Mansplaining
Da un pochino di tempo non prendevo in considerazione il buon Lorenzo Gasparrini (l’antisessista che ha creato il blog “questo uomo no”, quando si dice la coerenza)
Orbene il nostro eroe impavido ci spiega cosa è il
mansplaining
Non è altro che l’uomo,in quanto tale, spiega le cose ad una donna perchè la ritiene stupida e non capace di capire
Mi sono sempre chiesto se un professore che spiega ad una alunna sia mansplaining
Naturalmente da questo articolo
https://www.bossy.it/no-il-mansplaining-non-e-semplice-arroganza.html il nostro paladino femminista spiega le solite cose, il patriarcato, il dominio maschile, strano a dirsi però che si scagli contro gli uomini, in tutti i suoi articoli sempre e comunque contro gli uomini, come ho sempre pensato questi uomini che si dicono femministi sono da paragonare a dei supereroi, pensateci bene, gli uomini sbagliano sempre e comunque , quindi ci vuole un essere superiore che si tolga la camicia ed entri in una cabina telefonica (adesso non ci sono neppure più) e diventi un supereroe che si innalzi davanti a questo genere maschile (violento e corrotto) e che indichi la retta via
Una curiosità… Gasparrini spiega il mansplaining, essendo un uomo,alle donne, non e che sia anch’esso una specie di mansplaining ?
P.s Non poteva mancare il femminicidio e che naturalmente non vuole indicare che sia un crimine più grave di u’altro (sempre secondo il nostro supereroe), strano allora che due casi
1- Che gli uomini (intorno al 40-50 %) si suicidano dopo appena aver compiuto il fatto
2- Quando succede il contrario ,molte donne (e qualche uomo) esultano come in una specie di “vendetta” che ricorda la pena di morte
per come l’ho capito io il mansplaining è quando un uomo vuole spiegare a una donna un dato argomento anche se quest’ultima lo conosce già,come un uomo che vuole spiegare come funzionano i computer a una tecnica informatica. Quindi no, il professpre che spiega all’allieva non rientra nel mansplaining in qiuanto il professore ne sa di più dell’allievo.
Per me si tratta di arroganza, chi è arrogante lo è con uomini e donne
sì, il massimo sono quegli uomini che spiegano alle donne cosa siano gli orgasmi femminili 🙂
“Il coito ha uno scopo fisiologico preciso; con l’eiaculazione il maschio si libera delle secrezioni che gli pesano; dopo il momento di calore, ottiene una completa liberazione che va sempre unita alla voluttà; ma questa non è il solo scopo; difatti è spesso seguita da una delusione: il bisogno è scomparso più che non sia stato soddisfatto.
In ogni caso è stato consumato un atto definito e l’uomo si ritrova con un corpo integro: il servizio che ha reso alla specie si è fuso col suo godimento.”
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“Il piacere maschile ha una ascesa verticale; quando raggiunge un certo limite si compie e muore bruscamente nell’orgasmo; la struttura dell’atto sessuale è finita e discontinua.”
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“Bisogna dire che in realtà il piacere non ha nella donna lo stesso aspetto che nell’uomo”
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Simone de Beauvoir – Il Secondo sesso
il Saggiatore . 1961
tipo vincenzo puppo?
Uomini che spiegano l’orgasmo femminile?
Facciamola finita con queste scempiaggini, perché un conto è parlare di medici che spiegano (o tentano di spiegare) che roba sia l’orgasmo femminile e un conto è parlare genericamente di uomini, i quali NON si mettono mai a spiegare cosa sia “il misterioso” orgasmo femminile.
Anzi, quando si parla di questi argomenti, gli uomini scherzano, ridono, dicono un sacco di stupidaggini ma evitano accuratamente di spiegare ciò che non sanno realmente spiegare.
Casomai se c’è qualcuno che crede di sapere tutto, be’, quel qualcuno appartiene al sesso femminile.
E a “spiegare” non sono solo le c.d. esperte in materia, ma anche tante donne comuni, che però, nei fatti, non capiscono una beneamata fava di uomini.
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Paolo, “Simo” è un’altra tua fidanzata…?
Però del femsplaining non sì è mai sentito parlare.
Neanche i più viscerali misogini ne hanno mai parlato.
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I casi sono due: perché femmine arroganti non ce ne sono. Né tra loro né con gli UU.
Oppure perché…beh inutile chiarirlo. Inutile per noi in quanto sappiamo bene il perché dell’invenzione di questo nuovo “delitto maschile”.
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Inutile chiarirlo a quelli come Paolo in quanto…
Amen.
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Non esiste il femsplaining, come lo chiami tu, perché non esistono donne che abbiano fondato sistemi concettuali seguiti dalla maggioranza degli individui. Chi non ha potere culturale (linguaggi, concetti ecc.) non può definire alcunché, o meglio, può definire, ma quello che definisce è valida solo per lui\lei, non per il resto della maggioranza, che segue idee fisse e codificate, quelle che vanno per la maggiore e\o hanno una valenza storica più incisiva. Per questo non esiste neanche un “africasplaining” , un “transplaining”, un “omosexplaining”, un “feticisti dei piedi splaining” dal momento che la cultura fortemente vigente, ora come ora, è solo quella occidentale bianca ed eterosessuale, e non quella suprematista nera, suprematista trans, suprematista omo o suprematista feticista. Le minoranze (oppresse o meno) NON hanno potere di definire o creare sovrastrutture concettuali che rimpiazzino l’ordine vigente proprio perché sono una minoranza, rispetto alla maggioranza.
Dai, che è una cosa logica e ci arrivi a capirlo. 🙂
Arrivato a…”la cultura fortemente vigente”, ho realizzato il peso specifico di questo scarabocchio.
Pur avendo già intuito qualcosa leggendo…”Chi non ha potere culturale” e….”il resto della maggioranza, che segue idee fisse”
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Anni di sintassi femminista buttati nel cesso 😦
Ma fare copia incolla, come fanno tutte le altre sorelle…pareva brutto?
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Sei meno meno
Eh Pier Luigi parole sante,
Ci vuole tanta pazienza con quelli che fingono di non capire.
Consola il fatto che comunque, in un modo o nell’altro, finiscono sempre
col darti ragione: questo/a Simo conferma appunto che “femmine arroganti non ce ne sono”.
Esistono solo il mansplaining, il manspreading, la maschilità tossica, il machismo, lo sciovinismo maschilista etc.
Il simmetrico non esiste.
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Quanto alla verità storica in versione femminista, la GNF, da lui/lei richiamata e a me nota da quasi 50 anni, gli/le ricordo che da tempo abbiamo fondato il Fronte del Rifiuto.
Uomini che non confessano, perché non sono rei;
non si pentono perché non hanno colpe;
non si vergognano perché non hanno imbarazzi;
non pagheranno perché non hanno debiti.
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Se sei un uomo, paga tu e fai pagare i tuoi figli. Noi non paghiamo.
Se sei una donna, riscuoti la cambiale dai maschipentiti e dai tuoi figli.
Noi non pagheremo.
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Qui non c’è trippa, né per gatti e né per gatte.
Ehi, bimbominchia, ma quante “tecniche informatiche” conosci ?
E quanti uomini hai conosciuto che volevano spiegare “come funzionano i computer” a queste donnicciole più rare dei panda ?
A parte questo, hai una vaga idea in merito agli atteggiamenti pieni di superiorità che un po’ tutte le donne odierne hanno nei confronti degli uomini ?
Hai mai avuto modo di ascoltare i discorsi – “col ditino puntato” – di innumerevoli donne, verso fidanzati, mariti, amanti e figli ?
Dì un po’, ma dove vivi ? Sul cucuzzolo della montagna ?
Andrea detto Frank in altre sedi… 😉
«Gli uomini (alcuni uomini) spiegano le cose, a me come ad altre donne, indipendentemente dal fatto che sappiano o no di cosa stanno parlando.
Mi riferisco all’arroganza che, a volte, mette i bastoni tra le ruote a tutte le donne, in qualsiasi settore, che le trattiene dal far sentire la propria voce e che schiaccia le più giovani nel silenzio insegnando, così come fanno le molestie per strada, che questo mondo non appartiene a loro.»
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Ci sono molti modi per sottomettere una donna.
Ci sono molti modi per sentirsi superiori, più forti, più bravi, più colti, più sapienti, più potenti. La sopraffazione non passa solo per la violenza fisica, l’umiliazione, la dipendenza economica, ma anche da meccanismi più semplici, da comportamenti più sottili e socialmente accettati da tutti.
La violenza sulle donne comincia proprio da qui, da una conversazione dove le donne vengono messe a tacere.
Cosa non funziona in queste conversazioni? Gli uomini pensano di sapere cose che le donne non sanno, e la Solnit spiega perché questo succede e sottolinea l’aspetto ridicolo dell’arroganza degli uomini.
Ma il problema diventa serio quando una donna viene messa a tacere da un uomo e quello che aveva da dire è: sta cercando di uccidermi.
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Questa è la recensione del libro…”Gli uomini mi spiegano le cose. Riflessioni sulla sopraffazione maschile” di Rebecca Solnit, da cui è nato questo neologismo anglofono.
Un capolavoro di adescamento.
Attenzione al linguaggio utilizzato dopo quel “alcuni uomini”…e…”a volte”…che appaiono nell’incipit.
Una crescendo Roossiniano di retorica antimaschile, una rappresentazione demoniaca che culmina la dove deve culminare.
Dove “bisogna” che culmini.
Nessuno può insegnare al femminismo queste raffinate tecniche linguistiche d’adescamento.
Leggendo una rappresentazione di questo tipo, immergendovisi, aderendovi…nessun uomo potrebbe più sentirsi autorizzato ad aprire bocca.
Ne con le donne…ne con gli altri uomini…ne con se stesso.
Silenzio…shhhhhh.
“…Nessuno può insegnare al femminismo queste raffinate tecniche linguistiche d’adescamento…”
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Vero. Di sistemi di manipolazione totale la storia dà molti esempi. Ma di sofisticati, sottili e micidiali come il femm.o non mi pare ve ne siano stati. Tutti i precedenti hanno sempre usato anche le armi meccanico-fisiche per conquistare il potere.
Questo invece usa armi immateriali (quelle della polizia sono venute dopo e dipendono dalle predette).
Del resto la guerra contro gli UU si combatte tutta in ambito psichico, terreno su cui le DD
hanno forse la supremazia naturale.
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Murare la bocca degli UU attraverso la colpevolizzazione è lo strumento.
Pescarli sempre in flagranza di reato in modo che non possano proferir verbo.
Beccarli sempre con le dita sporche di marmellata: così tacciono.
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Lo scopo (cosciente per pochissime e inconscio per tutte le altre) è l’eliminazione
psicologica degli UU. Per ora in Occidente.
Cioè: l’eliminazione della maschilità dal mondo. Oggi qui. Domani – si spera – ovunque.
Rino, i canonici 92 minuti di applausi ,faccio copia ed incolla nel gruppo facebook “uomini beta in movimento” sotto il video della femminista che elogia la pubblicità della Gillette
L’affermazione “… lo scopo è l’eliminazione psicologica degli UU, cioè l’eliminazione della maschilità dal mondo” suona folle.
Persino in ambito Momas la si trova eccessiva e si obietta:
“Perché le DD dovrebbero volere un simile esito?”
Domanda ragionevole.
La risposta è “Perché no? Perché non dovrebbero volerla?”
Proviamo a rispondere a questa domandina (lasciando stare il c.d. “amore” per non renderci ridicoli).
Proviamoci.
veramente è da sempre che gli uomini spiegano “gli uteri” delle donne
senza manco chiedere il parere alle dirette interessate.
Ti linko uno dei tanti, e neanche il più arrogante
La Simone da te citata arriva… con qualche millennio di ritardo, rispetto agli uomini che prima di lei parlavano di… vagine, pur avendo peni.
Lei ha solamente pareggiato i conti parlando di… peni… pur avendo la vagina 😀
Peccato però che la ginecologia moderna l’abbiano messa a punto gli..uomini.
E che spessissimo…le donne…preferiscano i ginecologi…uomini.
Ma guarda un po’!
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p.s. – non ciurlare nel manico cocchina: quella Simone li, tramite il “testo sacro” ha fornito le coordinate per “capire” il maschile a milioni e milioni e milioni…e milioni di donne.
Ieri come oggi.
Qui.
Non nella Grecia antica.
E credo, a giudicare da ciò che spesso rumini qua dentro, pure a te.
Grazie. Correggi l’errore “Questo invece è usa armi immateriali” togliendo la “è”.
Ciao
Femminismo akbar (أكبر )
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Quando ascolto queste Simo non posso che pensare alla jihad.
Stessa semplificazione retorica.
Stesso fanatismo.
Stessa incrollabile fede nella “sūra” imparata a memoria e recitata in forma di immutabile preghiera sotto la guida delle Muezzin.
Una realtà “rivelata” cristallizzata nel tempo e tramandata nelle moderne madrasse digitali, attraverso le quali vengono tenuti in vita concetti come “patriarcato” alla stessa stregua di “crociata”.
Una rappresentazione paranoica del maschile, elaborata per fomentare l’odio di queste jihadiste pronte a costruire il califfato rosa…un mondo ideale in cui il maschile dev’essere azzerato e ricostruito attraverso un percorso rieducativo.
Un maschile convertito.
Docile.
Di derivazione femminile.
Lo stesso mio pensiero, il femminismo può dare mano alle diverse dittature (che più o meno si assomigliano tutte)
😀
Una femminista (un po’ mascolina…) intenta a fare “femminismo Akbar”
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
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A Simò…lassa perde l’umorismo.
Non è cosa per te