colpa se non delle sole donne, di una generica “società” uomini e donne insieme.

        Ma mi e vi domando: ma senza una donna che gli puliva le mutande e badava ai bambini, gli uomini dove lo trovavano il tempo di fare tutte queste meraviglie? Risposta: non lo trovavano. Te credo che non c’è stata una donna Mozart: se fosse nata una donna con quella potenzialità a quell’epoca la famiglia l’avrebbero destinata al matromonio e ai figli senza tempo per nent’altro.
        Siete come quei bianchi che prima costringono i neri a non lavarsi e poi si lamentano che puzzano

      • 25 marzo 2019 20:27

        Vedo che sei duro di comprendonio: chi concepisce il mondo del passato e del presente a compartimenti MM/FF sei tu non io.
        La mia analisi al contrario è proprio caratterizzata dall’opposto di ciò che tu m’affibi (che è una provocatoria idiozia. L’ennesima)
        Se leggessi senza gli occhiali deformanti dell’ideologia femminista l’avresti capito dalle prime righe che scrissi qui dentro, cosa penso del genere femminile passato, presente e futuro.
        Certo lontane da ogni vittimismo e assurde colpevolizzazioni di genere (ho appena affermato che nazismo/fascismo avevano l’equanime supporto del MM e del FF: concetto troppo complesso per le tue sinapsi?)
        Ma ho capito che per te è uno sforzo immane.
        Perchè sei un infoiato a cui manca la lucidità d’ascoltare (di leggere) il pensiero altrui, essendo mosso da pregiudizi tipici dell’engagè da sezione di periferia.
        Oltretutto sei un solenne ignorante travestito da persona colta.
        Lo si comprende dalla tua dialettica ristretta, basata su concetti acquisiti e fatti propri.
        Nessuno spessore.
        Nessuna particolare visione delle cose fuori dall’enciclopedia femminista.

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 01:11

        lo so benissimo che i fascisti e i nazisti erano appoggiati da uomini e donne, ma capi, i gerarchi erano uomini e a casa mia la responsabilità maggiore è dei capi.

        e affermare che le donne nel Terzo Reich erano “infliuenti eccome” è di per sè una fesseria se non viene chiarita e ho spiegato perchè, che significa “influenti”? Certo che un regime totalitario deve coinvolgere l’intera poplazione, non può permettersi di estromettere completamente metà del popolo, deve dare un ruolo anche a loro. Ma affermare che l’influenza di una Magda Goebbels era pari a quella di un Himmler è folle. Il ruolo principale della donna tedesca sotto il nazismo era generare bambini ariani e sani per il Reich e basta; le donne più “influenti” del regime dalla già citata Magda Goebbels alle capette della Bund Deutscher Madel (l’ala femminile della Gioventù Hitleriana) dovevano educare le ragazze proprio a questa “missione”, giacchè nel partito non esistevano organizzazioni femminili per donne adulte, era scontato che dopo sposate sarebbero rimaste a casa a badare a biondi marmocchi, altro non era previsto che facessero. Leni Riefenstahl era un’eccezione, ed era una regista non una politica, la politica era riservata agli uomini.

        poi certo che nei campi c’erano anche donne kapò e guardie donne (che maltrattavano le donne detenute) e che le SS avevano una sezione ausiliaria femminile, con compiti “ausiliarii” per l’appunto, i capi erano uomini
        parafrasando 27esimamisoginia si può dire che le donne naziste “erano importanti (come fattrici sopratutto) ma non comandavano”, quindi di che influenza parliamo? Dell’influenza che ti porta a schiavizzare altre donne?

      • Sandro D. permalink
        25 marzo 2019 21:55

        Ned-Paolo, noto che pure tu hai il vizietto di scrivere i maschi e le donne…
        Ma a parte questo, vorrei farti notare che tra i due sessi esistono delle differenze che hanno molto più a che fare con madre natura, piuttosto che con la cultura…

        Le capacità intellettive che le persone sviluppano durante la vita dipendono indubbiamente da molteplici fattori. E’ indiscutibile che, oltre che dall’ambiente, l’intelligenza dipenda anche e soprattutto dal patrimonio ereditario.
        Si conoscono diversi geni indispensabili per un normale sviluppo intellettivo. Se questi geni vengono danneggiati nell’ovulo fecondato, si corre il pericolo che il bambino, crescendo, soffra di ritardi mentali o che abbia un’intelligenza limitata.

        Anni fa, all’Università di Ulm, analizzarono dati genetici provenienti dallo Human Genome Project, confermando precedenti supposizioni: geni di questo tipo sembrano localizzati preferibilmente nel cromosoma X, quello del sesso femminile. Se si fa un confronto con gli altri cromosomi, si scopre che su quello X ricorrono con una frequenza quattro volte superiore. E di essi la femmina ne possiede di norma due esemplari; il maschio uno.

        Da oltre cent’anni si osserva che le malattie mentali colpiscono più facilmente i maschi: dato che le femmine hanno un cromosoma X in più, compensano i difetti genetici dell’uno con la parte intatta dell’altro.
        Si possono considerare questi geni del cromosoma X come “geni dell’intelligenza” che rendono la mente più ricettiva?

        Un favorevole collocamento di questi geni sull’unico cromosoma X dell’uomo dovrebbe avere come conseguenza un’intelligenza particolarmente brillante; per ottenere lo stesso risultato una donna invece dovrebbe avere una supercombinazione su entrambi i cromosomi X, cosa più difficile.
        Inoltre ci dovrebbero essere non solo più maschi malati di mente ma anche più con intelligenza superiore alla media.

        Di fatto i valori di QI nella popolazione femminile si trovano vicini al valor medio nella gaussiana, mentre nei maschi si notano più ampie oscillazioni dei valori di QI.

      • Sandro D. permalink
        25 marzo 2019 22:00

        1- Molte differenze fra i sessi si ritrovano in altri primati, anzi, in tutta la classe dei mammiferi. I maschi tendono a competere con maggiore aggressività e a essere più poligami; le femmine a investire di più nell’allevamento dei figli. In molti mammiferi un raggio territoriale più ampio si accompagna a una maggiore capacità di orientarsi usando la geometria della configurazione spaziale (invece che ricordando singoli punti di riferimento). E ad avere il raggio territoriale più ampio è più spesso il maschio, come avviene anche fra i cacciatori-raccoglitori umani. La superiorità degli uomini nell’uso delle mappe mentali e nella rotazione mentale tridimensionale non è forse casuale.

        2- I genetisti hanno scoperto che, in persone diverse, la diversità del DNA nei mitocondri (che uomini e donne ereditano dalla madre) è molto maggiore della diversità del DNA nei cromosomi Y (che gli uomini ereditano dal padre). Questo fa pensare che, per decine di millenni, gli uomini abbiano conosciuto una maggiore variazione nel successo riproduttivo rispetto alle donne: alcuni hanno avuto molti discendenti, altri nessuno (lasciandoci con un piccolo numero di cromosomi Y diversi), mentre un maggior numero di donne ha avuto un numero di discendenti più equamente distribuito (lasciandoci con un maggior numero di genomi mitocondriali diversi). Sono esattamente queste le condizioni che causano la selezione sessuale, in cui i maschi competono per le occasioni di accoppiamento e le femmine scelgono i maschi di migliore qualità.

        3- Il corpo umano contiene un meccanismo che fa che sì che il cervello dei bambini e quello delle bambine divergano durante lo sviluppo. Il cromosoma Y innesca nel feto maschio la crescita dei testicoli, che secernono gli androgeni, ormoni tipicamente maschili (come il testosterone) che hanno effetti duraturi sul cervello durante lo sviluppo fetale, nei mesi successivi alla nascita e durante la pubertà, ed effetti transitori in altri periodi. Gli estrogeni, ormoni sessuali tipicamente femminili, influiscono anch’essi sul cervello per tutta la vita. Oltre che nella corteccia cerebrale, i recettori degli ormoni sessuali si trovano nell’ipotalamo, nell’ippocampo e nell’amigdala nel sistema limbico del cervello.

        4- Gli androgeni hanno effetti permanenti sul cervello in sviluppo, non solo effetti transitori sul cervello adulto. Le femmine che soffrono di iperplasia adrenale congenita producono un eccesso di androstenedione, l’ormone androgeno reso famoso dal grande giocatore di baseball Mark McGuire. E anche se i loro livelli ormonali vengono portati alla normalità subito dopo la nascita, crescono come dei “maschiacci”, giocano di più a fare la lotta, mostrano più interesse per i camion che per le bambole, hanno maggiori abilità spaziali e, crescendo, sviluppano più fantasie sessuali e provano più attrazione per altre ragazze. Quelle trattate con ormoni solo a infanzia avanzata mostrano, divenendo giovani adulte, modalità sessuali maschili, come una pronta eccitazione di fronte a immagini pornografiche, un impulso sessuale autonomo centrato sulla stimolazione genitale e l’equivalente di polluzioni notturne.

        5- Un immaginario ma conclusivo esperimento per separare la biologia dalla socializzazione consisterebbe nel prendere un neonato, sottoporlo a un’operazione di cambiamento di sesso e farlo allevare dai genitori e trattare come una bambina. Se il genere è una costruzione sociale, dovrebbe avere la mente di una normale bambina; se invece esso dipende dagli ormoni prenatali, dovrebbe sentirsi un maschio intrappolato in un corpo femminile.
        L’esperimento è stato compiuto, non per curiosità scientifica naturalmente, ma in seguito a malattie e incidenti. Uno studio ha preso in esame 25 bambini nati senza pene (un difetto congenito noto come estrofia cloacale), poi evirati e allevati come bambine: tutti giocavano a fare la lotta come i maschi e avevano comportamenti e interessi tipicamente maschili; più della metà dichiaravano spontaneamente di essere dei maschi, uno a soli cinque anni di età.

        6- I bambini affetti da sindrome di Turner sono geneticamente neutri. Hanno un singolo cromosoma X, ereditato dal padre o dalla madre, invece dei normali due cromosomi X delle bambine (uno ereditato dal padre, l’altro dalla madre) o X e Y dei bambini (l’X ereditato dalla madre, l’Y dal padre). Siccome lo schema corporeo femminile è quello standard fra i mammiferi, essi hanno l’aspetto e il comportamento di bambine. I genetisti hanno scoperto che il corpo dei genitori può influire a livello molecolare sui geni del cromosoma X rendendoli più o meno attivi nel corpo e nel cervello in sviluppo del figlio. Una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dal padre ha probabilmente geni ottimizzati dall’evoluzione per una bambina (perché un X paterno porta sempre a una femmina), mentre una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dalla madre ha probabilmente geni ottimizzati dall’evoluzione per un bambino (poiché un X materno, se può portare all’uno come all’altro sesso, opererà senza incontrare opposizione solo in un maschio, che manca di corrispettivi dei geni X sul suo cromosoma Y).
        E infatti le femminucce che presentano tale sindrome differiscono psicologicamente a seconda del genitore da cui hanno ricevuto il cromosoma X. Rispetto a quelle che l’hanno ricevuto dalla madre (caso in cui esso è pienamente attivo solo in un maschio), le bambine che l’hanno ricevuto dal padre (caso in cui esso è destinato a una femmina) sono più brave a interpretare il linguaggio corporeo, a leggere le emozioni, a riconoscere i volti, a maneggiare le parole, nonché ad andare più facilmente d’accordo con gli altri.

        In definitiva, maschi e femmine sono intrinsecamente diversi e non hanno menti intercambiabili.
        Piaccia o meno.

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 01:32

        mai pensato che l’identità di geere sua riducibile a costrizione sociale. La queer theory non mi convince specie in certi suoi estremismi.
        ma affermare o suggerire che le femmine siano “biologocamente” portate per giocare con le bambole (e se non vuoi le bambole hai qualche scompenso ormonale) e i maschi con le costruzioni è follia

    • Paolo permalink
      26 marzo 2019 01:33

      mai pensato che l’identità di genere sua riducibile a costruzione sociale. La queer theory non mi convince specie in certi suoi estremismi.
      ma affermare o suggerire che le femmine siano biologicamente portate per giocare con le bambole (e se non vuoi le bambole hai qualche scompenso ormonale) e i maschi con le costruzioni è follia

      • Sandro D. permalink
        26 marzo 2019 21:04

        Paolo
        >>>>>>>>
        ma affermare o suggerire che le femmine siano “biologocamente” portate per giocare con le bambole (e se non vuoi le bambole hai qualche scompenso ormonale) e i maschi con le costruzioni è follia
        >>>>>>>>

        Ma follia di che?
        Ti rendi conto che parli di cose di cui non sai praticamente nulla?
        Comunque, una quindicina di anni fa, le psicologhe Gerianne Alexander e Melissa Hines sostennero ciò.
        (Trattasi della sintesi di un articolo che postai su uomini3000 nel 2004.)

        ————–
        >>>>>>>>
        Alla femminuccia la Barbie, al maschietto l’automobilina.
        Ma è veramente quello che i cuccioli di uomo desiderano o è ciò che la nostra società fa credere loro di desiderare?
        Per rispondere alla domanda Gerianne Alexander, psicologa della Texas A&M University, ha studiato il comportamento dei cercopitechi, un genere di scimmie africane che vive in gruppi numerosi.
        Con la collega Melissa Hines dell’Università di Londra, la ricercatrice ha messo a disposizione delle scimmie giocattoli “da maschio” o “da femmina”, per poi registrarne le scelte, sicuramente non influenzate dagli usi e costumi della nostra società.
        Le femministe e relativi seguaci maschi potranno anche restarci male, ma in effetti le scimmie femmine passavano la maggior parte del tempo a giocare con le bambole, mentre i maschi davano la preferenza alla palla o alle automobiline.
        I giocattoli che piacevano a entrambi i sessi erano gli animali di peluche o, al massimo, le intramontabili e unisex matite colorate.
        Insomma, proprio quello che succede di solito negli esseri umani; il che ha fatto concludere alle ricercatrici che la preferenza per uno o l’altro tipo di giocattoli sia innata e legata al ruolo che si avrà da adulti.
        Nelle femmine la preferenza per le bambole o i pupazzi di colore rosa fa pensare che esse le considerino neonati da allevare, mentre il fatto che i maschi preferiscano oggetti che si muovono o che si lanciano si può spiegare con la loro attitudine a spostarsi e cacciare.
        >>>>>>>>>

      • Paolo permalink
        27 marzo 2019 02:26

        i cercopitechi..vabbè. Ciao

        toglimi una curiosità: se tua figlia schifa la Barbie oppure ancora meglio se tuo figlio vuole giocare con la Barbie cosa fai? Li consideri anormali? Li porti dallo psicologo?

      • Sandro D. permalink
        26 marzo 2019 21:08

        Per approfondire:

        >
        BLAFFER HRDY S.,
        Mother Nature. A History
        of Mother, Infants and
        Natural Selection,
        Pantheon Books, New York, 1999.
        >
        GEARY D. C., Male,
        Female: the Evolution of Human
        Sex Differences, American
        Psycological Association, 1998.
        >
        FAUSTO-STERLING A.,
        Sexing the body. Gender
        Politics and the Construction of
        Sexuality, Basic Books, 2000.
        >
        HINES M., Brain Gender,
        Oxford University Press, 2003.
        >
        BUSS D. M., The Evolution of
        Desire: The strategies of human mating,
        Non Basic Stock Line, 2003.
        >
        BLUM D., Sex in the Brain.
        The Biological Differences between
        Men and Women, Viking Press, 1997.
        >
        DOMURAT DREGER A.,
        Hermaphrodites and the Medical Invention
        of Sex, Harvard University Press, 1998.
        >
        LEHRKE R., Sex Linkage of Intelligence.
        The X-Factor, Praeger, Westport, Connecticut, 1997.

      • Sandro D. permalink
        27 marzo 2019 18:54

        Ned-Paolo, sei troppo limitato per comprendere certi discorsi.
        Statti bene.

    • 26 marzo 2019 14:21

      Perfetto Paolo.
      Siamo passati dalla responsabilità del “genere maschile in quanto tale” alla responsabilità del maschile che “effettivamente” detiene il potere.
      Praticamente un manipolo di uomini se paragonato alla massa.
      Che poi è ciò che sostiene l’analisi di classe.
      Hai percorso il periplo, ma alla fine ci sei arrivato anche tu.
      Per me va bene così…

      p.s. – affermare che in Germania fu il regime totalitario che coinvolse le donne per convenienza è una scemenza.
      Vero il contrario: fu il femminile (assieme al maschile) a portare sugli scudi quella fazione al potere.
      Ad incoronarla.
      Alle elezioni del 1932 e 1933 Hitler non puntò la pistola alle tempie femminili perché appoggiassero la sua “idea” di Germania (quasi il 44% dei consensi).
      Vedo che sei un ragazzo assai confuso in merito alle dinamiche del potere.

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 14:54

        ovvio che nessuno puntò la pistola alla tempia dei tedeschi di ambo i sessi che votarono per hitler (sebbene quelle elezioni non avvenirono in un clima idillaco e privo di violenza politica). Non mi stupisce affatto che molte donne abbiano votato un regime che voleva spedire la maggioranza di loro dentro casa a fare la calzetta, non è raro che uomini e donne votino partiti che non fanno gli interessi della gente che li vota, anche quando dicono di essere “per il popolo”. Se tutti votassero politici che fanno davvero l’interesse degli elettori, nessun operaio avrebbe votato Berlusconi, nessun operaio avrebbe votato un miliardario come Trump che vuole togliergli l’assistenza sanitaria e la Thatcher sarebbe stata votata solo dai ricchi. In democrazia (il peggior sistema politico esclusi tutti gli altri) l’elettorato tutto può essere manipolato in mille modi fino a convincerlo ad eleggerei peggiori tiranni

      • 26 marzo 2019 16:43

        Paolo tu sei un fuori di testa.
        Per arrivare ad affermare il “teorema innocentista femminile” sei pronto a sfidare il ridicolo.
        Dato che a ‘sto giro non puoi appellarti al mantra delle donne oppresse e impedite dal patriarcato nel proprio diritto ad esprimersi…ecco il jolly: sono state traviate e manipolate.
        Le donne tedesche non sono mai state filo-naziste…non hanno compartecipato coscientemente alla sua ascesa e affermazione.
        A differenza delle donne socialdemocratiche (ganzissime) e degli uomini (nazisti per davvero) le donne filo-naziste si son fatte traviare.
        E alle elezioni hanno sbagliato a mettere la x sulla scheda votando contro se stesse.
        In realtà era il candidato socialdemocratico che avrebbero dovuto votare, ma non l’hanno capito.
        Ma va a dormire…pilrla!
        .
        Tu che parli di manipolazione sei certamente credibile…

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 17:02

        guarda che la manipolazione si riferisce agli elettori maschi e femmine, ai cittadini normali; anche gli operai che votarono Hitler sono stati manipolati, hanno creduto a delle balle e hanno votato contro il loro interesse. E’ ovvio che ciò nn vale per una Magda Goebbels o una Leni Riefenstahl, donne colte che hanno dato convinta adesione a quella sciagurata ideologia, loro non sono state ingannate e quindi hanno maggiore responsabiltà visto alla casalinga media poco istruita che si beve le storie sul “complotto giudaico” o sull’impiegatuccio altrettanto medio e non tanto più colto che crede alle medesime balle . Le motivazioni per cui l’hanno fatto sono complesse e lunghe da elencare ma sicuramente non sono state ingannate e quindi hanno una rrsponsabilità maggiore.

        Tra Leni Riefenstahl e la casalinga c’è una certa differenza come c’è tra Himmler e l’impiegatuccio, su questo siamo d’accordo?

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 17:04

        quindi hanno maggiore responsabiltà rispetto alla casalinga media poco istruita che si beve le…

      • 26 marzo 2019 19:44

        Ribadisco: sei un fuori di testa.
        Sostenere un’ideologia che puntava ad assoggettare l’Europa intera e non solo, facendo di te (tedesco/a) un appartenente alla razza eletta che avrebbe dominato sugli altri popoli rendendoli schiavi, occupato le loro terre, rubato le loro ricchezze…era contro i propri interessi?
        Ti rileggi quando scrivi?

  4. 25 marzo 2019 17:22

    Paolo, la tua ossessività femminista ti limita in maniera imbarazzante.
    oltre a ripetere banalissimi luoghi comuni femministi, non hai altro.
    se ragionassi, lo noteresti.
    ma contento te…

    comunque, per rispondere:
    1) “secondo te le donne non hanno mai fatto un cavolo e non hanno mai corso nessun rischio, tutte dalla nobildonna alla contadina facevano la bella vita…”

    “bella vita” è abbastanza relativo.
    non esiste la bella vita comunemente idealizzata. se non per il femminismo quando deve frignare vittimismo.
    come per tutte le cose, ci sono vantaggi per alcune situazioni e svantaggi per altre.

    però posso dirti che è una tendenza innata quella femminile nel non cercare oltre il proprio orticello comodo. questo spiega la mancanza AD OGGI di femmine wolfgang amadeus mozart, la mancanza AD OGGI di femmine cristoforo colombo, la mancanza AD OGGI di femmine leonardo da vinci, la mancanza AD OGGI di femmine Socrati, Platone o Aristotli.
    questo nonostante il femminismo lotti per negare questa evidente normalità INNATA.
    una Curie non prova oppressione, prova la latitanza di genio. e di quanto le femministe frignino.
    tant’è che per miliardi di miliardi di maschi inetti, 1 genio svetta.
    mentre normalmente le femmine hanno maggiori competenze, migliori risultati. visibili dalle scuole a lavoro.

    l’invenzione del microcredito, tanto sbandierato per le donne come via femminista, è stato creato da Muhammad Yunus. un uomo.
    anche stavolta.

    —-

    2) “vorrei farti notare che casa calda, pasto caldo e altre innegabili comodità riguardano una fetta tutto sommato piccola della poplazione mondiale…”
    errato.
    non sono maschi che non distribuiscono il benestare al mondo ma UN’INTERA SOCIETA’ che per il proprio privilegiato status di vita consumistico ha sfruttato altri popoli.
    non dei maschi. società.

    il che rendere le femmine altrettanto carnefici.
    se non peggio, considerando i diamanti sanguinanti ed altre finezze…

    —-

    2b) “E persino i tentativi, fatti da alcuni uomini, di distribuire questo benessere più equamente (comunismo) non sono proprio andati a buon fine”

    ahahaha… che limitatezza.

    i pensatori comunisti? uomini.
    chi ha lottato per il comunismo? uomini.
    chi ha provato ad applicare il modello comunista in tutte le sue salse? uomini.
    hanno fallito? si, innegabile.
    ma ecco la cosa che fa la differenza con le femmine: CI HANNO PROVATO.
    ora, con milioni di morte si può dire che è stato fallimentare. ma solo perchè si è percorsa quella strada.
    cosa che se stavamo ad aspettare le femmine, buonanotte.

    ah si… poi fatto norare questo… vedere femministe che si definiscono “comuniste” è quanto meno ironico ed ipocrita. come per tutte le altre cagate femministe prodotte.

    —-

    3) “…i luoghi del mondo dove si sta meglio come benessere economico e stabilità democratica cioè nordamerica ed europa occidentale sono anche i luoghi dove i diritti delle donne si sono affermati maggiormente…”

    errato.
    questo benessere HA CONCESSO al femminismo le varie libertà pretese perchè al momento è possibile concederle.
    un domani, dovesse capitare un qualcosa che scardinerebbe l’ordine della nostra società, le femmine tornano nello status medioevale con la velocità di un tappo di champagne.
    l’industrializzazione, la possibilità di avere una vita un minimo decente ha costruito il piedistallo al femminismo. piedistallo che le femministe non vedono nella loro triste ottusità.

    —-

    4) “…il risultato del sacrificio di quei maschi è un mondo dove un (sempre più relativo) benessere economico è privilegio di pochi fortunati (tra i quali ci siamo noi) mentre tutti gli altri vivono nella m.erda e giustamente dal loro punto di vista vogliono venire da noi

    errato.

    oltretutto, ha una visione arretrata di alemno 30 anni eh! piantala di leggere i bigini femministi e guarda il mondo: la globalizzazione ha appiattito lo status quo della società “media” impoverendola. tant’è che si parla di ricchi (pochi) sempre più ricchi e poveri (la totalità, praticamente) sempre più poveri. la classe media, una volta “cuscino” del mondo occidentale, è stata bella che spazzata via.

    breaking news: la cina si è comprata l’africa. in rwanda la cina ha costruito autostrade e città per avere concessioni minerarie.

    il tuo mondo dal benessere economico esiste solo nei tuoi patetici libretti femministi a cui solo tu credi ormai. il mondo fuori è in un’evoluzione mai vista prima: in 20 anni india e cina hanno mutato città da milioni di persone. ex novo.
    l’idealizzazione del povero nella capanna di fango oramai esiste ovunque.
    le bidonville si trovano a milano e roma ormai, come si trovano a rio de janeiro (ovvio in quantità diverse, ma il trend… sta collimando)

    hai solo l’ideologia a cui aggrapparti: maschio bianco privilegiato blablabla.
    intanto il mondo a voi femministi è letteralmente sfuggito.

    • 25 marzo 2019 18:14

      Sottoscrivo praticamente tutto ,il femminismo ,alla sua faccia di essere di sinistra ,anzi comunista, si è completamente dimenticato la lotta di classe, ed è un dato di fatto

    • Paolo permalink
      25 marzo 2019 18:58

      Marie Curie, Rosalind Franklin, Rita Levi Montalcini,Sophie Germain, Clara Schumann e altre che non conosci..tra i pensatori comunisti (non i capi, su questo hai ragione) ricordo Rosa Luxemburg

      Comunque Virgina Woolf in Una stanza tutta per sè ha già risposto al perchè non c’è statoun Mozart o uno Shakespeare donna.

      comunque ti si potrebbe rispondere che non c’è stato un Mozart donna così come (per ora) non c’è stato un Hitler donna, un Pol Pot donna, un Bin Laden donna quasi per gli stessi motivi storico-sociali, l’innatismo non centra nulla

      • Paolo permalink
        25 marzo 2019 19:02

        Virginia Woolf

      • 25 marzo 2019 23:07

        la chiave di lettura “tutto ciò che succede di buono è merito del sacrificio o dell’innato genio maschile (le donne non centrano nulla)” la usi solo te.
        perchè non vuoi e non puoi ammettere l’unica verità: nel passato, la crudezza della vita, ha fatto emergere differenze innate. non ci sono altre storie che tengano. non c’è il subdolo patriarcato oppressivo, quel mitico club segreto che controlla l’oppressione femminile, ma SOLO condizioni di vita dure che comportano un’inevitabile sviluppo delle proprie predisposizioni. applicato inevitabilmente poi alle masse.
        continui a ripetere come un pappagallo i canonici canovacci femministi di genere che ti hanno inculcato le care femministe, senza accorgerti di quanto patetici, imbarazzanti, qualunquisti e vuoti siano. e ci vuoi credere perchè lo vuoi tu nella tua forma empatica, non per una ricerca di logica.

        citi come esempio una presumibile donna mozart che non è mai potuta diventare “Mozart” per via del suo essere femmina e quindi vittima della società.
        ma la verità è che è solo una scusa.

        …dagli anni 70 ad oggi, di femmine che hanno fatto la storia come GENI, come persone che creano tramite il genio uno step evolutivo, non ce ne sono, con buona pace di tutte coloro che hanno raggiunto risultati di Eccellenza.
        ma l’eccellenza è solo un compiere, non è genialità.
        e qui si ritorna al punto di partenza.
        le femmine eccellono ma non “ingegnano”.
        è un processo innato, puoi odiarlo ed inventarti mille scusanti incolpando il magico patriarcato… ma ai fatti, in questi decenni, si è avuta la controprova a quanto dico e la smentita a voi femministi. nella società “libera” per le donne, dagli anni 70/80 ad oggi, di geni femminili… non vi è traccia.

        intendiamoci. ci sono punti di riferimento (tu citi Marie Curie, Rosalind Franklin, Rita Levi Montalcini,Sophie Germain, Clara Schumann, Rosa Luxemburg) ma tolta la Curie, Ipazia e Merry Shelly, le altre non sono “geni” ovvero persone che tramite la genialità diventano riferimento per un passaggio netto da un prima “comune” ad un “nuovo dopo” che crea storia. molte di quelle elencate da te sono figure importanti, ma non geni.
        …ometto poi commenti su virginia wolf che… vabbè. se un qualcosa viene idolatrata dal femminismo, c’è poco da stare felici.

        e nel tuo notare come non ci siano stati Hitler donna, un Pol Pot donna & co, ti tradisci di nuovo con il tuo femminsmo patetico.
        non vuoi riconoscere come la tendenza femminile nel raggiungere livelli di attitudine generalmente migliori a quelli maschili, impedisce loro però di passare oltre l’eccellenza fino al punto massimo di genio. attitudini che si vedono nella vita di tutti i giorni: le femmine occidentali preferiscono (generalmente) le loro branche di studio e latitano (non per colpa di sessimo e patriarcato) in altre.
        come, allo stesso modo, nel mondo degli scacchi, la storia la fanno i maschi. femmine genio scacchiste… zero. è una realtà, non è un insulto. è come dire che i pigmei sono bassi. non è un’insulto, è un dato di fatto genetico.
        piaccia o meno.
        (solo che per voi femministoidi, preferite riscrivere la storia pur di ammettere la verità)

      • Paolo permalink
        26 marzo 2019 00:47

        “Merry Shelly” non so chi sia, forse ti riferivi a Mary Shelley, autrice di Frankenstein (e figlia di una femminista ante litteram, tra l’altro), si vede che anche storpiare i nomi è geneticamente maschile.

        “le femmine eccellono ma non ingegnano”, ne scrivi di fesserie

      • 26 marzo 2019 19:47

        puoi solo aggrapparti disperatamente al mio storpiare i nomi. non hai altro.

      • Simo permalink
        30 marzo 2019 05:45

        Paolo… ma stai anche a rispondere ad un misogino che si firma 27esima misoginia? Nomen Omen.

        P.s Merry Shelley… ah ah ah! saper scrivere come lei, il nostro amicone 27esimo misogino… se lo sogna.
        Torna a sputare bile… 😀

  5. 25 marzo 2019 21:06

    Il femminismo è come la termotecnica, che è una materia derivata da una disciplina scientifica come la fisica tecnica.
    Avendo finalità operative (serve a fornire parametri e dati di progetto) per avere una qualche utilità e applicabilità, necessità di operare una semplificazione delle reali condizioni ambientali, essendo queste caratterizzate da complessità ed estrema variabilità dei fattori che la compongono.
    Una sorta di “approssimazione” basata su applicazione di formule contraddistinte da una mera sommatoria di valori.
    Un’utile falsificazione senza la quale risulterebbe inservibile.

    • Simo permalink
      30 marzo 2019 05:46

      sì, è il maschilismo misogino è come l’aria: diffuso ovunque.

      • 30 marzo 2019 10:03

        Simo…l’alterazione percettiva è l’effetto collaterale dei tuoi ansiolitici.
        Leggi bene il bugiardino.

  6. Simo permalink
    30 marzo 2019 05:52

    27° misogino (magari ci fossero solo 27 misogini… invece siete miliardi), sarebbe interessante vedere se sai creare questo, visto che sei maschio, e sei tanto superiore…
    https://ok.ru/video/7110853977
    dovrebbe essere una bazzecola, per te, superare Francesca Caccini…

    ah già, non la conoscevi… 😀

    tu sai suonare solo… il campanello 😀

  7. 30 marzo 2019 19:32

    Questo non possiamo perderlo…

    Pubblicato il lavoro di Santiago Gascó.
    Qui la mia presentazione
    .
    “La grande menzogna del Femminismo”

    “La grande menzogna del Femminismo” di Santiago Gascó A.

    Disponibile da aprile.

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