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La colpa di essere nati uomini beta

5 ottobre 2012

Questo post potrebbe essere benissimo il seguito di quello precedente ,ma merita un post a parte , il 17 ottobre esce questo libro

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Titolo molto eloquente  SE QUESTI SONO GLI UOMINI

Il libro ovviamente tratta di violenza e omicidi ,naturalmente osannato dalle femministe figlie di papà di un altro genere di comunicazione, che cosi scrive

Riccardo Iacona, grandissimo uomo, ci racconta nel suo libro di femminicidi e violenze : ““Qual è allora l’Italia vera, quella dove l’amore è una scelta e le donne sono libere, o quella delle tante case prigione in cui siamo entrati? Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo”

Comincio a pensare e la vicende che si susseguono tengono a darmi ragione ,che nascere uomini è sbagliato ,non c’è altra spiegazione ,di quando mi occupo di queste faccende ,nessuno mai si è azzardato a dire una parola di conforto o di sostegno agli uomini ,in questo paese ,che se ne dica, gli uomini sono completamente DIMENTICATI …,

Sembra un vittimismo alla femminista ,ma c’è qualche legge straordinaria che tutela gli uomini ? Nessuna …questa è la amara verità

Sembra che gli uomini non perdano il lavoro ,che non sentono la crisi (strano allora che i suicidi per perdita di lavoro siano esclusivamente uomini) no ,niente di tutto questo ,gli uomini sono ricordati solo quando sono violenti ,allora si ,si parla di uomini, si parla di” mostri” …

Eppure io conosco uomini che non hanno mai usato violenza ,conosco uomini che lavorano e che soffrono ,visto che ,per esempio ,la mia ditta ha chiesto la cassa integrazione ma di questi uomini ,le femministe ,se ne fregano ,un uomo di quel stampo non è un grandissimo uomo ,ma  è solo una MERDA

Faccio il mio esempio ,non ho usato mai violenza su una donna (nemmeno su un uomo se per quello) ,mai chiamato “puttana” nessuna donna ,walter1982 lo può intuire , ci sono state donne che mi hanno fatto soffrire  per via della mia bruttezza ( anche nel web ,ma era anche ovvio) ,tanto da mettere una bella pietra sopra sul piano affettivo (per soffrire ancora ,no grazie)

Avevo il mio lavoro ,adesso è in bilico pure quello ed a 42 anni sto diventando davvero troppo vecchio per trovarne un altro ( ma nessuna legge speciale per i “vecchi” ,solo calci nel culo)

No ,di questo se ne parla veramente pochissimo ,meglio descrivere gli uomini come brutali assassini ,meglio parlare di questi uomini (che sono la minoranza ) …anzi ,in alcuni commenti ,un uomo che perde la vita sul lavoro ,viene quasi deriso ,volete un esempio ?

Tirare fuori i morti sul lavoro ogni volta che si affronta il tema delle violenze di genere non solo è ridicolo, ma mostra un pensiero spaventoso, perchè il ragionamento di certuni è quello che gli uomini lavorerebbero per “colpa” delle compagne, per cui affronterebbero i rischi legati al lavoro, di contro le compagne dovrebbero affrontare i rischi legati alla relazione con essi.
Il che vuol dire che nella testa di questi personaggi esiste un diritto di rivalsa violento sulle compagne poichè essi per “colpa” delle stesse affronterebbero i pericoli del lavoro.

gli uomini lavorano per vivere ,senza dimenticare che un uomo che non lavora ,per le donne equivale a  zero  ,lo vogliamo dire ?

Senza contare che c’è un dato di fondo perchè .si vuole portare l’attenzione sui morti di lavoro che sono la quasi totalità maschili …

Si dice che si vive in una società maschilista eppure a morire sono i cosiddetti oppressori ,suona strano che i padroni muoiono al posto delle oppresse …sorvolo sul resto del commento davvero agghiacciante e sia io che Luigi Corvaglia non volevamo certamente dire ciò…

Volevamo solo dire che nessuna donna (quasi nessuna  a dire il vero ,la firma su uomini beta è di Rita 🙂  ) si sognerebbe di scrivere un libro sulle morti bianche maschili ,invece gli uomini mettono sempre alla gogna il loro stesso genere ,altro esempio di come la società di oggi sia fortemente a stampo femminile

Gli uomini che ammazzano vengono ricordati ,gli uomini che muoiono vengono dimenticati ,ecco la vera differenza tragica al giorno d’oggi …

10 commenti leave one →
  1. walter1982xyz permalink
    6 ottobre 2012 02:15

    caro mauro, leggo con grande amarezza e tristezza quest’ultimo tuo post…

    sì, per le femministe in generale gl’uomini sono dei “privilegiati” nella società ed è vero, ma perchè loro considerano Uomini solo i maschi alfa…

    i beta/omega come noi sono considerati invece dei non-uomini, inutile nasconderlo, quindi, di noi non frega nulla a nessun*, vivi o morti è uguale, purtroppo per noi…

    quanto al lavoro, un precario/cassintegrato ormai è ben poco più “appetibile” d’un disoccupato/inoccupato, specie dopo i 30 anni, dato che non può certo pagare implicitamente una donna come quest’ultima pensa le sia addirittura “dovuto”, solo perchè portatrice della “divina” figa…

    non puoi portarla al ristorante/disco/montagna/mare/etc…? non puoi farle regali/da tassista? non puoi permetterti l’iphone e/o vestiti alla moda? non hai il “macchinone”?

    beh, allora non te la dà più o non te la dà proprio, tanto avrà sempre la fila d’uomini, anche se non è una velina…

    d’altra parte, non c’è mica da stupirsi di ciò, dato che viviamo in una nazione dove ristoranti, alberghi e navi da crociera sono sempre strapiene, no?

    le femministe hanno ragione anche su un altro argomento, cioè che sia da “pervertiti” andare a puttane, dato che al giorno d’oggi le donne “la sbattono in faccia” ai maschi… alfa.

    e gl’altri?

    no caro mauro, la nostra “colpa” non è mica quella d’essere nati maschi in sè, ma bensì quella d’essere nati maschi non-alfa, purtroppo per noi…

  2. allan'm 'e chi t'ammuort permalink
    6 ottobre 2012 10:33

    Questo libro è stato segnalato osannato anche sulla pagina FB(e pare anche sul blog) delle “dialoganti” Femminismo a Sud:

    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/

  3. 6 ottobre 2012 11:10

    allan’m ‘e chi t’ammuort ………è stato osannato da tutto il mondo femminista ,come dire , Visto che abbiamo ragione ?
    Il titolo è sbagliato in se ,perchè generalizza in un modo esasperato ,dobbiamo far presente che esistono anche altri uomini ….

  4. paolo permalink
    9 ottobre 2012 13:04

    I titoli di questi libri (“il silenzio degli uomini”, “se questi sono gli uomini”) sono sempre colpevolizzanti lasciando intendere una responsabilità (quanto meno morale) di tutti gli uomini per le violenze di alcuni. E’ un pò quando come le donne vanno da un uomo buonissimo e onestissimo e rinfacciargli che tutti gli uomini (che poi sono quelli con cui loro sono state e che le hanno fregate) sono carogne, fedifraghi ecc..
    Sinceramente, mi dispiace che esista la violenza sulle donne, così come mi dispiace che vi siano le rapine in banca, gli omicidi di mafia ecc. Non mi sento colpevole per il primo delitto pià di quanto mi senta per gli altri.

    • paolo permalink
      9 ottobre 2012 14:28

      Notare bene il titolo: se fosse stato “se questi sono uomini”, si sarebbe compreso che il riferimento era solo ai diretti responsabili, ma basta aggiungere l’articolo “gli” e tutto cambia aspetto coinvolgendo la colpa di tutto un genere. E’ con questi dettagli che si crea un’idelogia distorta e si manipolano le coscienze.

      • 9 ottobre 2012 15:17

        sottoscrivo in pieno ,le parole sono importanti ,come diceva qualcuno ,sono pietre ,un bel titolo sarebbe stato anche “alcuni uomini”

    • war pigs permalink
      9 ottobre 2012 14:53

      Caro Paolo, è il principio del razzismo
      se 7-8 zingari su dieci delinquono è dovere morale degli zingari onesti combattere questa delinquenza per l’alta percentuale di delinquenti
      Se a delinquere è 1-2 su dieci non è loro dovere morale combatterla (non + degli altri), e chi glielo chiede è un razzista che usa gli episodi per colpirli

      • 9 ottobre 2012 15:19

        ringrazio anche war -pigs (se non sbaglio fai parte del forum di uomini3000) ,ed ha ragione il razzismo si basa appunto su questo ,fai parte di una etnia ,genere ecc ecc ,ti comporti alla stessa maniera ,se la tua razza ruba allora anche tu rubi

      • war pigs permalink
        9 ottobre 2012 16:58

        Ciao Mauro
        Ho fatto l’esempio del razzismo appositamente, ma per il sessismo è la stessa cosa
        Per esempio dire che lo stupro è un problema maschile è proprio un discorso sessista che mira a colpire tutti gli uomini, in quanto la percentuale di uomini stupratori è bassa
        Se fosse il 60-70% lo sarebbe, il 30% di non stupratori avrebbe il dovere di combattere, semplicemente perchè per ridurre il fenomeno conviene colpire tutti, anche i non stupratori per l’alta percentuale

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