Questione di media
Leggo questo post scritto da Lorella Zanardo nel suo gruppo facebook “il corpo delle donne” (copio ed incollo)
LO SCANDALO E’ ALTRO
Nella vicenda che ha scaldato twitter negli ultimi giorni, le dichiarazioni di SNOQ su “Utero in Affitto” a cui metà del movimento sarebbe contrario e che molte femministe hanno criticato, io mi soffermo su altro.Molto più grave.
In tante da anni denunciamo i FEMMINICIDI che i quotidiani riportano ormai come ultima notizia nella cronaca.
Leggo di centri antiviolenza ridotti alla fame o chiusi.
Non vedo corsi di educazione all’affettività nelle scuole.
Guardo un Servizio Pubblico che rappresenta le donne in tv come fossero bambole deficienti.
Riscontro che SNOQ da anni non è sul territorio, non si dà da fare, non denuncia, non c’è.
Ebbene come già accadeva in passato, l’appartenenza a questo movimento è sufficiente per potere usufruire dei servizi del quotidiano Repubbica .
Il quotidiano ha infatti dedicato spazio e rilevanza al pensiero di poche, seppur ben note signore, fino a definire l’opinione appunto di queste poche, opinione del”femminisimo”.
Anzichè sbranarci ora su “Utero in affitto sì o no”, propongo che il Femminismo, quello reale non quello da salotto, si renda conto che non occuparsi di media e di come funzionano, significa non comprendere più dove stia la democrazia.
Significa che bisogna denunciare l’uso personalizzato che dei media fanno alcune e alcuni. Significa protestare perchè nulla stanno facendo i quotidiani oramai tutti filogovernativi nel denunciare lo scandalo di un PAese al 69 posto del gender gap e senza Ministra PAri Opportunità.
Dove i giornali sono al servizio di poche/i, e l’informazione, quella vera, non è più tutelata.
Svegliamoci.
Come già scritto, non è più tempo di discussioni nei salotti
Praticamente la signora Zanardo si lamenta che i cosiddetti femminicidi ormai sono relegati nei fatti di cronaca ed è uno scandalo e poi continua la sua lotta con il gender gap (ma mi sembrava di aver letto che era migliorato ) e siamo senza ministro delle pari opportunità, insomma il solito piagnisteo
Proprio il fine settimana appena passato, proprio nella mia città (cioè Vicenza) si è fatto questo convegno (riporto la locandina )
Tra i tanti interventi c’era anche quello di un certo Fabio Nestola che ha proprio riportato il diverso trattamento dei media in caso di un uomo che uccide una donna che ovviamente l’inverso
Orbene nei tanti casi che lui ha seguito (e di donne che uccidono uomini ce ne sono tantissimi) l’importanza dei media era molto diversa, in sostanza ,se un uomo uccide una donna si fanno i vari talk show, il caso contrario invece viene scritto (se va bene) in alcuni quotidiani locali online
Metto il video del suo intervento che, come detto da lui, si lavora su cose concrete .
Il resto sono davvero chiacchiere da femministe