Pezzenti
Ho voluto appositamente aspettare un paio di giorni prima di scrivere questo post perchè ,alla sera di mercoledì su “la gabbia ” hanno fato vedere un servizio delle nuove schiave italiane si “schiave” femminili e non si parlava di prostituzione , praticamente, nella terra del Salento (forse Luigi potrebbe essere più preciso ), vengono “assunte” in stragrande maggioranza donne che vanno a lavorare nei frutteti per pochi euro all’ora (non più di 3) e gli orari sono molto flessibili ,si parla di 10-12 ore al giorno (compreso il viaggio)
Mi aspettavo dalle pagine femministe che seguo ,almeno un cenno a questa situazione di “schiavitù” , invece nulla ,il silenzio assoluto e mi sembrava strano per un movimento che ama dirsi “comunista” (perchè comunista è più “in”)
Nelle pagine che seguo hanno trattato invece i soliti temi
la sempre verde violenza sulle donne (ovvero che gli uomini sono sporchi ,brutti e cattivi )
Quote rosa negli CDA o nel parlamento (per essere bravi basta avere una vagina)
Un attacco epocale ad una pubblicità di pannolini (chiamata alle armi che fare mail bombing le fa sentire cosi comuniste)
Il solito attacco ai padri separati e alla PAS (ma qui ,non essendo ferrato in materia , non posso giudicare)
Questi sono gli argomenti trattati dalle pagine che seguo , i casi sono due ,o il programma è visto da poche persone (può essere) oppure delle pezzenti non gli frega proprio nulla ,visto che non sono femministe radical chic e mai si potranno sedere un uno scranno del governo o in uno CDA ,e ,con i pochi soldi che prendono e magari con figli a carico non possono permettersi un PC e fare mail bombing contro i pannolini perchè troppo sessisti
Per quel che vale allora le ricordo io queste “pezzenti” da non essere ricordate nemmeno in uno straccetto di blog , vale nulla lo so ,ma per ricordare sempre che, oltre al genere c’è la classe di appartenenza
P.s Quella che comandava il gruppo ,ma guarda te che strano , era sempre una donna
Danilo Lupo è un buon giornalista e non è nuovo a inchieste scottanti.
Ma il caporalato in Puglia non è mai scomparso e non è una questione di sesso. Se per le ciliege vanno bene le donne per altri tipi di lavoro trovi anche gli uomini.
Diciamo che per un certo periodo di tempo il fenomeno ha subito una contrazione, ma da quando la crisi ha colpito duro son tornati i “tempi d’oro”.
Quaggiù si è fermato un pò tutto, parziale eccezione le attività legate al turismo (ma anche lì se vuoi lavorare e non puoi vantare posizioni eccelse di professionalità, zitto e mosca), e le persone in questo stato sono estremamente “ricattabili”.
Molti hanno ripreso ad andare via (anche se per la verità il flusso in uscita non si era mai interrotto) e chi rimane si adegua.
Comunque il Salento comprende le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto ed il fenomeno è sempre stato più evidente a partire dalla zona nord della provincia di Lecce. Non che altrove, cioè nel resto della provincia leccese siano rose e fiori. Nella mia zona so si braccianti (donne o uomini) pagati pochissimo, in alcuni casi non sono nemmeno pagati ma vanno a lavorare solo per i contributi.
ps. Comunque, tolto qualche sporadico caso che forse ci sarà (con la stessa probabilità che una pianta di loto cresca nel deserto 😦 ), tutti e dico tutti e in tutti i campi d’attività che non sia il pubblico impiego ricevono un salario che non è quello dei contratti collettivi di lavoro (quello contrassegnato sulle buste paga per intenderci). Quando va bene il salario reale arriva a 2/3 di quello legale.