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Questione di media

8 dicembre 2015

Leggo questo post  scritto da  Lorella  Zanardo nel suo gruppo facebook “il corpo delle  donne” (copio ed  incollo)

LO SCANDALO E’ ALTRO
Nella vicenda che ha scaldato twitter negli ultimi giorni, le dichiarazioni di SNOQ su “Utero in Affitto” a cui metà del movimento sarebbe contrario e che molte femministe hanno criticato, io mi soffermo su altro.Molto più grave.
In tante da anni denunciamo i FEMMINICIDI che i quotidiani riportano ormai come ultima notizia nella cronaca.
Leggo di centri antiviolenza ridotti alla fame o chiusi.
Non vedo corsi di educazione all’affettività nelle scuole.
Guardo un Servizio Pubblico che rappresenta le donne in tv come fossero bambole deficienti.
Riscontro che SNOQ da anni non è sul territorio, non si dà da fare, non denuncia, non c’è.
Ebbene come già accadeva in passato, l’appartenenza a questo movimento è sufficiente per potere usufruire dei servizi del quotidiano Repubbica .
Il quotidiano ha infatti dedicato spazio e rilevanza al pensiero di poche, seppur ben note signore, fino a definire l’opinione appunto di queste poche, opinione del”femminisimo”.
Anzichè sbranarci ora su “Utero in affitto sì o no”, propongo che il Femminismo, quello reale non quello da salotto, si renda conto che non occuparsi di media e di come funzionano, significa non comprendere più dove stia la democrazia.
Significa che bisogna denunciare l’uso personalizzato che dei media fanno alcune e alcuni. Significa protestare perchè nulla stanno facendo i quotidiani oramai tutti filogovernativi nel denunciare lo scandalo di un PAese al 69 posto del gender gap e senza Ministra PAri Opportunità.
Dove i giornali sono al servizio di poche/i, e l’informazione, quella vera, non è più tutelata.
Svegliamoci.
Come già scritto, non è più tempo di discussioni nei salotti

Praticamente  la  signora  Zanardo si lamenta che  i cosiddetti femminicidi ormai sono relegati nei fatti di cronaca ed è uno scandalo e  poi continua  la  sua  lotta  con il gender  gap (ma  mi sembrava  di aver  letto che  era  migliorato ) e  siamo senza  ministro delle  pari opportunità, insomma  il solito piagnisteo

Proprio il fine  settimana  appena  passato, proprio nella  mia  città (cioè Vicenza) si è fatto questo convegno (riporto la  locandina )

contra tenebras

Tra i tanti interventi c’era anche  quello di un certo Fabio Nestola  che  ha  proprio riportato il diverso trattamento dei media  in caso di un uomo che  uccide  una  donna che  ovviamente  l’inverso

Orbene  nei tanti casi che  lui ha  seguito (e  di donne che  uccidono uomini ce  ne  sono tantissimi) l’importanza  dei media  era  molto diversa, in sostanza  ,se  un uomo uccide  una  donna  si fanno i vari talk show, il caso contrario invece  viene  scritto (se  va  bene) in alcuni quotidiani locali online

Metto il video del suo intervento che, come  detto da  lui, si lavora  su cose  concrete  .

Il resto sono davvero chiacchiere  da femministe

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