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Ancora sui mondiali

19 giugno 2019

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La  pagina  “Cara , sei femminista” lo ha  enunciato con un “GRAZIE BRASILE”

D’altronde,per  Italia era  una  partita  che  aveva  anche  poco valore, visto che  erano già  certe  della  qualificazione

Questa volta, con la  pagina  in questione, non sono per  nulla  d’accordo, li capisco (basta  andare  nella  pagina  della  Zanardo dove  lei “cancella” il goal del Brasile) ma  non è questo il modo di contrastare  pagine  come  quella appunto  della Zanardo

Bisogna  fare  un altro esempio

La  nazionale  femminile  si è qualificata ai mondiali battendo a  Firenze, con un secco    3-0, il Portogallo .. Portogallo appunto, dove  la  squadra  maschile  è campione  d’europa  ed ha  recentemente  vinto la  “nation league” manifestazione  appena  nata, quindi ,se  tanto mi da  tanto, se  facessimo lo stesso paragone  che  fanno le  femministe  (ormai tutte intenditrici di calcio) come  ne  verrebbero fuori le  donne portoghesi ?

I paragoni nello sport tra  uomini e  donne  sono senza  senso,prendiamo il nuoto e  l’atletica, le  misure  e  i tempi (li non c’è patriarcato che  tenga) sono impietosi

Non è il patriarcato che  fa  correre uno sotto i 10 secondi e  una  donna (le  migliori) fanno un 10 abbondante in soli 100 metri

Quindi ,in definitiva, prendiamocela con le  4  oche  femministe  che  si esaltano e  fanno paragoni assurdi ,ma  non con le  ragazze che  vengono usate (per  carità, un pochino ci marciano su)da  queste  4  esaltate

Cerchiamo di essere diversi da  loro

 

 

 

186 commenti leave one →
  1. 19 giugno 2019 21:27

    Bravo Mau!
    Chiamiamolo/a fair-play, lealtà, stile, cavalleria. Quello che le femministe non hanno.
    .
    Il fatto è che tra gli UU che tentano qui o là di contrastare il femminismo, molti sono arrabbiati, alcuni arrabbiatissimi, a ragione o a torto, e molti sono sleali facendo così agli altri (altre) quello che non vogliono sia fatto a loro.
    Spesso accade poi che nella foga sparino bordate che si ritorcono contro di loro, e contro tutti noi. Le loro uscite (del tipo don Corsi) sono dannosissime. Di fatto lavorano per il nemico.
    Dovrebbero tenere la bocca chiusa e invece eruttano sentenze inaccettabili in sé e dannose per la nostra causa. Non possiamo fare molto per evitare che facciano danni.
    .
    Quanto a noi, stiamo aderenti alla lealtà ed alla verità come a due idoli.
    Sarebbe intollerabile – per noi stessi – ritrovarci tra gli sleali e i menzogneri.
    .
    E la verità è che non esiste solo la misandria, esiste anche la misoginia.
    Lasciamo che siano le altre a mentire e a sciacallare…
    .

  2. Andrea permalink
    19 giugno 2019 23:40

    Mauro, se fossimo in un’altra epoca, sarei d’accordo con te riguardo al fatto di essere “diversi” dalle suddette.
    Ma il problema è che siamo nel 2019, quindi in piena “guerra dei sessi”, una guerra che i media portano avanti da lustri e che non accenna minimamente a diminuire.
    Anzi, ogni giorno è peggio.
    Ragion per cui, per quale ragione bisognerebbe essere leali e “cavalieri” verso chi della slealtà e della denigrazione del maschile ne ha fatto una bandiera ?
    Quali vantaggi ha portato agli uomini il fatto di essere cavalieri verso le donne ?
    Nei fatti, nessuno.
    Anzi…

    Non sono nemmeno d’accordo in merito alla tesi secondo cui le ragazze della nazionale sarebbero “usate”.
    No, mi spiace, ma le suddette son più che felici di essere “usate”, e non solo dai media, ma anche e soprattutto dalla loro commissariessa Bertolini, ovvero una femminista militante quotidianamente impegnata a fare propaganda e a gettare merda sugli uomini e sul calcio maschile.
    Ed infatti questi mondiali femminili non sono un evento sportivo, bensì una guerra (immateriale) non dichiarata verso gli uomini e tutto ciò che è maschile.
    Per meglio rendere l’idea: se per ipotesi le calciatrici italiane dovessero arrivare in finale e sempre per ipotesi dovessero vincere* questo cacchio di mondiale femminile (sostanzialmente un mondiale di serie C), puoi pure star certo che saremmo mediaticamente martellati per anni e le prese per il culo verso i calciatori della nazionale maschile – e gli uomini in generale – si sprecherebbero.
    (Al contrario non accade né mai accadrebbe qualcosa di simile.)

    Gli stessi uomini farebbero altrettanto, considerando che razza di inconsapevoli castrati mentali sono.
    Per quanto mi riguarda, se la nazionale femminile sarà eliminata dal mondiale, non mi dispiacerà minimamente.
    Anzi, ne sarò più che felice.

    @@

    * Qualora accadesse, un fatto del genere non farebbe che dimostrare ulteriormente la pochezza del calcio femminile.
    Il motivo ? In altre nazioni esiste il professionismo al femminile (USA, Germania, etc… tutto finanziato da uomini, ovvio…), in Italia no.
    E’ un po’ come se un pugile dilettante partecipasse a un torneo fra professionisti e lo vincesse…
    Ma al tempo stesso, puoi pure star certo che nessun giornale scriverà qualcosa del genere.

    • 20 giugno 2019 12:24

      Caro Andrea, dici bene che non si meritano né lealtà né cavalleria. Ma NOI si. Siamo noi a non “meritare” di scendere al livello delle sciacalle. Siamo noi a non poterci piegare alla loro logica che ci vorrebbe far scendere ai loro indecenti livelli. Siamo noi che non dobbiamo tradire noi stessi. Mentire, deformare la realtà, insultare, simulare e dissimulare, glissare, nascondere, tradire. Siamo noi che non “meritiamo” queste infamie.
      Te lo dice l’estremista italiano della guerra pro-male.
      Non sporchiamo la nostra anima e la nostra battaglia.
      Anche perché non gioverebbe minimamente alla vittoria (che cmq non verrà).
      Stiamo fedeli a noi stessi.

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 18:31

        Rino
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        Mentire, deformare la realtà, insultare, simulare e dissimulare, glissare, nascondere, tradire.
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        Certo, Rino,
        in questo sono assolutamente d’accordo.
        Mentire, nascondere o deformare la realtà, son concetti che non mi appartengono minimamente.

        Tuttavia, per me, che a certe conclusioni sono arrivato solo in età matura (diciamo pure tra i 35 e i 40), grazie anche ad altri uomini (ed in particolar modo ad uno, dal quale ho preso tanto), non è semplice.
        Non è semplice perché dentro di me so che dovrà passare ancora molto tempo, prima che io riesca a “metabolizzare” fino in fondo questi argomenti, che da giovane non sapevo nemmeno che roba fossero.

  3. Andrea permalink
    20 giugno 2019 00:03

    Tanto per evidenziare ulteriormente la slealtà, la disonestà delle calciatrici, e nello specifico della brasiliana Marta, la quale afferma che…

    https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/mondiale_donne_marta_record_dei_gol_segnale_uguaglianza-4567579.html
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    Mondiale donne, Marta: «Il record dei gol è segnale per uguaglianza»
    MIND THE GAP Mercoledì 19 Giugno 2019

    Un segnale per l’uguaglianza, e non solo sul campo di calcio, ma «su tutti i fronti». Così l’attaccante brasiliana Marta considera il primato di maggior cannoniere ai mondiali – maschili e femminili – di tutti i tempi che ha strappato ieri al tedesco Miroslav Klose con la rete all’Italia nell’ultima partita del girone eliminatorio del torneo francese. «Intendo usare questo record per sollecitare maggiore uguaglianza e un aumento del potere delle donne», ha detto la 33enne in un’intervista alla Bbc. «Provo una sensazione di gioia, non solo per aver battuto il il record ma anche per avere il privilegio di rappresentare le donne nel farlo», ha aggiunto Marta.
    Ultimo aggiornamento: 18:15
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    Ora, se questa donna fosse veramente onesta, riconoscerebbe che il suo record esiste (e può esistere) solo in virtù della separazione dei sessi.
    Per esser più chiaro: quanti gol avrebbe fatto la suddetta se avesse dovuto confrontarsi con le squadre maschili ?
    E Miroslav Klose quanti ne avrebbe realizzati contro delle squadre femminili ?
    Rendo l’idea ?
    Eppure non c’è una calciatrice (o una commissariessa), che sia una, in grado di ammettere tale ovvietà.
    (Tralascio il discorso relativo al perenne silenzio maschile, ché è meglio…)

    Resta un fatto: mentre le competizioni maschili son veramente delle competizioni fra uomini, quelle femminili son più che altro una lagna continua e parimenti una guerra (non ufficialmente dichiarata) agli uomini.
    Ed anche a quegli uomini che finanziano le suddette, poiché di donne ricche che finanziano lo sport femminile non ce n’è neppure l’ombra.

    Ed io dovrei esser “cavaliere” con queste stronze ?
    No, mi spiace, ma non esiste proprio.

    • Paolo permalink
      20 giugno 2019 01:23

      “poiché di donne ricche che finanziano lo sport femminile non ce n’è neppure l’ombra”

      quindi non sai della figlia di Bob Marley

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 07:34

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        quindi non sai della figlia di Bob Marley
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        Una rondine non fa primavera.

      • 20 giugno 2019 12:32

        La figlia di Marley usa i soldini delll’eredità di papino.
        Italia: praticanti maschi calcio 1.000.000 femmine 22.000
        Ci sono dunque circa 400 squadre di calcio F. Chi le finanzia?
        398 porci-maschi-sciovinisti, misogini, omofobici, potenziali abusatori. Però finanziano…

      • Paolo permalink
        20 giugno 2019 13:24

        usare i soldi di famiglia come fanno ereditieri maschi e femmine sarebbe una cosa da biasimare? e perchè mai?

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 18:07

        Zerbino, sapresti dirmi quali e quante sono le donne con il portafoglio gonfio, che finanziano lo sport femminile in Germania, Belgio, Inghilterra, Svezia, Francia, Svizzera, Austria, Norvegia, Danimarca, Spagna, Portogallo, Grecia, Russia, Australia, USA, etc etc etc…?
        E sapresti dirmi quante di queste riccone finanziano… lo sport maschile ?

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 11:07

        Però Paol*…anche solo per educazione, ogni tanto dovresti rispondere alle domande poste.
        Questa società patriarcale misogina e maschilista (pare sia così)…finanzia e supporta il calcio femminile.
        Bada bene…non le donne, ma bensì gli uomini (quelli del patriarcato).
        .
        Massimalismo per massimalismo…come si spiega tutto ciò? (supercazzole a parte s’intende?)

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 15:58

        si spiega col fatto che non tutti gli uomini sono maschilisti rancorosi come voi. Inoltre ci sono paesi in cui il calcio femminile ha uno spazio mediatoco e un seguito maggiore che in Italia e questo spinge un imprenditore, uomo o donna che sia, a investire

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 16:40

        Paol*…avevo premesso supercazzole a parte.
        Riprovaci.
        Magari inserendo due numeri a corredo.
        Tanto per capire se sai di cosa stai parlando.
        .
        *visto che non ho nulla…ma proprio nulla in contrario a che le donne giochino a calcio (mi sono già espresso nel merito da tempo) l’accusa di maschilismo a cosa si riferirebbe?
        La solita coglionata Scatoliniana causata della sua frustrante pochezza d’argomenti…suppongo.

  4. Paolo permalink
    20 giugno 2019 01:18

    a me del calcio non è mai fregato nulla e tutt’ora non me ne frega nulla. Ma leggere i vostri rosicamenti (e il modo in cui negate il fatto che rosicate) per come la nazionale femminile ha ottenuto uno spazio mediatico che prima era riservato agli uomini è divertentissimo.

    ogni volta che viene riportato un successo sportivo femminile arriva Andrea a scoprire l’acqua calda: “gnègnè c’è la separazione dei sessi,per questo vincete, gnègnè”..nelle competizioni agonistiche per motivi fisici evidenti le donne gareggiano contro altre donne e gli uomini contro altri uomini, questo non rende le competizioni femminili meno valide nè rende i successi di una atleta dona meno meritevoli di celebrazione

    • Paolo permalink
      20 giugno 2019 01:21

      e lo spazio mediatico le calciatrici lo hanno ottenuto perchè a differenza dei maschi si sono qualificate.

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 07:26

        E’ arrivato il solito imbecille.

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 07:33

        @@
        e lo spazio mediatico le calciatrici lo hanno ottenuto perchè a differenza dei maschi si sono qualificate.
        @@

        Certo, si son qualificate contro altre femmine… ma a tutt’oggi il mondiale di serie C non lo hanno ancora vinto, al contrario della nazionale maschile, che di mondiali di serie A ne ha vinti quattro.

        Per inciso: nemmeno io seguo il calcio (le mie passioni sportive sono altre), ma tu sei troppo idiota e privo di palle per capire certi discorsi.

      • Paolo permalink
        20 giugno 2019 12:17

        ma almeno le nazionali femminili che hanno vinto i mondiali sono degne del tuo rispetto oppure schifi anche loro perchè “baaah hanno battuto altre femmineeeh”. I maschi battono altri maschi e le femmine altre femmine, ed è giusto che sia così. Perchè una vittoria femminile avrebbe meno valore? Non capisco

      • Andrea permalink
        20 giugno 2019 18:21

        @@
        Perchè una vittoria femminile avrebbe meno valore? Non capisco
        @@

        Perché le prestazioni femminili sono inferiori a quelle maschili.
        Semplice, no?
        Non bisogna mica possedere il quoziente intellettivo di Albert Einstein (160) per capirlo.

        Ad esempio: quale atleta di sesso femminile può eguagliare questi atleti di sesso maschile ?

        Perciò, secondo te, qual è il motivo per cui molti atleti maschi guadagnano molto di più delle loro controparti femminili ?

    • 21 giugno 2019 10:16

      Scatolini…tu sai che la nazionale femminile gioca con quattro stelle appuntate sulla maglia vero?
      Sai cosa sono quelle quattro stelle…si?

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 16:45

        sono le quattro vittorie della nazionale maschile. E sono vittorie della nazionale italiana non del genere maschile tutto, i calciatori della nazionale rappresentano l’Italia nelle competizioni internazionali non rappresentano i maschi.
        dato che anche le calciatrici rappresentano l’Italia hanno il diritto di portarle, perchè sono vittorie dell’Italia

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 16:51

        e se l’Italia vincerà questi mondiali, i claciatori della nazionale maschile spero giocheranno con una quinta stella perchè non sarà stata una vittoria “delle femmine” ma dell’Italia

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 17:07

        Quindi adesso siamo tutti fratelli e sorelle giusto?
        Deduco quindi che anche la qualificazione femminile a questi mondiali non centri nulla con il genere sessuale femminile…giusto?
        Nonostante tu abbia sempre sostenuto il contrario, ora diventa magicamente una qualificazione di tutta l’Italia calcistica.
        Esatto?
        .
        Ma tu credi che qui abbiamo l’anello al naso…Scatolinix?

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 17:21

        io dico che ufficialmente la nazionale femminile rappresenta l’italia nelle competizioni internazionali tanto quanto quella maschile, questo sul piano ufficiale dei regolamenti della FIGC quindi quelle quattro stelle è giusto che stiano lì ed è giusto che se l’italia vincesse se ne aggiunga una quinta che anche i calciatori maschi sfoggeranno

        poi su un piano culturale più ampio, che va oltre la FIGC e va anche oltre il gioco del calcio è ovvio che il nuovo spazio mediatico della nazionale femminile e una sua eventuale vittoria (prima vittoria delle nazionale italiana femminile) abbia un significato, buono per me. per te non lo so

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 17:48

        Paol*…guarda caso l’esatto contrario di quello che hai sempre affermato qui e in giro.
        L’esatto contrario di tutto quello che (sia io che tu) abbiamo letto in tutti questi mesi sui social da femministe e femministi come te.
        La nazionale MM: bolliti e schiappe….quella FF: eroica e vincente.
        Di questioni di federazione e rappresentatività italiana nelle competizioni manco l’ombra.
        Spunta solo ora che ti faccio notare il corto circuito del blasone maschile sfoggiato dalla nazionale “vincente”.
        Una…strambata degna di Luna Rossa all’America’s Cup.
        .
        l’eventuale vittoria della nazionale italiana FF avrà per me un significato nella misura in cui non verrà usato da gente come te per finalità improprie di carattere politico.
        Come è successo per la qualificazione tanto per fare un esempio.

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 18:00

        non ricordo di aver mai definito “bolliti e schiappe” i calciatori maschi nè di averli offesi in alcun modo. Mi puoi riportare il virgolettato dove insulto i calciatori maschi? Rispondo solo di ciò che ho scritto IO. Di quel che scrivono altri e altre che a tuo giudizio “la pensano come me”, non rispondo affatto. Il fatto che io condivida del tutto o in parte le idee di qualcuno non mi rende assimilabile a ogni parola scritta da quel qualcuno. Rispondo solo delle MIE parole

  5. Paolo permalink
    20 giugno 2019 13:26

    commento trovato su facebook:

    “Ricordo un post di qualche mese fa che paragonava due filmati, uno in cui Neymar dopo un fallo veniale si rotolava e frignava come se gli avessero sparato, un altro dove una giocatrice tedesca (la pecca era che non era indicato il nome), dopo un contrasto aereo cade pesantemente sulla spalla non fa una piega mentre le riallocano la spalla e continua la partita.
    La mia domanda è “Chi tra i due è più degno/a di calcare un campo di calcio serio?”

  6. Paolo permalink
    20 giugno 2019 13:27

    commento trovato su facebook:

    “Ricordo un post di qualche mese fa che paragonava due filmati, uno in cui Neymar dopo un fallo veniale si rotolava e frignava come se gli avessero sparato, un altro dove una giocatrice tedesca (la pecca era che non era indicato il nome), dopo un contrasto aereo cade pesantemente sulla spalla non fa una piega mentre le riallocano la spalla e continua la partita.
    La mia domanda è “Chi tra i due è più degno/a di calcare un campo di calcio serio?”.

    • plarchitetto permalink
      21 giugno 2019 10:54

      Dai Scatolini…fai il serio (se ti riesce).
      Se non capisci una mazza di calcio (e l’hai pure autocertificato) perché ti ostini a maneggiarlo?
      Paragonare i livelli di cruenza e fisicità del calcio MM a quello FF…solo un fanatico femminista può azzardarsi a farlo.
      Come accostare ciclocross e motocross.
      .
      Non hai nessun rispetto per te stesso.
      Pur di polemizzare affronti impavido le peggiori figure da idiota.
      Ma come fai? Come ti riesce?

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 15:44

        veramente anche chi a differenza mia, segue il calcio è concorde nel dire che è prassi comune tra i giocatori maschi buttarsi a terra e urlare come disperati appena vengono sfiorati dall’avversario, cosa che le calciatrici fanno molto meno

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 16:32

        Paol*…che tu fossi uno che riporta pareri d’altri…è cosa nota.
        Che tu sia incapace di elaborare opinioni tue basate su esperienze e osservazioni dirette non era il caso che lo specificassi.
        E’ chiaro da tempo, dato che lasci tracce dappertutto.

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 16:37

        intanto questo parere d’altri non lo hai smentito

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 17:01

        Caro Paol*…io non devo smentire/confermare nessun parere d’altri.
        Questo è quello che devi fare tu…dato che li assumi.
        Io, visto che seguo il calcio assiduamente, mi baso su quello che osservo.
        l problema relativo all’accentuare i falli è un problema recente legato ai metodi d’arbitraggio e dall’aumentata velocità di gioco che non permette all’arbitro di essere sempre nel vivo dell’azione.
        Furbate che esistono anche tra le donne.
        In misura minore solo per il fatto che nelle donne la fisicità è di gran lunga inferiore i contrasti sono molto meno ed eseguiti di norma a bassa velocità.
        Anche gli infortuni nel calcio femminile sono di gran lunga inferiori e con diagnosi molto ma molto più lievi.
        Questo a smentire la tua visione (suggerita) del calcio maschile.

        *Neymar è un noto “tuffatore” d’area non certo nei contrasti di gioco.
        Ai mondiali del Brasile 2014 uscì dalla competizione dopo che si fratturò una vertebra a causa di una entrata di Zuniga (Colombia)
        Nessuno, tranne un cojone, può dubitare che sia un fuoriclasse.

  7. Jaro permalink
    21 giugno 2019 05:10

    Paolo, qui dentro la pensano come quel tale che scrive “contro i festaioli del gay pride” e “contro le calciatrici che usurpano il posto maschile”. Lo hai evidenziato bene anche tu sull’altro blog… (ti maltrattano anche lì, tra l’altro)

    Sono i soliti maschilisti, che sognano il ritorno al patriarcato medioevale,
    che appena una donna ha un meritato successo in un qualche campo, subito la devono offendere e denigrare, rosicano, hanno il complesso di inferiorità che mascherano da complesso di superiorità…
    e l’unica cosa che possono ancora vantare di “superiorità” è solo la forza bruta.

    Neanche a me piace il calcio, ma sono contento che finalmente nel 2019 si dia un po’ di visibilità anche a tante sportive brave e talentuose.
    che poi come dicevi tu parlando di gay, non si capisce cosa tolgano, ai calciatori maschili, le calciatrici se viene dato loro spazio e pubblicità, esattamente come non si capisce cosa tolgano agli etero i diritti per i LGBTQ

    Ma stiamo parlando con maschilisti medioevali a loro agio in Arabia Saudita, Paolo…
    ci danno degli zerbini, ma i veri zerbini sono loro. zerbini rimasti al medioevo 🙂

    Per cui, rassegnatevi qui dentro: quelle calciatrici sono brave e talentuose, e finalmente, come è giusto e civile, nel 2019 hanno la visibilità che meritano, e mostrano un modello di emancipazione per la donna che voglio sperare che tante ragazzine seguiranno, appassionandosi di sport e potendo finalmente praticarlo senza più alcun pregiudizio sessista.

    sono calciatrici brave e che si sono allenate tanto quanto voi, anzi, più di voi, mi sa, e proprio perché sempre insultate con insulti e sessismo,

    e che adesso godono e giustamente del successo e della pubblicità che la società avrebbe dovuto dare fin da subito alle donne sportive, se non fosse una società maschilista che vuole segregare le donne in casa stabilendo che lo sport sia solo una faccenda per gli uomini. Queste calciatrici dimostrano proprio il contrario.
    e speriamo che si dia visibilità anche alle donne che praticano la boxe, arti marziali, wrestling, rugby ecc.
    smettiamola con il sessismo contro le donne negli sport! Se gli uomini sportivi hanno visibilità, e giustamente, anche le donne sportive devono avere visibilità e si deve offrire alle ragazzine la possibilità di iniziare a praticare gli sport che vogliono senza più sessismo

    Ci rodete e rosicate, eh, che non ci state voi sui giornali e in tv, “cari Andrea, RDV, e compagnia”, che voi siete signori nessuno non famosi, litigiosi e rancorosi, sprizzate bile da ogni poro, mentre queste calciatrici invece adesso sono famose e mostrano che le donne possono fare tutti gli sport (e tutte le forme di cultura) 🙂

    • plarchitetto permalink
      21 giugno 2019 10:23

      JaroJara sei uno spasso…”schiumate dalla rabbia!1!!!!1!!”
      .
      Ahh ahh ahh ahh ahhh ahh
      .
      (promemoria anche per te: sai che la nazionale femminile gioca con quattro stelle appuntate sulla maglia vero?…portano sulla loro maglia i trofei maschili)

    • Paolo permalink
      21 giugno 2019 15:51

      Hai ragione Jaro. Il calcio femminile per evidenti ragioni non è e non può essere in competizione con quello maschike, il successo di una calciatrice nulla toglie a un collega uomo (dato che non competono tra loro) quindi non si capisce di che si lamentano i vari Andrea e compagnia.

      (sì mi insultano anche sull’altro blog, ci ho fatto il callo, ed essere disprezzato da certe persone è motivo di conforto per me)

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 00:33

      JarA (che sicuramente risponderà verso le 4 o le 5 del mattino, non avendo una beneamata fava da fare tutto il giorno).

      @@
      Ci rodete e rosicate, eh, che non ci state voi sui giornali e in tv, “cari Andrea, RDV, e compagnia”, che voi siete signori nessuno non famosi, litigiosi e rancorosi, sprizzate bile da ogni poro, mentre queste calciatrici invece adesso sono famose e mostrano che le donne possono fare tutti gli sport (e tutte le forme di cultura).
      @@

      Premesso che per me le donne possono fare quello che gli pare (l’importante è che non stiano lì a rompere i maroni ogni due secondi), sport compresi, devi sapere – cara mentecatta – che c’è uno sport che le tue sorelle non praticano, ed è la lotta greco romana (poi vabbe’, nella ginnastica artistica, per ovvi motivi, non si cimentano negli anelli, etc…).
      Per il resto è chiaro che le donne possono praticare tutti tutti gli sport che vogliono.
      Sport inventati da menti maschili, ovvio.
      Per dire: non esiste un’arte marziale o una disciplina da combattimento inventata da una femmina.
      Un motivo… ci sarà.

      @@

      PS: in passato mi allenai anche con i lottatori, sia di libera che di greco romana, carA Jaruccia.
      Veri e propri “animali”.

  8. Jaro permalink
    21 giugno 2019 05:16

    W il calcio femminile!

    e adesso rosicate e schiumate di rabbia! perché su quel campo non ci state voi, ma ci stanno le donne! 🙂 queste brave calciatrici sì che passeranno alla storia, avendo fatto la storia dello sport.

    Voi invece… 🙂 NO.
    e adesso insultatemi pure schiumando bava dalla bocca come cani idrofobi 🙂

  9. Jaro permalink
    21 giugno 2019 05:29

    https://www.calciofemminileitaliano.it/calcio-femminile-internazionale/fifa/fifa-womens-world-cup/record-di-ascolti-per-le-azzurre-oltre-7-milioni-e-300-mila-telespettatori-per-la-sfida-con-il-brasile/

    povero Andrea! Non ci sono oltre 7 milioni e 300 mila spettatori che gli battono le mani quando lui fa “i suoi allenamenti”…. ah ah ah! Non ci sono oltre 7 milioni e 300 mila spettatori che tifano per lui! e che sanno che lui esiste!
    oltre 7 milioni e 300 mila spettatori sono stati per queste donne, non per te!

    Rosica, rosica pure! che al livello di quelle calciatrici che tu tanto disprezzi, in quanto donne, tu non ci arriverai mai! e te ne stai rintanato qui a denigrarle!

    consolati al pensiero (insulso) che “io sono meglio delle donne… ho più muscoli di loro”
    perché è l’unico pensiero che puoi sfoggiare…ancora per poco.
    a 60, 70 anni i tuoi muscoli saranno budini. mentre le calciatrici ventenni saranno Più FORTI di te.
    e allora rosicherai ancora di più, nella tua rabbia, nel tuo rancore, all’idea che la calciatrice ventenne corre più veloce di te, quando avrai 70 anni.

    e avanti così, che presto vedremo anche le donne nel basket, nel rugby, nel wrestling, come è giusto che sia, che venga dato spazio alle donne nello sport, e non più solo ai maschi per questioni di sessismo e maschilismo. Nel 2019 le donne hanno tutto il diritto di praticare sport, di tutti i tipi, di avere visibilità e di essere pagate tanto quanto i maschi e rispettate come sportive senza sessismi e insulti.

    Ficcatevelo nella testa, maschilisti rancorosi 🙂
    e ha ragione Paolo, è esilarante vedere come rosicate, come invidiate… insultate le donne sportive, e intanto voi non avete alcuna visibilità né carriera sportiva 🙂 siete capaci solo di ripetere come dei pappagalli isterici che “noi abbiamo più muscoli!” “le donne invadono campi maschili! sono nostri per diritto!”

    La cosa paradossale è che facendo così insultando le calciatrici, avete invogliate i e le femministe a seguire il calcio femminile 🙂 infatti neppure a me piace il calcio e lo sport in generale, ma da quando ho visto che voi lo detestate, magicamente ha iniziato a piacermi!

    • Andrea permalink
      21 giugno 2019 20:50

      JarA, un orango del Borneo è più intelligente di te… che del calcio non te ne è mai fregata una mazza fino a pochi giorni fa, ed ora, guarda un po’, sei “improvvisamente” diventata “esperta” di tale disciplina.
      (Al femminile, ovvio.)
      Disciplina sportiva, che al pari di tutte le altre, è stata inventata da uomini e non certamente da delicate femminucce come te…
      Tra l’altro confermi il tuo ritardo mentale quando scrivi che…
      @
      , ma da quando ho visto che voi lo detestate, magicamente ha iniziato a piacermi
      @

      —————————

      @@
      e avanti così, che presto vedremo anche le donne nel basket, nel rugby, nel wrestling, come è giusto che sia, che venga dato spazio alle donne nello sport,
      @@

      Certo, deve essergli dato spazio in TV create e finanziate… da femmine…
      Ascolta, cerebrolesa, quand’è che le tue “sorelle” inventeranno una (solo una, eh…) disciplina sportiva…?
      Nel 2500…?

      @@
      Rosica, rosica pure! che al livello di quelle calciatrici che tu tanto disprezzi, in quanto donne, tu non ci arriverai mai! e te ne stai rintanato qui a denigrarle!

      consolati al pensiero (insulso) che “io sono meglio delle donne… ho più muscoli di loro”
      @@

      Non c’è dubbio che io, nonostante i miei 48 anni, sia più forte (e di parecchio…) delle calciatrici… cara deficiente complessata e invidiosa.
      Solo che io non faccio il calciatore – sport che non ho mai praticato – perché provengo dal judo (e dal krav maga)
      Che ne dici di venire a trovarmi nel Dojo il prossimo settembre…?
      Dai, che attualmente sono intorno ai 100 kg… di muscoli.

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 00:20

        il judo e il krav maga di solito permettono proprio a chi ha meno forza muscolare di sopraffare un avversario più forte fisicamente..o sbaglio?

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 01:40

        Il discorso sul krav maga non può essere trattato qui.
        Riguardo al judo, nonché alla lotta, tu ignori veramente quanto pesanti siano gli allenamenti di questi atleti… e quanta forza richiedano.

        https://www.abcallenamento.it/arti-marziali/submission-grappling/lotta-e-allenamento-pesi.html

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 01:45

        quindi stai dicendo che la migliore judoka donna del mondo non potrebbe mai abbattere un uomo muscoloso ma totalmente digiuno di arti marziali?

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 02:24

        Paol*, ti ho già risposto.
        Non ripetere le domande mille volte.

        Notte.

      • Jaro permalink
        24 giugno 2019 00:39

        Andrea sei sui 100 kg di misoginia rancorosa. Anzi, direi anche 10000000 kg.
        Un vero fuoriclasse leggendario.

        perché resterai nella memoria collettiva su internet solo per questo, facendo la figura del rancoroso maschilista misogino, con tutto ciò che hai scritto su certi siti…

        Per il resto, la miglior vendetta contro di te sarà farti arrivare ai 70, 80, 90 anni.
        quando sarai debole come un poppante.
        debole, malato, claudicante, incapace di stare in piedi, con i muscoli ormai ridotti a budini mollicci. e con la badante che, a pagamento, ti imbocca con la pastina e il brodo caldo. e ti cambia il pannolone 🙂

        anche una bambina di 10 anni sarà più forte di te, correrà più veloce di te, alzerà più pesi di te.
        anzi, spingendoti o facendoti lo sgambetto, ti farà pure cadere.
        allora sì che sarà l’umiliazione che meriti di ricevere. 🙂 quella che ti manderà KO totalmente, nel fisico e soprattutto nella psiche.

        Ti odio particolarmente, mio caro Andrea.

        “un’altra cosa” per averla devi pagarla e devi comprarla dalle romene e dalle fiche dell’est. Quella cosa, per te, non è gratis, infatti.

        Io invece l’odio te lo regalo, è tutto gratuito.

        spero ti faccia piacere 🙂 intanto io ti auguro altri 50, 60 anni di vita.

        Arriva all’età senile, mio “caro” Andrea.
        goditela tutta la vecchiaia, e il carico di debolezza muscolare\fisica, che reca con sé. 🙂 ne hai tanto bisogno, così finalmente il tuo egocentrismo megalomane verrà ridimensionato e ti beccherai la batosta che meriti.

        Quando persino una bimbetta di 6 anni sarà più forte di te e tu sarai a gemere su un letto senza più la forza di alzare manco il cucchiaio della minestra.

        Non avrai più alcuna superiorità da vantare sulle “odiate femmine”, su cui hai sparso male e veleno per un’intera vita.

  10. Jaro permalink
    21 giugno 2019 05:34

    è una goduria vedere come schiumate di rabbia e di frustrazione 🙂

  11. plarchitetto permalink
    21 giugno 2019 10:46

    Italia-Bosnia Erzegovina partita di qualificazione agli Europei ha ricevuto il 32,6% di share.
    Una partita di qualificazione contro una squadra di secondo livello…”vale” televisivamente tanto quanto (uso le tue logiche bislacche) una partira di un torneo finale mondiale, con una squadra di rango come il Brasile.
    Perché noi si dovrebbe schiumare di rabbia?
    .
    (ti ripeto il promemoria: la nazionale femminile gioca portando in giro per il mondo i trofei maschili appuntati sulla maglia…una roba assai strana se consideriamo tutta la retorica delle paladine del femminismo calcistico divisionista…no?)

    • Andrea permalink
      21 giugno 2019 21:00

      @@
      (ti ripeto il promemoria: la nazionale femminile gioca portando in giro per il mondo i trofei maschili appuntati sulla maglia…una roba assai strana se consideriamo tutta la retorica delle paladine del femminismo calcistico divisionista…no?)
      @@

      Non essendo un esperto di calcio, questo non lo sapevo.
      Buono a sapersi…

  12. Paolo permalink
    21 giugno 2019 15:54

    Hai ragione Jaro. Il calcio femminile per evidenti ragioni non è e non può essere in competizione con quello maschike, il successo di una calciatrice nulla toglie a un collega uomo (dato che non competono tra loro) quindi non si capisce di che si lamentano i vari Andrea e compagnia.

    (sì mi insultano anche sull’altro blog, ci ho fatto il callo, ed essere disprezzato da certe persone è motivo di conforto per me).

    • plarchitetto permalink
      21 giugno 2019 16:27

      Paol*…sei il solito cialtrone irrecuperabile.
      Chi fa confronti tra calciatori MM e FF siete voi due (tu e quell’altro asino di JaroJara) non noi.
      Siete voi zerbini femministi che avete cominciato un anno fa questa tarantella sul superiore “valore” d’una qualificazione rispetto ad un altra.
      Questo confronto tra pere e mele l’avete inaugurato voi e i motivi sono più che noti.
      .
      Siete più falsi d’una banconota da sei euro.

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 16:35

        quando l’unica nazionale di calcio italiana che si qualifica è quella femminile, e si qualifica dopo più di vent’anni ammetterai che è una notizia. Per me è una bella notizia, per te non lo so

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 17:14

        No.
        Tu sei contento che la nazionale maschile non si sia qualificata ai mondiali.
        Che è cosa assai diversa.
        Tu (ed insieme a te mezzo mondo femminil/femminista) hai goduto della mancata qualificazione maschile.
        Il motivo, ripeto, è chiaro e lampante.
        Il tuo tono qui dentro (ora ed in passato) chiarisce più d’ogni altra cosa.
        Chi ha “sfruttato” pro domo sua questa vicenda sei tu e i tuoi accoliti.
        Non altri.

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 17:29

        a me del calcio non frega assolutamente niente (come Jaro, confesso di interessarmi a questi mondiali femminili soltanto perchè fanno roscare gli anti-femministi, e per me il vostro rosicamento è motivo di spasso).

        Certo è che se gli uomini si fossero qualifcati, la qualificazione femminile sarebbe passata inosservata; il fatto che l’unica nazionale italiana che è riuscita a qualificarsi sia stata quella femminile le ha dato uno spazio mediatico che altrimenti in questo Paese PURTROPPO non avrebbe avuto.
        Dico “purtroppo” perchè nel mio mondo ideale non dovrebbe essere necessario che gli uomini perdano la qualifocazione per dare spazio alle donne, ma non viviamo nel mio mondo ideale

      • plarchitetto permalink
        21 giugno 2019 17:58

        Ti faccio notare che mondiali MM e FF sono sfalsati.
        Quindi dove starebbe questa aumentata visibilità FF funzione della mancata qualificazione MM?
        Al contrario, se l’Italia l’anno scorso si fosse laureata campione o avesse fatto un buon mondiale avrebbe senz’altro fatto da traino a questo exploit femminile atteso da vent’anni.
        Questo è ciò che sarebbe successo.
        A riprova ancora una volta della tua/vostra disonestà intellettuale c’è l’incapacità di ammettere che su questa vicenda sportiva si sono innestati connotati che con lo sport non hanno nulla a che vedere.
        Questa vicenda viene “sfruttata” oltre i suoi significati sportivi.
        Lo sanno anche i sassi…figuriamoci se non lo sa Scatolini.

      • Paolo permalink
        21 giugno 2019 18:05

        sullo sfalsamento hai ragione tu, faccio mea culpa. Tanto meglio vuol dire che non è necessario che gli uomini perdano la qualificazione per far risaltare le donne.

        Che la qualificazione dopo vent’anni della nzionale femminle e una sua eventuale vittoria abbia un sgnificato a livello culturale più ampio che va oltre il calcio l’ho detto pure io e per me è un significato positivo che nulla toglie ai calciatori uomini e ai successi deli uomini

      • Andrea permalink
        21 giugno 2019 23:58

        Paoletto,
        @@
        a me del calcio non frega assolutamente niente (come Jaro, confesso di interessarmi a questi mondiali femminili soltanto perchè fanno roscare gli anti-femministi, e per me il vostro rosicamento è motivo di spasso).
        @@

        Tu sei un altro giovanotto al quale son mancati i calci in culo.
        Viceversa il tuo cervello ora funzionerebbe molto meglio.

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 00:18

        Paoletto
        @@
        e una sua eventuale vittoria abbia un sgnificato a livello culturale più ampio che va oltre il calcio l’ho detto pure io
        @@

        Una eventuale vitoria delle nazionale femminile italiana, starebbe solo a significare che il livello del calcio femminile è veramente infimo.

  13. 21 giugno 2019 18:44

    A farle diventare antipatiche le calciatrici ci pensano Jaro e ,in forma ridotta, Paolo ,che prima non lo seguivano ,ma adesso grandi esperti ,di calcio , perchè noi siamo rancorosi e invidiosi ,non so credo che leggano solo i commenti e non hanno letto il post iniziale, dove trattavo di tutt’altro , va beh

    • Jaro permalink
      24 giugno 2019 01:03

      è la seconda volta che mi attribuisci cose che non ho mai detto.
      Mi trovi il mio commento che “dovrebbe dire” che sono diventato un grande esperto di calcio?
      Non lo sono, non mi è mai piaciuto.

      semplicemente, però, da quando ho visto che lo odiate così, ho deciso di interessarmene dal punto di vista non tanto sportivo e tecnico, ma dal punto di vista culturale, come già ha spiegato Paolo, ovvero vederlo come una ventata di novità che finalmente porta alla luce una discriminazione contro le donne che avviene nel mondo dello sport.

      perché ci sono i maschilisti come voi che ogni volta tirano fuori il discorso del “ma noi maschi abbiamo creato questo e quello! ma noi maschi abbiamo più muscoli!”

      c’è un noto maschilista sul web che inizia con la L. che ha parlato di “zampino del diavolo” per la distruzione della “delicata femminilità”.
      tu come lo definiresti uno che per commentare delle donne che fanno sport dice che sono istigate dal diavolo? e un maschio che dice che le donne non devono fare sport perché “non hanno i muscoli come i maschi”? come li definisci dei maschi che invece di commentare la partita di calcio commentano l’aspetto estetico delle calciatrici? o il loro sedere?
      Mi rispondi a queste domande, per piacere?

      Hai qui dei commentatori che continuano a sostenere che le donne NON DEVONO ESSERE PAGATE COME GLI UOMINI A PARITà DI MANSIONE-LAVORO-ATTIVITA’.
      tu come lo chiami, questo atteggiamento?
      è o non è maschilismo?

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 01:11

        A ridaje!
        Dove sta la parità di mansione scusa?
        Se il campionato femminile incassa 1.000 e quello maschile incassa 1.000.000…chi pagherà la differenza di stipendio?
        Babbo Natale?
        .
        Dai che ci arriva anche un idiota come te…

      • Paolo permalink
        24 giugno 2019 01:23

        jaro, ti risponderanno che anche le donne commentano il culo dei calciatori (cosa vera ma non è questo iol punto)

  14. 21 giugno 2019 19:00

    Faccio notare uno dei attrezzi che le odiauuomini usano da sempre e tutte nella loro guerra antimale. Consiste nell’invasione della mente maschile attraverso la costruzione di quella che sarebbe la volontà degli UU. L’incipit è sempre questo: “Gli UU pensano… gli UU vogliono…”
    Cosa pensano e vogliono le DD lo stabiliscono loro. Giusto e sacrosanto. Cosa pensiamo e vogliamo noi … lo stabiliscono ancora loro. E cosa vogliano davvero noi? Il male delle DD, ovviamente.
    .
    Jaro ne dà prova sistematica.
    .
    Non sono io a stabilire cosa voglio. E’ lei.
    .
    Mauro mi raccomando: non bannare né lei né Paolino. La loro utilità è immensa, qui e altrove.
    Anzi, ritieniti onorato. Frequentano questo valido blog.
    Il mio invece non lo degnano di commenti…
    Rischio una crisi di identità…

    • 21 giugno 2019 19:08

      😀 ..infatti il ban non è nel mio “dizionario” al contrario di certi siti femministi

    • Jaro permalink
      24 giugno 2019 00:44

      veramente RDV sul tuo blog censuri i commenti e non li fai passare.
      anche a me mi censurasti, parecchi anni fa. Non fai mai passare nessun commento.

      Colpito e affondato, e RDV\UU\DD\YY\ZZ\KK\XX\SPQR\CGIL\CIA\CMQ 🙂

      • 24 giugno 2019 23:33

        Mai bannato alcun commento. Mai. Ritardi di approvazione sì.
        Bannare? Io sono felicissimo di venir liquidato con i peggiori epiteti.
        Li uso come prova della validità di ciò che dico. Vuoi che me li perda?

  15. 21 giugno 2019 20:50

    Il calcio agonistico è una “creazione” tutta maschile.
    Non è un parere: ce lo racconta la realtà storica.
    Nel tempo gli uomini lo hanno in ogni suo ambito (tecnico/tattico/stilistico) sviluppato, messo a punto, organizzato, codificato, normato.
    Attorno ad esso hanno creato simbolismo e valori universali.
    Lo hanno fatto diventare un fenomeno socioculturale planetario di primaria importanza.
    Ed un ricchissimo business.
    .
    Ma il calcio, ce lo ha spiegato Desmond Morris, è anche una parafrasi dei cruenti conflitti della vita (la guerra, la caccia…) una loro ritualizzazione.
    Da questa natura ancestrale deriva la sua grande fortuna.
    La dimensione essenziale del calcio è la tragicità della sconfitta prima ancora dell’esaltazione della vittoria.
    La sconfitta che porta con se la possibilità di una rivincita.
    Milioni di pagine, anche di narrativa, sono state scritte a proposito.
    Alcune si sono avventurate a definire la sconfitta persino più importante della vittoria.
    Certo è che nessuna vittoria è mai arrivata senza essere stata preceduta da una sconfitta.
    Il vincitore di oggi sarà fatalmente lo sconfitto di domani.
    L’avversario quindi non va irriso.
    Odiato, ma non irriso.
    Sarebbe un atto di viltà.
    Gli uomini si sono inventati l’onore delle armi come massima forma di rispetto per l’avversario sconfitto.
    Più grande è il rispetto del’avversario, maggiore la gloria per la sua sconfitta a nostra mano.
    .
    Da qualche tempo le donne sono “entrate” in questo spazio eminentemente maschile.
    E’ fuori di dubbio che quei principi, certo per mimesi, siano stati acquisiti e vengano praticati anche da loro.
    Ma tra di loro.
    Noi uomini non siamo il loro avversario sul terreno di gioco.
    Si ripete un canovaccio già osservato altrove, in cui gli uomini sono solo il nemico a cui infliggere umiliazioni.
    A noi non è dovuto alcun rispetto.
    L’escalation di aggressività mediatica attorno a questa vicenda della nazionale femminile, l’ostentazione dell’irrisione per le “sconfitte maschili”…questa assurda comparazione “utilizzata” per aumentare la propria visibilità ed il proprio prestigio, ci raccontano che questa “competitività” è la sola unica e vera innovazione che il femminile (il femminismo) è in grado di portare nel mondo del calcio.
    Non era difficile prevederlo.

    *il CT della nazionale maschile Mancini, prima del mondiale femminile ha fatto gli auguri alla sua collega Bertolini.
    Noi siamo fatti così.
    Noi, i creatori del calcio, rispettiamo il calcio femminile.

    • Andrea permalink
      21 giugno 2019 20:58

      @@
      *il CT della nazionale maschile Mancini, prima del mondiale femminile ha fatto gli auguri alla sua collega Bertolini.
      Noi siamo fatti così.
      Noi, i creatori del calcio, rispettiamo il calcio femminile.
      @@

      E’ così.
      Mentre quella complessata della Bertolini si è guardata bene dal fare altrettanto:
      Anzi, la suddetta, come ben sai, è solita gettare merda sulla nazionale maschile e sul calcio maschile.

    • Paolo permalink
      22 giugno 2019 00:15

      pier luigi con tutto il rispetto tu non hai creato nulla e neanche io. Gli uomini che hanno inventato il calcio moderno, ne hanno codificato le regole, hanno creato le prime squadre erano inglesi quindi di sicuro non si chiamavano nè Paolo nè Pierluigi. Il fatto che tu dica “noi, i creatori del calcio” solo perchè i creatori del calcio erano uomini è ridicola. l’unica cosa che io e te abbiamo in comune con Nathaniel Creswick fondatore nel 1857 della prima squadra di calcio della storia è il sesso biologico, nient’altro.

      E’ come se una donna dicesse “noi che abbiamo studiato le radiazioni e scoperto il radio e il polonio” soltanto perchè li ha scoperti Marie Curie vincendo due premi Nobel rispettivamente per la Fisica e per la Chimica (il primo assieme al marito, il secondo da sola), oppure “noi che abbiamo creato uno dei fumetti italiani di maggior successo stampato ancora oggi dopo più di 50 anni” solo perchè Diabolik è stato creato dalle sorelle Giussani, o anche “noi donne che abbiamo scritto Frankenstein creando un romanzo che ha ispirato tantissimi film influenzando l’immaginario fino ad oggi” solo perchè Mary Shelley era donna.
      Se una donna scrivesse qualcosa del genere la prenderesti in giro e avresti ragione

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 00:37

        @@
        E’ come se una donna dicesse “noi che abbiamo studiato le radiazioni e scoperto il radio e il polonio” soltanto perchè li ha scoperti Marie Curie vincendo due premi Nobel rispettivamente per la Fisica e per la Chimica
        @@

        Ehi, paoletto, ti faccio notare che moltissime donne – per non parlare delle femministe militanti – dicono e scrivono soventemente “noi Donne”… (con la d maiuscola, tra l’altro…).
        Per il resto il tuo discorso è ridicolo.
        Come al solito, naturalmente.

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 01:02

        pierluigi ha detto “noi, i creatori del calcio”. Noi chi? Pierluigi non ha creato il calcio nè tu nè io abbiamo creato il calcio. Il calcio moderno è nato nei college inglesi di metà ‘800, la prima squadra di calcio venne fondata nel 1857 a Sheffield da due uomini di nome Nathaniel Creswick e William Prest. Rivendicare all’intero genere maschile le creazioni di alcuni uomini vissuti secoli fa è una fesseria.

        nemmeno la più militante delle femministe ha mai detto “noi donne che abbiamo scritto Frankenstein”, “noi donne che abbiamo vinto due volte il Nobel in due discipline diverse”, “noi donne abbiamo inventato il metodo Montessori”.
        Solamente un uomo può avere un ego così ipertrofico da attribuire al suo genere quindi anche a se stesso le creazioni di alcuni uomini vissuti secoli prima di lui

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 01:20

        chiarisco, non ho detto che ogni uomo ha un ego ipertrofico, ma un ego talmente grande che ti porta ad attribuirti le creazioni di gente vissuta secoli prima di te solo perchè avevano il tuo stesso apparato riproduttore, un ego così l’ho visto solo negli esponenti del mio sesso

      • 22 giugno 2019 01:20

        Ammazza che frustrazione che c’hai in corpo Scatolini.
        Questo tuo tutto indistinto, questo gigantesco caffellatte esistenziale entro cui tutto si stinge e si confonde, la dice lunga su quale stato catatonico t’abbia fatto raggiungere il femminismo in salsa progressista.
        Ti rendi conto vero che i tuoi ridicoli esempi nulla hanno a che vedere con le mie argomentazioni in merito alla maschilità del calcio?
        Si che lo sai!…solo che devi fare il fenomeno e di conseguenza non ti viene di meglio che sparare le prime sciocchezze che ti passano per la testa.
        Per fare confusione…sperando che dietro la polvere appaiono verosimili.
        Ma devi fartene una ragione.
        Il calcio è eminentemente maschile non perché sia stato inventato da un uomo inglese.
        Ma perché centinaia di milioni di uomini praticandolo per più d’un secolo a tutti i livelli ed in tutti i ruoli, lo hanno fatto diventare quello che è oggi.
        Un composito movimento planetario fatto da centinaia e centinaia di milioni di uomini in tutto il mondo (tra cui anche me).
        .
        Da qualche decennio ci sono anche le donne.
        Aggiungano qualcosa di loro se ne sono capaci.
        Io dimostrino in modo indiscutibile e saranno senz’altro apprezzate com’è successo altrove..
        A giudicare dalla natura di questa querelle…a cui pure tu partecipi, ho però il sospetto che interessi loro esclusivamente colonizzarlo.

        *Il calcio africano fino a qualche tempo fa non valeva una cicca.
        Poi si sono messi di buzzo buono, sfruttando le loro doti fisiche, chiedendo collaborazione ad allenatori e preparatori europei, ed ora la coppa d’Africa è un torneo seguito da tutto il mondo, le nazionali africane ben figurano ai mondiali e i loro giocatori hanno invaso letteralmente il calcio che conta.
        Questo è il modello da seguire.

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 01:39

        gli uomini lo praticano da più di un secolo, le donne hanno iniziato pochi decenni fa. Da’ loro tempo.

        Mary Shelley autrice di Frankenstein ha indubbiamente dato qualcosa di originale e importantissimo alla letteratura gotica, eppure se una donna scrivesse “noi che abbiamo creato la storia e il mito di Frankenstein” resterei perplesso

      • 22 giugno 2019 02:01

        Non sono io a dover dare tempo….ma loro a prenderselo.
        Se gli unici sforzi sono quelli di polemizzare eternamente contro gli uomini su argomenti come salari, visibilità mediatica, legislazioni di favore e altro…ho il sospetto che non produrranno nessun particolare risultato.
        Ed infatti il calcio FF ancora oggi appare come una brutta copia di quello MM.
        Lento, con fondamentali scarsi anche in giocatrici quotate, tutto agonismo e tattica ossessiva.
        Ora chiedono campi più corti, porte ristrette e tempi inferiori poiché si stanno lentamente rendendo conto che il paragone è impietoso.
        Io personalmente non avrei nulla in contrario se però servisse a far finire questa idiota guerra, stabilendo che il calcio femminile è di fatto un altro sport rispetto al maschile.
        Come il minibasket con il basket o il softball con il baseball.
        Ma son pronto a giurare che non avverrà.
        Finché rimarrà ostaggio del femminismo questo non avverrà.
        La posta in gioco è altra.
        .
        nota di folklore: pure i calzettoni alzati fino al ginocchio hanno copiato dagli uomini.
        Che poi paradossalmente sembrano proprio autoreggenti femminili.

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 02:38

        @@
        Ora chiedono campi più corti, porte ristrette e tempi inferiori poiché si stanno lentamente rendendo conto che il paragone è impietoso.
        Io personalmente non avrei nulla in contrario se però servisse a far finire questa idiota guerra, stabilendo che il calcio femminile è di fatto un altro sport rispetto al maschile.
        Come il minibasket con il basket o il softball con il baseball.
        @@

        E’ quello che penso anch’io.
        Tra l’altro, mi risulta che la richiesta di campi più corti e porte più piccole sia arrivata da Evelina Christillin.
        Sostanzialmente un’idea nata dal paragone con altri sport professionistici che si sono declinati al femminile per ovviare alle differenze fisiche: la statura, la lunghezza degli arti, la massa grassa* in proporzione a quella magra (* maggiore nelle donne), la frequenza cardiaca, la capacità polmonare sono elementi che determinano un vantaggio netto negli uomini.
        Nel tennis, le finali delle donne si giocano al meglio dei tre set e non dei cinque, nel basket la palla è più piccola così come nella pallavolo la rete è più bassa.
        Etc etc…

      • Jaro permalink
        24 giugno 2019 00:52

        Paolo, Pierluigi e simili sono quel tipo di maschi che sono convinti anche di aver inventato la musica classica perché “Mozart era maschio come me”.

        Tuttavia lo stesso “ragionamento” non lo applicano con personaggi come Hitler o Bin Laden. Con quelli, rifiutano la “comunanza di genere”.

        Per cui, parlando di personaggi come Mozart o Dante, i Pierluigi si sentono il diritto di dire “maschi come me.. io sono maschio come loro… perciò noi maschi abbiamo inventato la musica classica e la letteratura” tuttavia non fanno lo stesso parlando di celebri dittatori (tutti maschi).
        Con quelli non li sente affermare con orgoglio la comunanza di genere.
        la comunanza di genere la tirano fuori solo quando devono appropriarsi dei meriti di maschi di secoli fa.

        è sempre istruttivo vedere come con le tue argomentazioni pacate e riflessive riesci a smontare i deliri di onnipotenza di questa ciurma di frustrati misogini rancorosi. Ci credo che ti odiano così come odiano le donne.

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 01:23

        Jaro…sei veramente una capra 🙂

    • 22 giugno 2019 20:32

      Eccellente. Chapeau!

  16. Er Bresaola permalink
    22 giugno 2019 00:18

    Queste sono le intere basi del femminismo riassunte in una vignetta.

    • Paolo permalink
      22 giugno 2019 00:24

      le solite cavolate marca incel

      (se le donne medie sono attratte dallo strafigo palestrato, gli uomini medi sono attratti dalla strafiga col seno prosperoso, e non c’è nulla di male)

      • 22 giugno 2019 20:44

        La D media non è attratta dallo strafigo palestrato. E’ attratta dall’uomo Alfa.
        Di essere attratta dal corpo maschile lo crede lei e – ovviamente – lo credi tu.
        Quella fisica maschile è per F attrazione di terza mano. Ha un certo valore solo per le ragazzine, prima dei 18 anni e per la divorziata che ormai ha (rubato) tutto e cerca un toyboy (perché ce l’hanno quelle dei ceti superiori).

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 23:41

        le donne belle che sposano uomini brutti, ma ricchi hanno di solito amanti da cui sono davvero attratte e fanno bene ad averli.

      • 23 giugno 2019 10:39

        Le donne belle “fanno bene” a tradire. Ho capito bene?

      • Paolo permalink
        23 giugno 2019 11:55

        direi la stessa cosa di un uomo giovane e bello sposato a una miliardaria brutta e vecchia ma essendo le miliardarie vecchie molte meno degli omologhi maschi ci sono meno situazioni di questo tipo

      • 23 giugno 2019 12:44

        No Paolo, non intendevo quello.
        Volevo un chiarimento sulla tua apologia del tradimento.

  17. Paolo permalink
    22 giugno 2019 00:22

    il judo e il krav maga di solito permettono proprio a chi ha meno forza muscolare di sopraffare un avversario più forte fisicamente..o sbaglio?.

    • Er Bresaola permalink
      22 giugno 2019 00:32

      il problema è che di solito quando uno vuole farti la pelle o viene in superiorità numerica o si porta un’arma. basta un semplice coltello e le differenze fisiche sono belle che annullate.

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 01:17

        @@
        il problema è che di solito quando uno vuole farti la pelle o viene in superiorità numerica o si porta un’arma. basta un semplice coltello e le differenze fisiche sono belle che annullate.
        @@

        Sì, questo lo sanno pure i sassi.
        Resta il fatto che la norma non è quella, per cui un uomo addestrato – nel judo come nel brazilian Jiu jitsu, oppure nel pugilato o nelle MMA – è ben più pericoloso di chi nella vita non ha mai praticato alcuna arte marziale o disciplina da combattimento.
        Non è solo un fatto fisico; è anche un fatto mentale (diciamo pure una “forma mentis”).
        Chiamiamola pure “l’abitudine a dare e ricevere le botte”, che il pinco pallino qualunque non ha.

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 00:51

      Paol*
      @@
      il judo e il krav maga di solito permettono proprio a chi ha meno forza muscolare di sopraffare un avversario più forte fisicamente..o sbaglio?.
      @@

      Il discorso è più complesso, ed inoltre devi sapere che i judoka – specie se di grosse dimensioni – sono molto più forti di un uomo medio, oltre a conoscere le varie proiezioni e sottomissioni.

      Per dire…
      Teddy Riner – 2;04 per oltre 130 kg di peso – e compagnia (tutti pesi massimi).

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 01:23

        un uomo o una donna media allenata nelle arti marziali potrebbe sottomettere un avversario più grosso di lui o lei ma non allenato?

  18. Paolo permalink
    22 giugno 2019 01:23

    un uomo o una donna media allenata nelle arti marziali potrebbe sottomettere un avversario più grosso di lui o lei ma non allenato?.

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 01:49

      Sì, ma devono essere addestrati per davvero e non per scherzo, perché la realtà (dicasi pure la strada) è ben diversa da quella presentata in certi film statunitensi (ma anche cinesi).
      Tra l’altro va pure specificato cosa si intende per arti marziali…
      Di certo un’arte molto efficace è il BJJ o Brazilian Jiu Jitsu, che però richiede un lungo addestramento ed anche una notevole intelligenza.

  19. Paolo permalink
    22 giugno 2019 01:46

    quindi stai dicendo che la migliore judoka donna del mondo non potrebbe mai abbattere un uomo muscoloso ma totalmente digiuno di arti marziali?.

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 01:53

      Non ho scritto questo.
      Visto che ti piacciono tanto le “wonder woman”, ti posso dire che questa donna – due volte campionessa olimpica di judo – potrebbe proiettare o sottomettere con un Jui Gatame un uomo più forte e più grosso di lei, ma a digiuno di judo, BJJ o altro.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Kayla_Harrison

      Solo che di Kayla Harrison ce ne sono ben poche in giro.

      • Andrea permalink
        22 giugno 2019 02:03

        Naturalmente può accadere anche il contrario… proprio perché la strada è ben diversa da un tatami o un ottagono, dove ci sono regole e arbitri.
        Ed inoltre bisogna sempre vedere di quale uomo muscoloso si tratta…
        Per esempio: immagina di trovarti di fronte un atleta del lancio del peso o del disco, alto 1:95 e pesante 110-120 kg…
        E’ chiaro che la questione diventa problematica per la campionessa di judo…

        @@

        PS: comunque il Juji Gatame è questo.

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 03:10

        quindi per strada anche un campione uomo di judo potrebbe essere atterrato da un uomo più grosso ma non judoka

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 09:31

      Zerbino, superman non esiste.

    • Andrea permalink
      22 giugno 2019 09:37

      Nessuno è invincibile.
      Ma un conto è chiamarsi Paolo e un conto è chiamarsi… Andrea.
      Atterrare me è molto (ma molto) più difficile che atterrare Paolo.

      • Paolo permalink
        22 giugno 2019 16:43

        atterrare me è molto facile perchè oltre ad essere esile, non ho mai fatto arti marziali, atterrare te è diffcile perchè oltre che più grosso sei anche esperto di arti marziali. ma se l’esile facesse judo e quello grosso fosse digiuno di arti marziali l’esisto non sarebbe scontato. poi certo superman non esiste concordo

      • Enrico permalink
        23 giugno 2019 01:10

        Scusa, Paolo, e falla un po’ di palestra, no?

  20. 23 giugno 2019 11:10

    Paolo…quello che hai postato è il solito articolo fotocopia del solito zerbino femministo che usando il solito trito linguaggio finto libertario, ci racconta che il calcio femminile deve obbligatoriamente piacerci e non è ammesso criticarlo.
    Nemmanco nel merito.
    —-
    “E allora sarebbe opportuno chiedersi quanto è giusto che siano i maschi a scegliere come devono giocare le donne, quanto questo paternalismo maschilista possa essere accettabile. Insomma, in buona sostanza, è sicuramente più semplice e opportuno abituarsi a uno spettacolo diverso ma non per questo necessariamente meno bello.
    L’abbiamo fatto con tanti sport, possiamo farlo anche col calcio.
    E chissà che le ragazze di Milena Bertolini non riescano a compiere anche questa impresa.”
    —–
    Lui…il mitico Gabriele Lippi ci “spiega” come dobbiamo guardare, come dobbiamo vivere…il calcio femminile.
    L’unico modo di valutarlo è quello che ci indica “lui” dall’alto della sua sconfinata competenza tecnica condita di raffinata retorica (“sarebbe opportuno chiedersi”…”è sicuramente più semplice e opportuno”…”non per questo necessariamente”)
    A riprova di quello che sosteniamo fino allo sfinimento: il calcio femminile è un pretesto per altro.
    Questo articoletto zeppo di banalità a buon mercato ce lo conferma.
    C’è una meta predeterminata e tutti devono convergere.
    Tutti sono tenuti a remare.
    Altrimenti arrivano i pasdaran…guardiani della rivoluzione.

    • Paolo permalink
      23 giugno 2019 11:53

      guarda che nessuno ti obbliga a guardare le partite

      • 23 giugno 2019 13:27

        come a te non è vietato di fornire risposte intelligenti…

    • 23 giugno 2019 13:28

      A quanto pare il calcio femminile “deve” indiscutibilmente essere bello. Non c’è vagina che tenga.
      Se ancora non ha sfondato è solo perché è stato arbitrariamente “occultato” agli occhi del mondo (questa è l’ottava edizione del mondiale e in Italia lo si gioca in forma organizzata da quasi sessant’anni)…e la valutazione delle sue qualità estetiche è sostanzialmente viziata da pregiudizio.
      Il fatto che ne esista un’altra versione, che invece ha un incredibile successo planetario, seguito da maschi e femmine, non rileva alcunchè.
      Anzi è proprio esso la “causa” del suo nanismo.
      Ne falsa la percezione. Deforma la realtà. Gli fa ombra e lo uccide.
      Da qualche giorno stiamo scoprendo la nuova frontiera del femminismo: il diritto alla parità estetica.
      Dietro al quale, è chiaro, si cela la contestuale “pretesa” di far diventare fenomeno di massa ciò che fino ad oggi era un fenomeno di nicchia.
      Il calcio femminile…s’è già detto, si presta ad essere cavallo di troia di tutte le tematiche dell’agenda femminista, nessuna esclusa.
      Inutile fare l’elenco.
      Ma chi lo sospinge sa che per affermarsi come fenomeno di massa deve necessariamente trovare gradimento (si sgonfierebbe alla chiusura di questo torneo come già accaduto altre volte).
      Purtroppo non lo si può imporre per decreto legge.
      Che la critica s’adegui dunque.
      Quel giudizio positivo semplicemente gli spetta (dato che gli fu usurpato).
      Bisogna “pompare” valutazioni positive e benevolenze su questo “nuovo” fenomeno, talché abbia successo tanto quell’altro.
      Non si può rischiare che si proceda spontaneamente, che gli spettatori si facciano guidare dal loro personale gusto estetico (inesistente poiché falsato).
      E poi non ci si può permettere tutto questo spreco di tempo.
      Necessita che, a tappe forzate, si cacci nella loro testa (soprattutto delle donne) che il calcio femminile è bello tanto quanto.
      Forse pure di più.
      .
      Il calcio femminile è uguale identico alla versione maschile.
      Stesse regole. Stesso campo da gioco. Stesse attrezzature. Stesse movenze. Stessa tecnica di gioco. Stessa tattica.
      Il fatto quindi che si corra il rischio di paragonarli va scongiurato.
      Proibito.
      A questo servono i Gabriele Lippi.

      • Jaro permalink
        24 giugno 2019 00:25

        il vostro non è “gusto estetico”, è becero maschilismo retrogrado e sessista che deve insultare e gettare merda su qualsiasi cosa sia fatto da una donna, in qualsiasi campo.

        Rosicate, rosicate.

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 00:57

        Jaro…i tuoi commenti sono poco più che rutti in forma scritta.
        E’ probabile che dipenda dalla fermentazione del tuo gender fluid 🙂

  21. 23 giugno 2019 18:21

    Le calciatrici (tutte) vogliono più soldi.
    Giusto.
    In occasione d’un Mondiale, se c’è stato un buon successo televisivo e di pubblico, si tirano le fila, si guardano i bilanci, si valutano le cifre, si fanno i confronti e si apre una vertenza sindacale con chi di dovere (Federazioni, Dirigenti TV…) partendo da dati concreti ed inoppugnabili.
    Questo lavoro spetta a chi le rappresenta (Assocalciatrici?…non saprei)
    Io m’aspetto questo.
    S’è sempre fatto così, o perlomeno:…nel calcio maschile si fa così.
    Avverrà anche per il mondo femminile?…senza che si tenti di far passare gli “uomini” come responsabili della mancata affermazione dei loro diritti?
    Senza che si mischino discorsi “altri”?
    Non ci scommetterei…Finora non è mai successo.
    .
    In USA le giocatrici di basket PRO reclamano più dollari dalla “loro” associazione…la WNBA.
    Vogliono una % più alta degli introiti della loro lega a cui li garantiscono, poiché principali artefici dello “spettacolo”.
    Sacrosanto!…(anche se i buchi del loro bilancio sono stati ripianati dalla lega maschile…ma tralasciamo questo dettaglio).
    Qui però la federazione è unica (FIFA) e quello che si cerca è di far spalmare sui loro compensi anche una bella fetta degli utili garantiti dai maschi…che sono la stragrande maggioranza.
    Nel tennis già da tempo funziona così: i grandi tornei acquisiscono maggiori introiti dalle gare maschili (è un fatto: biglietti e diritti TV) ma i premi sono gli stessi per DD e UU.
    Giusto? Sbagliato?
    Il maschile dev’essere solidale con il femminile?
    Deve aiutarlo?
    Si tratta di un aiuto?…o di un dovere…d’un obbligo?
    .
    Domando…

    • Jaro permalink
      24 giugno 2019 00:22

      e alla domanda hai risposta:
      si tratta che non sei\siete il centro dell’universo.
      quindi anche le donne hanno diritto a fare sport, a farsi pagare equamente e a farsi apprezzare laddove ci sia merito e impegno.

      fattene una ragione. Offrire salari diversi per uno stesso lavoro o attività, a seconda del sesso della persona in questione, è sessista.
      per cui se i calciatori vengono pagati tot, anche le calciatrici devono essere pagate lo stesso tot. se chi gioca a basket è maschio e viene pagato tot, anche chi gioca a basket ed è femmina viene pagato lo stesso tot.

      PUNTO. Non siamo più nell’Ottocento, quando la donna che lavorava percepiva uno stipendio inferiore a quello maschile.
      se hai nostalgia di quel periodo… c’è l’Afghanistan o l’Arabia Saudita che ti accoglieranno a braccia aperte 🙂

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 00:48

        Bene!.
        Allora si dividano i “loro” guadagni senza attingere ai guadagni degli uomini.
        Cosa c’è che non funziona in questo ragionamento?
        La WNBA muove un giro d’affari che corrisponde circa ad un centesimo della NBA.
        Ripeto; un centesimo!
        Così anche la FIFA e la UEFA.
        Perchè la pretesa di questo travaso di compensi quindi?
        Ognuno guadagni in base a ciò che è in grado di produrre.
        Non è mica un regime matrimoniale…no?
        E se anche lo fosse esisterebbe comunque la separazione dei beni.
        Non è emancipazione anche questa?
        Per uno come te…che fa tanto l’anticomunista ed il turbo-capitalista…dovrebbe essere musica per le proprie orecchie no?
        Che trovata fare il liberista e contemporaneamente sostenere le politiche redistributive di stampo socialista!
        Molto femminista…

      • Paolo permalink
        24 giugno 2019 01:21

        io comunque sono socialdemocratico quindi le politiche redistributive mi vanno benissimo

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 01:37

        E tu cosa c’entri con il liberista Jaro scusa?
        .
        E tanto per sapere…come funzionerebbe questa redistribuzione?
        Attingere agli introiti dei maschiacci patriarcali?
        E’ questa la trovatona femminista?
        Anni e anni di rivendicazioni di autonomia dal maschile…per arrivare a questa grande innovazione?

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 01:52

        Paol*…lLa FIFA investirà 500 mln di dollari nei prossimi quattro anni per sviluppare il calcio femminile.
        Domanda: da dove proverranno in gran parte quei fondi?
        Quali attività garantiranno quell’enorme flusso di danaro verso il FF?
        Lo dico io?…lo dici tu?
        .
        La domanda rimane sempre inevasa: se il calcio femminile (a quanto pare) è una cosa bellissima, spettacolarissima, entusiasmante, ragguardevole, potenzialmente in grado di garantire business stratosferici tanto quanto quello maschile…perché non pensare ad una bella federazione mondiale separata…e amici come prima…più di prima?
        Che se ne fanno le donne degli uomini?

      • Paolo permalink
        24 giugno 2019 13:01

        non ha senso fae una federazione separata, in quanto checchè se ne dica, calcio femminile e calcio maschile sono lo stesso sport e hanno le stesse identiche regole

      • plarchitetto permalink
        24 giugno 2019 19:45

        Quindi: gli uomini fanno incassare il grosso dei soldi a FIFA e UEFA (e pure alle leghe nazionali) che poi finiscono anche nelle tasche delle donne.
        Gli uomini cioè…garantiscono i salari femminili, o detto in altri termini le calciatrici “sfruttano” la maggior rimuneratività del calcio maschile.
        Fatto cento il loro salario, dieci è la componente FF e novanta quella MM.
        Inoltre…lo stipendio dovrebbe essere pari.
        Giusto?

    • 24 giugno 2019 23:37

      Semplice: si tratta di una rapina.

  22. Jaro permalink
    24 giugno 2019 08:12

    Ciao Paolo, ma certo che anche le donne commentano gli aspetti estetici maschili (attori, vip ecc.) infatti non c’è niente di male ad esporre le proprie preferenze estetiche (nel rispetto degli altri usando linguaggio cortese e rispettoso, non volgarità trivialità calunnie insulti che danneggiano e feriscono l’altra persona)
    è giusto così infatti. l’estetica è importante per uomini e donne e per ciascuno di noi.

    tuttavia, quello che è irritante di questi maschilisti è che mentre tante donne possono commentare il calcio magari dicendo che il calcatore tal dei tali è bello, il calcio maschile non viene sminuito (ad eccezione di quando succedono scandali legati a tifosi violenti o beghe economiche), i calciatori non subiscono stigma e sessismo, le donne calciatrici sì, subiscono insulti, “lesbiche di merda” espressioni del genere. (è vero che però i giocatori uomini africani subiscono insulti razzisti da certi tifosi fanatici, e per fortuna questa cosa viene punita negli stadi)

    ancora c’è l’idea dura a morire che gli stessi maschilisti qui dentro sostengono, che una donna non debba fare sport o giocare a calcio e men che meno avere una carriera sportiva sul calcio.

    il motivo del perché lo pensano? bhè, ce lo ha detto Pierluigi: “siccome il calcio è stato inventato da noi maschi di secoli fa allora solo noi maschi possiamo giocarci”. e così per tutto, applicano questo ragionamento per ogni cosa. insomma, per loro la donna deve stare a casa a fare la casalinga e a fare figli. niente altro oltre a questo.
    ovviamente l’idea che prima dell’ottocento il dominio maschile nelle leggi, nelle consuetudini, il controllo religioso, ecc. vietasse alle donne questi diritti e che quindi le donne hanno subito secoli di ostracismo e divieti non entra in queste teste bacate di mascolinisti che pensano che per le donne “sia sempre stata una pacchia, tanto solo l’uomo faceva il minatore”. è la loro fissazione

    per questo motivo, pur non amando il gioco del calcio, io ritengo sia segno di emancipazione e di superamento di questi pregiudizi sessisti contro le donne nello sport dare visibilità al calcio femminile, di modo che si abbattano gli stereotipi e i pregiudizi, si dimostri che una donna nel 2019 può fare tutti gli sport che vuole senza limiti e pregiudizi altrui, se è portata per questo sport, lo ama e vuole farlo. così servirà a dare esempi a tante ragazzine che saranno invogliate finalmente a giocare a calcio, a divertirsi e a non reprimersi o vergognarsi o vederselo vietato da genitori bacchettoni e sessisti

    parlare di sport femminile e dare visibilità a tante atlete e sportive talentuose non toglie nulla ad atleti uomini e agli uomini stessi. anzi, li arricchisce culturalmente.

    Quindi, uguali possibilità di carriera nello sport, uguale stipendio, uguale visibilità, per uomini e donne negli sport. e speriamo che dopo il calcio femminile, sia data visibilità anche a donne che fanno sport come la lotta, la boxe, il basket ecc.
    che sono sempre percepiti come sport per soli uomini.

    Anzi, ti dico di più, io sono a favore anche del fatto che si dia visibilità e sostegno anche a uomini che praticano “sport considerati da donne” come la ginnastica artistica o il balletto o cose “sempre giudicate da donne” come il ricamo ecc.

    lo so molto bene che questi maschilisti appena un uomo vuole fare il casalingo o ama cucire o danzare lo insultano, gli danno della femminuccia, del castrato, dell’omosessuale (ovviamente loro usano termini più volgari)
    se un padre vuole contribuire al bilancio domestico nelle faccende di casa, nella cura dei figli, ecco che subito gridano che “l’uomo è devirilizzato, la propaganda gender, il mammo”, onde poi lamentarsi come vittime delle “nazifemministe misandriche” nei casi di divorzi quando il giudice tal dei tali affida i figli alla madre.
    ma sono cose che tu hai commentato a lungo anche altrove, e già sai. (e sappiamo)
    solo questa ciurma di maschilisti le negano

    Piena parità per tutti gli individui, uomini donne trans omosessuali ecc. ecc., per poter fare tutto a seconda delle proprie passioni e capacità e abilità.

    solo in posti come l’Arabia Saudita ancora pensano che certe cose sono da donne e altre cose sono da uomini. sono pensieri da bigotto medioevale retrogrado che nel 2019 non devono più avere voce in capitolo nel sistema legislativo.

    uomini e donne hanno le stesse potenzialità di fare questo e quello a prescindere dal genere. e come in tutte le cose, ci sono uomini più bravi delle donne e donne più brave degli uomini in questa o quell’attività. chi si impegna e ha passione e talento lo dimostra, a prescindere che sia uomo o donna; è certo che però nella nostra società spesso si tace sui meriti femminili, perché è funzionale a far passare le donne come incapaci, quindi si parla solo di uomini geniali e non si citano le donne scrittrici, sportive (sono conosciute di meno)
    finalmente, fare la giusta pubblicità a queste donne abbatterà l’ignoranza e il pregiudizio che fanno ancora credere che “il calcio è solo per i maschi, il balletto è solo per le donne”

    quindi si tolgano tutti gli ostacoli di natura economica o di pregiudizio che limitano gli uni o le altre. basta con etichette, stereotipi, pregiudizi, persone nostalgiche di “famiglie tradizionali” del “bel tempo che fu” che già conosci bene anche tu visto che leggi i loro siti e sono sempre i soliti piagnistei e le solite idiozie retrograde da bigotti convinti che l’umanità sia ancora ferma e debba restare ferma al tempo di adamo ed eva con l’uomo cacciatore che fa la guerra e la donna segregata in casa a far figli e a stare sottomessa all’uomo in questione.

    chi ha nostalgia di queste cose si trasferisca in Arabia Saudita.

  23. Jaro permalink
    24 giugno 2019 08:21

    a proposito Paolo, hai già letto i commenti dei soliti maschilisti sulla recente vignetta di radio maria contro le donne che “non vogliono figli”? con tanto di donna ottocentesca attorniata da pargoli in cima alla rupe?

    se ancora non l’hai letta questa vicenda cercala su Google (basta che scrivi vignetta radio maria contro le donne) c’è da sbellicarsi dalle risate a vedere questi bigotti e la loro idea di donna. Ma so bene che tu già conosci chi è quel autore nostalgico delle “famiglie tradizionaliste” contro il gay pride.

    una vignetta del genere quel tipo di maschilisti se la incorniciano in salotto.
    anzi, strano che siano partiti dall’Ottocento con il loro disegnino di donna.

    simili bigotti vogliono tornare al medioevo, altro che Ottocento, fin troppo moderno per i loro gusti!

    i soliti ridicoli maschilisti, rimasugli del patriarcato. e non si rendono conto di quanto siano dinosauri.

    • Paolo permalink
      24 giugno 2019 12:59

      “Ma so bene che tu già conosci chi è quel autore nostalgico delle “famiglie tradizionaliste” contro il gay pride.”

      sì che lo so, il buon Augello 🙂

    • Er Bresaola permalink
      24 giugno 2019 17:29

      Le femminarde rompono i coglioni dalla mattina alla sera col patriarcato, i diritti dei gay e quelli dei trans, col gender fluid, poi fanno in modo che in italia arrivino milioni di trogloditi che quando prenderanno il sopravvento ( e lo faranno ) gay, trans e femminarde li impiccheranno al primo lampione disponibile. Assurdo.

      • Jaro permalink
        25 giugno 2019 12:28

        su questo la pensiamo uguale, caro Incel
        infatti l’islam è contrario ai diritti umani specialmente per gay e donne. vabbè, ma anche voi che non siete islamici siete contrari ai diritti delle donne e dei gay. Diciamo che forse l’unica differenza tra voi e gli islamici è che gli islamici non mangiano il prosciutto, mentre voi siete golosoni di porchetta e fiorentina 🙂

      • Er Bresaola permalink
        25 giugno 2019 16:57

        Jaro ma su quali basi affermi che io sia contro ai diritti di gay e donne? Se non passo le giornate al centro sociale afare a pezzi la pamela mastropietro di turno non significa che io sia di estrema destra o maschilista…

  24. plarchitetto permalink
    24 giugno 2019 12:22

    Ma che belli questi siparietti onanistici Paol* Jaro 🙂
    .
    E come s’assomigliano! 😉

    • Jaro permalink
      25 giugno 2019 12:30

      Plarchitett*, adesso per coerenza devi scrivere il mio nome come “Jar*”.
      Lo voglio anch’io l’asterisco, perché lo scrivi solo a Paolo? 😦
      è ingiust*. è un* form* d* discriminazion* scriver* l’* sol* a Paol*. L* vogli* anch’io.

      Anzi, io voglio il #. l’asterisco fa troppo comunista e io sono anticomunista, quindi da oggi chiamatemi Jar#

      🙂

      • 25 giugno 2019 19:59

        Paol*…Jaro…tanto è la stessa cosa 😉

      • Paolo permalink
        26 giugno 2019 02:25

        siamo due persone diverse

      • plarchitetto permalink
        26 giugno 2019 11:35

        Si, si…certo Paolaro.
        Certo…

  25. Andrea permalink
    26 giugno 2019 17:56

    pier luigi, siccome sei un esperto di calcio (io lo sono di altri sport, arti marziali in primis), vorrei farti alcune domande.

    1) Fra le otto squadre femminili* – di cui sette dell’Europa dell’ovest (il che è tutto un dire…) – approdate ai quarti di finale del “favoloso”, “fantasmagorico”, “stratosferico” mondiale femminile, solo quella italiana è composta da calciatrici NON professioniste ?

    2) Prestanza fisica e forza muscolare a parte, che ovviamente avvantaggiano gli uomini, quali sono le differenze più significative tra il calcio maschile e quello femminile ? *
    E secondo te, è corretto affermare che, per certi versi, sono due sport differenti ?

    3) Dal punto di vista esclusivamente tecnico, esistono calciatrici paragonabili ad alcuni campioni del calcio maschile ?

    4) Squadre come quella statunitense o tedesca, rispettivamente numero 1 e 2 nel cosiddetto ranking, in quale campionato italiano potrebbero giocare ?
    Serie B ? Serie C ?

    5) A tuo parere, una squadra femminile rende meglio con un allenatore o un’allenatrice ?

    Grazie in anticipo delle risposte.

    @@

    * Per dire; le judoka hanno generalmente un modo diverso di combattere rispetto agli uomini, e soprattutto nelle categorie di peso più piccole, tendono a combattere a terra (ne-waza) più frequentemente degli uomini.
    Oppure nel Brazilian Jiu Jitsu usano più spesso le gambe per “strangolare” un’avversaria, mentre gli uomini usano di più la parte superiore del corpo e quindi le braccia.

    • 26 giugno 2019 18:17

      Per il momento ti rispondo io …. Il professionismo ,da quello che ne esiste negli USA e in Germania e forse anche in Francia ,le altre non saprei dirti
      2- le regole sono le stesse ,anche il campo di gioco è lo stesso ,tanto che si era studiato dei campi più piccoli ,le porte pi piccole e i palloni più leggeri per rendere il gioco più veloce ,siccome di partite ne ho viste più di una ,è proprio questo che salta all’occhio ,sembra di assistere ad una partita di allievi
      3- qualche numero in questo mondiale l’ho pure visto (non ho visto tutte le partite) se vogliamo il gioco è notevolmente migliorato di quando eravamo agli albori (li si che usavano le donne per ridere ed anche a ragione) ,quello che ho notato (ma è pura casistica) che sbagliano molti calci di rigore
      4.. in serie B è troppo alto ,come la serie C, c’era una volta la c2 (adesso mi sembra che sia serie D) diciamo che il livello è quello dove possono competere
      5- Siamo sempre sulla casistica ,gli ultimi due scudetti sono stati vinti con una allenatrice

    • Paolo permalink
      26 giugno 2019 19:19

      se le regole sono le stesse non sono due sport diversi, fatevene una ragione a prescindere da come giocano le donne

      • Andrea permalink
        26 giugno 2019 19:21

        Taci, idiota, ché non ho chiesto nulla a te.
        Perciò torna a cuccia, sottomesso che non sei altro.

    • 26 giugno 2019 23:56

      Grazie Andrea, rispondo:
      —-
      1) Non conosco nel dettaglio la situazione del professionismo calcistico femminile degli altri paesi (che però essendo un inquadramento legislativo, può mutare sostanzialmente da paese a paese), ma mi sembra comunque una questione di lana caprina.
      Valentino Rossi, Fognini e la Pellegrini non sono professionisti.
      I loro rispettivi sport non godono di questo status legale che le donne calciatrici pretendono e che è riservato in Italia solo ad alcuni sport (calcio maschile fino alla C, golf, basket e ciclismo).
      Nessun’altro.
      I succitati (e i loro colleghi) non mi pare che abbiano problemi economici o abbiano scarso valore di mercato.
      Evidentemente il problema in questione non sta li (non principalmente).
      E’ necessario sapere che il professionismo necessità di ingenti investimenti, ma come al solito si vuole far credere che il problema sia di carattere extracalcistico (sessismo) e che basterà scrivere una norma in parlamento…et voilà: le cose andranno tutte per il loro verso.
      In USA (e dico USA) sono fallite intere leghe professionistiche (tipo la mitica ABA del basket!…poi assorbita dalla NBA)
      Basta che si sappia.

      2) La scarsa padronanza dei fondamentali (lo stop, il colpo di testa in porta, controllo di palla sia in corsa che da fermo, dribbling, il contrasto a due, lo stacco/elevazione da fermo o in movimento, il tiro da fuori a giro o teso, il rigore, il rinvio coi piedi/mani del portiere…)
      Se guardi un filmato di una partita maschile degli anni ’50 anche di serie A ti rendi conto che il livello del calcio MM è enormemente mutato nel tempo, quasi da apparire uno sport diverso da quello, figuriamoci in confronto con quello femminile attuale.
      Il calcio femminile è caratterizzato da quasi esclusivo agonismo che spesso si risolve nel caos tattico, difetto tipico di chi non domina la tecnica (come ad esempio i settori giovanili maschili).
      La lentezza e la staticità delle giocatrici fa si poi che le squadre siano spesso lunghissime (il fuori gioco ad esempio è poco praticato) e ne risulta un gioco noioso e poco spettacolare.
      Anche alcune partite maschili a volte sono così (capita in alcune gare dentro/fuori o nelle finali importanti).
      Ma in quello femminile è una costante.

      3) No. Anzi da questo punto di vista nel femminile c’è un livellamento tra le giocatrici che nel calcio maschile non esiste.
      A mio giudizio nel calcio maschile esistono almeno quattro fasce di giocatori, in quello femminile non più di due.
      E si torna alla poca dimestichezza con i fondamentali che sono ciò che veramente ti fa evolvere.
      Se non li padroneggi il tuo livello rimarrà di basso rango.
      Nel calcio maschile il singolo giocatore può supplire con la atleticità (soprattutto tra i difensori) ma nel femminile no…per ovvi motivi.

      4) A mio avviso fino alla serie D compresa non ci sarebbe mai gara.
      Una squadra di serie D vincendo due campionati di fila (è già successo parecchie volte…l’ultimo il Venezia e prima ancora il Parma) si trova in serie B…e quindi a ridosso della A, nel giro di due anni.
      Il Modena quest’anno, pur essendo una squadra di altra categoria (era retrocessa per fallimento dalla B) non è riuscita a risalire in C.
      Rimangono le prime due serie inferiori (eccellenza, promozione) dove però potrebbero vincere di misura qualche gara…ma su un torneo la vedo dura.
      Le ultime tre (1^-2^-3^- categoria) sono alla loro portata per ben figurare.
      Nulla più.

      5) E’ indubbio che gli allenatori uomini siano senz’altro più preparati dal punto di vista tecnico-tattico (oggi la notizia che Ganz allenerà il Milan femminile).
      Siccome però stanno prendendo importanza sempre più gli aspetti motivazionali credo che l’ideale sarebbe un’allenatrice donna che gestisca lo spogliatoio con collaboratori uomini come preparatori atletici e tattici (come fu Adriano Bacconi in qualità di “tattico” della nazionale ai tempi di Lippi).

  26. Andrea permalink
    26 giugno 2019 19:23

    Grazie, Mauro.

  27. Andrea permalink
    27 giugno 2019 00:36

    Grazie, pier luigi, molto esaustivo.

    • Andrea permalink
      27 giugno 2019 20:55

      Se non fosse per questa assurda propaganda anti-maschile, portata avanti non solo dai media, ma anche dalle calciatrici, dalle loro allenatrici, ed anche da una larghissima fetta della popolazione (ormai il “sentimento collettivo” è tutto spostato verso il femminile…), io non avrei alcun problema a tifare per le ragazze italiane e me ne fregerei di star lì a far notare che contro gli uomini ne prenderebbero tante…
      Ma così non è, per cui chi semina vento raccoglie tempesta.

      • Andrea permalink
        27 giugno 2019 20:56

        Vabbe’…

        @@
        me ne fregherei di…
        @@

  28. Paolo permalink
    27 giugno 2019 03:35
    • Paolo permalink
      27 giugno 2019 03:37

      io non sono l’autore del testo ma è scritto da chi ne sa più di me di calcio e ve lo sottopongo comunque

      • Andrea permalink
        27 giugno 2019 19:59

        Paoletto, tu sei sicuramente uno dei più grossi imbecilli che ormai da anni infestano il web, uno zerbino dal cervello corto, falso più di giuda, al quale son mancati i calci in culo.
        Come ho già avuto modo di scrivere altrove (e come già altri scrissero prima di me, lustri fa), la soluzione a tutto ciò esiste, ed è la seguente: organizzare dei tornei mondiali “maschi vs femmine”, possibilmente finanziati da femminucce col portafoglio gonfio (campa cavallo…).
        Le migliori nazionali maschili contro le migliori nazionali femminili, così la si finirà una volta per tutte, di leggere e ascoltare le merdate di imbecilli come te.

      • Paolo permalink
        27 giugno 2019 20:40

        nessuno nega che la forza muscolare di un uomo medio sia superiore a quella di una donna media

    • 27 giugno 2019 09:30

      Questa mirabolante tesi per cui basti pompare soldi e dare visibilità a quello FF e in breve (gli investimenti non possono durare per sempre) si raggiungeranno gli stessi livelli del calcio MM come viene dimostrata?
      E soprattutto: chi deve pomparli?…lo stato?…i privati?
      Ricordo a questo fanatico che per il MM il percorso è stato l’esatto contrario: i soldi…quelli “tanti” sono venuti a seguito del lento e progressivo sviluppo tecnico-tattico del calcio…non certo prima.
      La capitalizzazione in borsa in Italia (Lazio, Roma e Juventus) è avvenuta solo all’inizio degli anni 2000.
      I talenti sudamericani degli anni 80/90 (e anche successivi) sono diventati tali in un ambiente povero di risorse economiche per emigrare in europa solo dopo essere diventati tali.
      E così hanno fatto gli africani.
      In oriente (Cina ma soprattutto Giappone) stanno da tempo pompando ingenti risorse ma con scarsi risultati.
      Negli USA la storia semifallimentare del soccer rispetto agli altri sport popolari (basket, baseball, hokey) è ben nota.
      A dimostrazione quindi che quel “modello” non funziona.
      E dovete arrendetevi: lo sviluppo del calcio è la passione.
      Ma quella autentica e spontanea non quella indotta dai servizi televisivi a mo’ di propaganda da minculpop.
      Il calcio è un fenomeno culturale che va ben al di la degli aspetti economici, che giungono sempre e solo a traino.
      Perlomeno in un sistema capitalistico come quello in cui siamo immersi.
      Nel vostro meraviglioso e fantasioso mondo petaloso…egualitario “fosse anche a calci in culo”…no lo so.


      ***negli anni ’60/70 le squadre dell’est europa rivaleggiavano con quelle occidentali.
      La nazionale DDR le suonò ai “fratelli” della BDR più d’una volta.
      L’URRSS e la Jugoslavia…assieme ai mitici magiari dell’Ungheria di Puskás o la Polonia, erano ossi duri per tutti.
      Cosa alimentava quelle scuole di talento non erano certo i soldi.
      Ma ben altro.
      A occhio e croce quello, che sta alimentando il calcio “femminista” di questi tempi.
      L’ideologia.
      Ma quello, a differenza di quest’ultimo, era uno scontro alla pari.
      UU contro UU.

      • Paolo permalink
        27 giugno 2019 11:39

        insomma, la DDR non usava proprio metodi pulitissimi come si è scoperto dopo il crollo del Muro.
        comunque il calcio femminile ha una storia più recente di quello maschile. Se lo sviluppo tecnico-tattico avviene col tempo accadrà anche per le donne

      • 27 giugno 2019 15:22

        Sviluppo tecnico-tattico non vuol dire livellamento.
        Pure i settori giovanili ce l’anno avuto…ma arrivare a ipotizzare che il calcio FF eguaglierà mai quello maschile è una splendida bugia sorretta dal nulla più assoluto.
        Solo da un’inconfessata e stupida invidia.
        .
        Il calcio femminile si gioca ormai da decenni e il tasso tecnico è ancora pressapoco lo stesso.
        Il problema è che vogliono “clonare” quello maschile invece di andare verso uno stile proprio.
        Se vogliono anche solo avvicinarcisi…dovranno lavorare sulla fisicità, selezionando o costruendo donne sempre più simili agli uomini, con performance atletiche simili (seppur mai uguali).
        Com’è successo nell’atletica…o nel nuoto, che guarda caso sono i regni del doping.
        Ma il calcio è un’altra cosa.
        .
        Il doping non può migliorare il tasso tecnico ma solo incidere su alcune prestazioni atletiche…e difatti il paragone con il calcio DDR è una sciocchezza sesquipedale.
        Quelle nazionali dell’est erano forti come squadra…non come singoli giocatori (a parte qualche stella sovietica).
        In quegli stessi anni le squadre africane buscavano sonori “cappotti” dalle europee pur avendo prestazioni atletiche eccellenti (ricordo i fantastici atleti dello Zaire nel mondiale tedesco del ’74 o il Camerun e la Nigeria degli anni ’90)
        Finchè non hanno affinato la tecnica…ed oggi sono nazionali con cui non si vince facile.
        A volte si perde pure.
        Ma hanno lavorato su “materiale” loro.
        Sulla fisicità maschile.
        Non si sono inventati supercazzole discriminatorie.

      • Andrea permalink
        27 giugno 2019 20:44

        pier luigi
        @@
        ma arrivare a ipotizzare che il calcio FF eguaglierà mai quello maschile è una splendida bugia sorretta dal nulla più assoluto.
        Solo da un’inconfessata e stupida invidia.
        @@

        Concordo, è un’ assoluta sciocchezza.
        Tra l’altro, leggendo alcuni vecchi articoli sul web, mi risulta che molti anni fa anche alcuni scienziati ipotizzarono che un giorno (e già all’inizio del XXI secolo…) le donne avrebbero eguagliato o superato gli uomini in numerose discipline sportive, come l’atletica e il nuoto.
        Il tempo ha invece dimostrato che non c’è stato alcun “congiungimento” e che in alcune discipline dell’atletica il divario è anche aumentato in favore degli uomini.

        @@

        PS: un mio amico, appassionato di basket NBA, una volta mi spedì dei filmati “comparativi”… riguardanti il settore maschile e quello femminile.
        Beh, sembrava di vedere delle lepri contro delle lumache.
        Lepri (maschi) che peraltro saltavano (e saltano) molto più in alto delle lumache (femmine).
        Sostanzialmente son banalità, ma oggigiorno bisogna spiegare pure l’ovvio.

      • Paolo permalink
        28 giugno 2019 01:37

        nessuno ha mai detto che una donna ha più forza muscolare di un uomo, è per questo che gareggiano separatamente. Il punto è che esistono alcuni uomini che vedono un inesistente strapotere femminista per cui ogni volta che una donna eccelle in qualche sport si sentono in dovere di ricordare al mondi che contro un uomo non ce la farebbe mai

      • 28 giugno 2019 10:55

        Paolo…è esattamente il contrario (te lo ripeterò fino alla nausea).
        Sono i femministi/e (soprattutto quelli che si esprimono sui social) che da mesi ripetono come un disco rotto che il calcio femminile italiano è “eccellente” più di quello maschile italiano.
        Non che è più “eccellente” di quello femminile appartenente a qualche nazione più avanzata calcisticamente ma che non s’è qualificata (come la logica richiederebbe).
        Ma che è più eccellente di quello maschile italiano! (ascoltare i discorsi delle CT Bertolini per farsi un idea).
        Le argomentazioni sulla supremazia della nazionale FF italiana su quella MM italiana le hanno espresse persone come te…non quelle come noi.
        Noi s’è solo cercato di rimettere le cose al loro posto.
        Argomentando…
        Sono le persone come te (i femministi/e) che hanno adombrato di fantomatica superiorità del calcio FF italiano su quello MM italiano per via d’una qualificazione ad una fase finale d’un mondiale arrivata dopo 28 anni.
        Chi s’è esercitato a creare paragoni di questa portata sono state le persone omogenee al tuo impianto ideologico (femminismo)…non noi.
        E le motivazioni di questa dialettica paradossale, è del tutto evidente, sono da ricercare fuori dal tema strettamente sportivo.
        Come da tradizione del “modello operativo” femminista.
        Le “pratiche”…

        ***come da tempo accade ci si meraviglia che gli uomini si permettano di reagire a questi palesi attacchi strumentali.
        S’è ormai consolidata l’idea che gli uomini debbano subire senza colpo ferire.
        Non è così che succede da decenni infatti?

      • Andrea permalink
        28 giugno 2019 19:19

        Paol*
        ò@
        Il punto è che esistono alcuni uomini che vedono un inesistente strapotere femminista per cui ogni volta che una donna eccelle in qualche sport si sentono in dovere di ricordare al mondi che contro un uomo non ce la farebbe ma
        @@

        No, zerbino falso più di giuda, è l’esatto contrario.
        Son quelli e quelle come te, che ogni volta che una squadra o una atleta italiana vince una tot gara o una tot partita contro altre femmine, subito fanno paragoni con le mancate vittorie degli atleti italiani contro ALTRI ATLETI DI SESSO MASCHILE…
        Perciò la storia è ben diversa da come la racconti tu, castrato mentale che non sei altro.

        Per dire: se le calciatrici italiane dovessero arrivare in finale e per ipotesi vincere questo cacchio di mondiale di serie C-D (perché quello è il livello), puoi pure star sicuro che a partire dai media, passando per i social – dove di imbecilli come te ce ne sono a bizzeffe – etc, quella vittoria sarebbe descritta come “una vittoria contro gli uomini del proprio Paese”.

        I titoli dei giornali sarebbero questi:

        “Meravigliose, storiche, fantastiche: il tetto del mondo è donna”
        “Il calcio è donna, superati i maschietti”.
        “Potere rosa: la rivoluzione delle donne”.
        “Maschi in serie B: le donne nuovo sesso forte”.
        Etc etc etc…

        Insomma, quell’insignificante titolo mondiale (se paragonato ad uno maschile…) sarebbe strumentalizzato a più non posso, dalle stesse calciatrici e dalla loro “profetessa”, cioè Milena Bertolini,
        Per mesi i media sarebbero infestati dai volti delle (ipotetiche) vincitrici e dalle loro dementi dichiarazioni, nonché dai leccaculismi degli innumerevoli omuncoli che infestano i media e il nostro Paese (nonché tutto l’Occidente).
        Nei fatti sarebbe uno schifo totale ancor più schifoso del solito, praticamente una merda.

  29. Paolo permalink
    27 giugno 2019 03:39

    io non sono l’autore del testo ma è scritto da chi ne sa più di me di calcio e ve lo sottopongo comunque.

  30. Paolo permalink
    27 giugno 2019 03:40

    io non sono l’autore del testo ma è scritto da chi ne sa più di me di calcio e ve lo sottopongo comunque..

  31. Er Bresaola permalink
    27 giugno 2019 16:47

    Ma alla fine, che problema ci sta ad ammettere che il corpo femminile non è forte come quello maschile?

    • Paolo permalink
      27 giugno 2019 17:48

      da parte mia, nessuno. sono altri che prendono questo fatto e sbagliando scrivono che per questo le donne valgono meno o che valgono meno le loro vittorie sportive

      • 27 giugno 2019 18:07

        Non fare il furbo Poalo.
        Sono quelli come te che dicono che le donne…”vengono considerate di meno”…e hanno iniziato l’ennesima crociata contro il maschile…non il contrario.
        Se no perché vi sareste inventati questo assurdo paragone tra categorie sportive che non c’entrano una con l’altra?
        Ma tu li leggi i giornali?…le leggi le dichiarazioni delle calciatrici e della loro allenatrice?…li hai letti i peana giornalieri dei vari Gramellini & Co?…frequenti i social?
        Cosa gliene frega al maschile di paragonarsi col femminile scusa?
        Che cosa gli porta in tasca questa disfida da cui si stanno semplicemente difendendo?
        E’ il solito, ennesimo rovesciamento della realtà a cui ormai ci ha abituato il femminismo.
        .
        **sei veramente un cialtrone: chi ha mai detto qui che le vittorie femminili “valgono meno”?…cosa significherebbe poi questa frase?

  32. 28 giugno 2019 00:08

    Semifinali campionato under 21

    Spagna – Francia 4 a 1
    Germania – Romania 4 a 2
    .
    Due partite fantastiche!
    Novanta minuti di velocità…giocate sopraffine…gol bellissimi.
    Pure i rigori…calciati magistralmente.
    .
    Alla faccia di chi da settimane blatera di calcio, tasso tecnico e spettacolarità (…ragazzi sotto i 21 anni!).

    ***il gol del romeno Pușcaș…con stacco da fermo, torsione e colpo di testa…vale il biglietto della partita.

    • Andrea permalink
      28 giugno 2019 20:04

      Purtroppo non si vede più.

      @@

      Leggevo poco fa che il Brasile (maschile) è approdato alle semifinali della coppa america, al contrario delle loro colleghe di sesso femminile buttate fuori dal mondiale…
      A questo aggiungiamo la Spagna femminile, eliminata dai mondiali dalle statunitensi (le stesse che le buscarono da ragazzini di 15 anni…), al contrario dell’under 21 spagnola, approdata in finale contro la Germania.
      Domanda (retorica…): nei loro rispettivi Paesi, le femminucce brasiliane e spagnole verranno prese per il culo dai media e sui social ?
      Ovviamente no.

      Tra l’altro, anche la Francia femminile potrebbe essere eliminata dagli USA, per cui in tal caso l’assurdo confronto con la nazionale maschile francese (campione del mondo) sarebbe ancora più impietoso…
      Ma, ovviamente, anche in questo caso nessuno farà paragoni del genere, giacché la Francia, quando ci son di mezzo le femmine, non è certamente diversa dall’Italia.

    • plarchitetto permalink
      29 giugno 2019 13:57

      …re-posto (qui ci sono tutte le fasi salienti)
      .


      Sai Andrea, io penso che “gli adepti” del femminismo (UU e DD) utilizzino questa sgangherata metodica dialettica proprio perché confidano sul fatto che “il maschile sbertucciato” mai restituirà con ciò che meriterebbero, cioè quello che tu retoricamente ti domandi.
      Non lo facciamo nemmeno noi…figurati gli altri uomini!
      La base delle nostre motivazioni (l’onestà intellettuale) è l’esatto opposto delle loro (la pavidità e l’opportunismo)…ma il risultato è il medesimo.
      Il silenzio più assoluto.
      E non parlo solo di quello mediatico.
      .
      ***è la stessa identica dinamica che s’innesca quando una donna tira un ceffone ad un uomo sapendo che, molto probabilmente, non ci sarà nessuna sostanziale reazione (pur in presenza di potenziali conseguenze nefaste).
      Sanno bene che una reazione maschile sarà interpretata come vigliaccheria.

      • Andrea permalink
        30 giugno 2019 09:28

        plarchitetto
        @@
        re-posto (qui ci sono tutte le fasi salienti)
        @@

        Belle azioni e bei gol.
        Tutt’altro livello rispetto a quello delle nazionali femminili.
        Un confronto impietoso, direi.
        Un under 21 maschile asfalterebbe letteralmente le succitate nazionali femminili…

  33. 29 giugno 2019 20:36

    Olanda – Italia 2 a 0
    .
    Finisce ai quarti l’avventura della nazionale femminile al mondiale di Francia, dopo una partita controllata dalle “orange”, in cui l’Italia non ha mai dato l’impressione di potercela fare e in cui l’Olanda, al momento opportuno, ha accelerato e s’è portata a casa la qualificazione alla semifinale.
    Nonostante ciò è un tripudio di complimenti mediatici e di commenti entusiastici per le azzurre.
    L’equivalente al maschile vedrebbe….CT saltare*, dirigenza federale sulla graticola, feroci ed implacabili processi mediatrici ai giocatori
    Per settimane intere…
    L’obiezione (presumo) è che quella maschile, essendo più blasonata, ha più “doveri” di quella femminile.
    Noblesse oblige…come si dice.
    Controribaltone quindi; ora quella maschile “vale” di più di quella femminile.
    Le sconfitte poi…non sono tutte uguali.
    Ed ancora una volta il femminile è win/win.
    Vince anche quando perde.
    .
    A sostegno della tesi (nostra) che questo torneo aveva per l’Itala FF una valenza “ben altra” rispetto al titolo sportivo in palio, ci sono le dichiarazioni unanimi…”ore le bambine non avranno più timore di giocare al calcio” (letterale).
    Gia!…l’orco cattivo è stato sconfitto e ora possono scendere in campo a milioni.
    Questo terribile orco è stato sconfitto dalle donne.
    L’epica prosegue.
    Il racconto s’arricchisce di un’altra pagina.

    **la Bertolini a defferenza di Gigi di Biagio, il CT dell’Under21. potrà dormire sonni tranquilli e godersi la gloria dell’onorevole sconfitta.
    Nessuno chiederà la sua testa.

    • Paolo permalink
      30 giugno 2019 00:51

      e nessuno chiese la testa di Trapattoni dopo l’espulsione agli ottavi di finale dai mondiali del 2002 (la giustificazione fu l’arbitraggio di Moreno)

      • Andrea permalink
        30 giugno 2019 01:00

        Zerbino, ma tu lo sai che se solo lo volessi (lo volessimo…) potrei infierire…?
        Hai idea di quanta merda potrei gettarti addosso (non solo a te…) se solo fossi moralmente basso come te (voi) ?

        Ma non lo farò, perché io non vivo di queste merdate, casomai mi difendo dalla succitata merda che gli zerbini come te gettano contro il sesso maschile in toto.

        Tra l’altro io sono stato un atleta, per cui conosco bene sia la vittoria che la sconfitta, che prima o poi,arriva inevitabilmente, perciò son consapevole del fatto che non è “cosa buona e giusta” irridere chi viene sconfitto, anche se a situazione invertita le suddette non si sarebbero minimamente preoccupate di tutto ciò.
        Anzi, avrebbero infierito senza alcun problema.

    • 30 giugno 2019 08:01

      Pier Luigi ,come sempre nulla da eccepire

    • 30 giugno 2019 10:45

      Che nessuno chiese la testa di Trapattoni lo dici tu Scatolini (e chi altri poteva?) dato che non segui il calcio.
      Ed invece accadde pure quello!
      Perché il calcio maschile italiano (soprattutto quello della nazionale) è da sempre oggetto di un dibattito critico nei media che a volte raggiunge livelli parossistici.
      La sua forza, la sua continua crescita “obbligata” sta anche in quello.
      Mauro può raccontarti bene delle “pressioni” che esistono a Roma 😦
      A differenza di quello femminile, immerso in una bolla di nauseante vittimismo, nessuno fa sconti a nessuno nel calcio maschile.
      Se sei Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli…ecc devi vincere.
      Punto.
      E se cerchi di fare il “piagnone”…t’arriva pure il resto.
      Esiste persino una rivalità dei media (i giornali, le TV, le radio di Torino, di Milano e di Roma) che sospinge questo fenomeno.
      D’altronde è un mondo immerso nel danaro, e ad un fallimento sportivo corrisponde un fallimento economico (il Milan di quest’anno è esemplare).
      .
      Le donne ora vogliono il professionismo.
      C’è da giurarci che chi “dovrà” (e sottolineo dovrà) metterci i soldi sarà il maschile.
      Di certo vedremo una Lega-Calcio femminile gestita da donne (nelle posizioni apicali) ma i cui danari, quelli tanti-tanti…quelli che permetteranno di stare a galla (leggi non fallire) verranno dalle squadre maschili a cui sono affiliate.
      O da “aiuti” (droghe) in forma legislativa, come sono stati i fallimentari sovvenzionamenti di stato al cinema
      Magari da diritti televisivi (RAI in primis) sopravvalutati rispetto all’effettivo valore di mercato.
      Di certo non si potranno deportare le persone a fare gli spettatori negli stadi (magari affittati dai comuni a canoni simbolici?)
      .
      In Italia sono fallite “squadrette” come Napoli, Fiorentina, Parma…solo per rimanere in serie A.
      Credo che ne vedremo delle belle…

      • Paolo permalink
        30 giugno 2019 12:05

        le partite trasmesse in tv dalla rai hanno avuto ascolti non trascurabili, mi pare, non al livello della nazionale maschile ma neanche un flop totale.

        e comunque non è questione di blasone, ma come fai notare anche tu la nazionale maschile è composta da professionisti perciò ci si aspetta di più, quando lo sarà anche la nazionale femminile sarà criticata nello stesso modo. Intanto abbiamo viuto delle dilettanti (non certo piene di soldi) che sono arrivate ai quarti e dei professionisti (strapagati, coi soldi che escono anche dall’orifizio anale) che non si sono qualificati

      • 30 giugno 2019 14:41

        Perfetto: i professionisti eliminati e le dilettanti qualificate.
        Perché cambiare regime quindi?
        Lo vedi Paolo…sei talmente scemo che t’impicchi con la tua stessa corda.

        Il tuo problema è che continui a maneggiare materia di cui non sai assolutamente nulla….tranne i quattro concetti che ti suggerisce il chiacchiericcio in rete da parte degli adepti a mammona femminismo e i suoi bislacchi teoremi barricaderi.
        Adesso è il turno del “demiurgico” professionismo che ha impedito alla Bertolini di passare il turno (ma il cui dilettantismo non le ha impedito di qualificarsi però).
        La domanda che un femminista come te dovrebbe porsi è: chi pagherà i costi del professionismo femminile?
        Pensi che basterà un cambio di regime giuridico? (questo è in sostanza il professionismo) per avere un salto di qualità?
        Come mai gli altri sport (tipo la pallavolo in cui le squadre femminili e la nazionale FF vincono) non lo richiedono?
        Prego: solo risposte serie e circostanziate.

      • 30 giugno 2019 14:53

        Dai…sei talmente rintronato che te lo spiego io.
        Perche il calcio maschile (a differenza della pallavolo e di altri sport) è ricco!
        Il calcio maschile muove tantissimi soldi a cui il calcio femminile spera di “mettere mano”…quota-parte.
        Ci sono talmente tanti soldi che pure il CONI sta ben pensando da tempo di non finanziare più la Federcalcio (e su questo io pure concorderei).
        Ma questa è l’unica motivazione “vera, reale e concreta” per cui si richiede il professionismo.
        Perché sarà a traino di quello maschile.
        Ci si coprirà di titoli, gloria e onore…coi soldi maschili.
        Altro che “le bambine potranno finalmente giocare al calcio”.
        .
        E’ la richiesta d’un ritorno al Patriarcato mio caro Scatolini…

      • Andrea permalink
        30 giugno 2019 15:39

        Paoletto
        @@
        che sono arrivate ai quarti e dei professionisti (strapagati, coi soldi che escono anche dall’orifizio anale) che non si sono qualificati
        @@

        Certo, come no.
        Resta un fatto, caro zerbino deficiente; a tutt’oggi la nazionale femminile non ha mai vinto un mondiale di serie D (quello femminile, ovvio), mentre quella maschile ne ha riportati in Italia quattro di serie A (quelli veri).

        Inoltre, per tua informazione, devi sapere che emergere e vincere nel calcio femminile è molto più semplice che emergere e vincere nel calcio maschile.
        Il motivo ? Ci sono milioni di praticanti in più nel mondo, rispetto alle praticanti, caro zerbino ritardato.

      • Andrea permalink
        30 giugno 2019 15:45

        Ah, dimenticavo.
        La nazionale femminile non si qualificava ai mondiali da vent’anni…
        Inoltre, ai quarti di finale giunse anche nel 1991, solo che all’epoca (in cui i social non esistevano) certe merdate di chiaro stampo femminista non presero piede…

        Ripeto, paoletto, sei solo un povero deficiente.

  34. 30 giugno 2019 15:37


    .
    Questo signorino qui a sinistra (il pugile cubano Teòfilo Stevenson) è una delle tante dimostrazioni che il professionismo (coi suoi soldi) non garantisce di per se la “qualità” sportiva.
    Per nulla.
    Rifiutò milioni di dollari per passare al professionismo (a Cuba era proibito)…rimanendo dilettante e vincendo tre olimpiadi nei pesi massimi.
    E tre ori mondiali.
    Credo avrebbe fatto “piangere” molti fenomeni del professionismo.
    Soprattutto quelli made in USA.

    ***gli atleti dei gruppi sportivi militari e della PS, una grande istituzione italiana (MM e FF), sono formalmente dilettanti…ma “di fatto” professionisti.
    O qualcuno pensa che Alberto Tomba uscisse di pattuglia la sera in divisa da carabiniere a controllare i documenti agli automobilisti?

    • Andrea permalink
      30 giugno 2019 15:48

      Non sono un esperto di pugilato, ma fra le mie amicizie ho anche ex pugili, nonché maestri di pugilato ed esperti della succitata disciplina, per cui sì, è vero quanto dici in merito a Teofilo Stevenson, il quale, tra l’altro, avrebbe dovuto sfidare Muhammad Ali, ma poi non se ne fece niente.

      • Jaro permalink
        9 luglio 2019 02:30

        Andrea, conosci un certo Sandro? siete la stessa persona?
        gemelli separati alla nascita? dalla mammina manesca?

        Ho notato che anche lui usa le tue espressioni tipiche! eh eh eh!

        Salutami Svetlana!

  35. 30 giugno 2019 17:44

    Ragazzi…ecco a voi Scatolini (o Jaro) 🙂 🙂 🙂 🙂

  36. 7 luglio 2019 23:57

    S’è finalmente concluso il campionato mondiale di femminismo.
    Calcisticamente una noia…mor – ta – le!
    Un evento tenuto in piedi per un mese intero da commenti sui media vertenti per tre quarti (calcolato per difetto) su argomenti extra-calcistici.
    Un torneo accompagnato da caramellosi, pomposi, autoincensanti servizi di propaganda mediatica, modello campagne elettorali Berlusconiane anni ’90.
    A dimostrazione che tutto, ma veramente tutto interessava di questo torneo…tranne che l’evento sportivo in se.
    Lo sapevamo da almeno un anno in qua.
    Ma un conto era immaginarlo…un altro toccarlo con mano (con le orecchie e gli occhi).
    E ancora non abbiamo visto nulla miei cari.
    Questo è solo l’inizio…

  37. plarchitetto permalink
    8 luglio 2019 19:05

    1.468.000 spettatori RAI per la finale mondiale femminile USA-Olanda, con uno share del 13.4%.
    .
    La finale Francia-Croazia dei mondiali maschili del 2018 in Russia, trasmessa da Mediaset ne collezionò 11.680.000, con uno share del 66,56%

    Mi pareva interessante concludere questo animatissimo topic con un dato che rimette alcune cose al loro posto.
    Au revoir!

  38. 15 luglio 2019 18:19

    Io non seguo il calcio, né maschile né femminile, ma mi fa tanto piacere che le abbiano buttate fuori ai quarti, era meglio se succedeva prima.
    Non è che non mi rappresentano, è che con l’andazzo che c’è oggi qualsiasi vittoria della nazionale femminile vuol dire più misandria.
    Ma vaffa… perché mai io e mio figlio dovremmo subire più misandria contro di noi, noi che manco seguiamo il calcio, per quello che fanno quattro lesbiche sciroccate quando giocano contro altre lesbiche sciroccate?

  39. 26 luglio 2019 01:10

    Mondiali di nuoto in Sud Corea.
    La nazionale maschile di pallanuoto (settebello) è in finale dopo aver battuto l’Ungheria 12 a 10.
    Quella femminile (setterosa) è stata eliminata ai quarti…e proprio dall’Ungheria.
    Il cronista del TG5 ci fa sapere che…”il settebello vendica il setterosa”
    .
    Capito?…niente sbertucciamenti per le signorine in canottina.
    E’ il turno dell’immarcescibile cavalleria maschile.

  40. Andrea permalink
    20 aprile 2020 13:35

    Guarda caso un articolo scritto dal solito omuncolo, idem il libro e la prefazione.
    Il livello intellettivo di questi omuncoli posizionati è inferiore a quello di un orango.
    Definirli il cavallo di troia delle femmine è poco.
    https://alleyoop.ilsole24ore.com/author/carloandreafinotto/
    @@
    Elettrotecnico mancato, marito di una donna stupenda e padre di una creatura fantastica. Scrittore nei sogni. Avvinto da Emmanuel Carrère e Jean d’Ormesson. Ah, sì: anche giornalista. Da oltre 25 anni
    @@

    https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Alciato
    https://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Infantino

    Calcio, le ragazze della nazionale mica stanno a pettinare le bambole


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    Calcio, le ragazze della nazionale mica stanno a pettinare le bambole
    scritto da Carlo Andrea Finotto il 19 Aprile 2020
    #ALLEYBOOKS
    Alessandro Alciato, Non pettinavamo mica le bambole, Baldini+Castoldi

    Il 10 luglio 2006 un aereo atterra all’aeroporto di Pratica di Mare. È un volo molto particolare: riporta in Italia la Nazionale di calcio che il giorno prima, in una finale drammatica sportivamente parlando, ha vinto la sua quarta Coppa del mondo battendo ai rigori la Francia all’Olympiastadion di Berlino, Germania.

    Su quell’aereo, insieme al calciatori azzurri, al ct Marcello Lippi e a “lei”, la Coppa, c’è anche un giovane giornalista meno che trentenne. È uno dei pochissimi giornalisti ammessi: il suo nome è Alessandro Alciato.

    Tredici anni dopo, un altro Mondiale e ancora una maglia azzurra protagonista. Ma questa volta è una rivoluzione: la Nazionale è quella femminile, che ritorna a disputare una Coppa del mondo dopo 20 anni di assenza. Ci arriva sottovalutata a livello internazionale, stupisce ed entusiasma. Diventa un fenomeno di massa anche se non vince il Mondiale: arriva quarta ma è quasi come se fosse prima.

    Merito di un pubblico bulimico orfano di successi da parte dei maschi? Anche, forse. Merito, però, soprattutto, delle 24 giocatrici e della ct Milena Bertolini che le ha convocate. Le loro storie, soprattutto umane più che calcistiche, le racconta Alciato in un bel libro-collage «scritto in spiaggia, con le infradito», rispondendo alle domande di sua figlia: “Non pettinavamo mica le bambole – Le meravigliose storie delle ragazze della Nazionale” è il titolo.

    Questa volta non c’è una Coppa da riportare in Italia dopo un Mondiale, ma forse c’è persino di più: c’è una nuova cultura – si spera – sportiva prima che calcistica. La Coppa arriverà, c’è da scommetterci leggendo la determinazione delle protagoniste e la saggezza della Ct. Se l’Italia evolverà il successo è solo questione di tempo.

    Luglio 2019, Gallipoli. «Hei Saragama!». La cameriera del bar sotto l’appartamento al mare decide di chiamare così mia figlia. Che in effetti assomiglia un po’ alla capitana della Nazionale, soprattutto quando “libera” i capelli dai vari elastici colorati. Questa cosa del soprannome comunque è bella al di là della parentela… Evoca un calcio con l’anima, più umano, meno “Truman Show”, con meno sceneggiate in campo e fatto di storie che sono ognuna un romanzo.

    Sara Gama, quella vera, nel 2006 quando la Nazionale ricca dei maschi “primedonne” vince la Coppa, lei, Sara Gama riceve il suo primo stipendio da giocatrice di Serie A: 100 euro al mese di rimborso spese! Non è uno scherzo. Fino a non molto tempo prima, in Serie B, paga per giocare: nel senso che contribuisce con le compagne alle spese della società dove milita.

    Le storie delle giocatrici della Nazionale femminile sono piene di aneddoti: alcuni divertenti, come quello di Rosalia Pipitone, che gioca a piedi nudi in strada con gli amichetti. Si leva le scarpe per non farsi scoprire dalla madre, contraria alla sua passione per il pallone.

    Altri (aneddoti) suscitano enorme ammirazione. Come quelli di Laura Giuliani: rientra in aereo dal Mondiale verso mezzanotte e il mattino dopo (dopo oltre due mesi di ritiro con la Nazionale) sostiene un esame all’Università e prende 28. Anni prima, quando gioca in Germania, si alza alle 3 del mattino tutti i giorni per lavorare da un panettiere, finisce all’ora di pranzo, e poi va ad allenarsi. Viene promossa in Bundesliga. E poi arriva la convocazione in Nazionale.

    Vuole provarci qualche maschietto?

    Altri ancora (aneddoti) fanno indignare, come il collega che mentre guardiamo una partita del Mondiale 2019 commenta: «Comunque le donne che giocano al calcio non si possono vedere». Del resto un altro collega pochi anni prima di fronte all’inquadratura di Mario Balotelli che canta l’inno Italiano con la maglia azzurra riesce a dire: «Un nero che canta l’inno di Mameli non si può vedere». Sono frasi che non fanno parte del libro di Alessandro Alciato, ma appartengono a un’Italia in cui si inseriscono le vicende di Barbara Bonansea, Linda Tucceri Cimini, Stefania Tarenzi. Le loro carriere se la vedono brutta proprio mentre stanno per spiccare il volo: una serie di società sportive poco illuminate, quelle in cui giocano agli esordi, si rifiutano di liberarle per consentire loro di andare in un’altra società. Devono lottare non poco. Hanno la meglio per fortuna dell’Italia e del calcio.

    Nonostante il successo, nonostante il mondiale, nonostante la popolarità gli autografi e i selfie chiesti da tifosi e tifose, i pregiudizi non sono tutti superati. Ha ragione Manuela Giuliano, un’altra delle protagoniste di Francia 2019: «Al Mondiale l’Italia è diventata una delle otto nazionali più forti del pianeta». Tuttavia, prosegue, «spero di sbagliarmi, ma i pregiudizi, compresi quelli legati al calcio femminile, non spariranno mai completamente dal nostro Paese».

    Leggendo le storie delle protagoniste azzurre e quella della Ct Bertolini una cosa emerge chiara: non saranno i pregiudizi residui o gli eventuali colpi di coda del sistema a fermarle. Così come non potrà essere fermata la rivoluzione innescata dal successo sportivo e d’immagine ottenuto in Francia. A cominciare dal riconoscimento del professionismo. Più di una giocatrice fa riferimento a questo passaggio come a una tappa fondamentale nella parificazione dei diritti con il mondo maschile. E qualcosa si muove. Dopo l’ok all’emendamento di fine 2019 che prevedeva i fondi necessari, a fine febbraio un altro tassello durante un consiglio della Federazione italiana giuoco calcio. Il presidente Gravina si dichiara «favorevole all’introduzione del professionismo nel calcio femminile valutando bene le tempistiche e l’effettivo impatto economico sulla Serie A. A tal proposito, la Figc ha avanzato tre ipotesi di lavoro che prevedono l’introduzione dalla stagione 2021/2022».

    «… È compito della Repubblica – che siamo tutti noi – rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». È un passaggio dell’articolo 3 della Costituzione che nel luglio 2019 Sara Gama, numero 3 in campo, capitana della Nazionale, laureata in lingue e letterature straniere, cita nel suo discorso davanti al presidente Sergio Mattarella durante il ricevimento al Quirinale.

    La Coppa, quella, è solo questione di tempo.

    Titolo: Non pettinavamo mica le bambole. Le meravigliose storie delle ragazze della Nazionale – Prefazione di Gianni Infantino
    Autore: Alessandro Alciato
    Editore: Baldini + Castoldi
    Prezzo: 17 euro
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    Altri (aneddoti) suscitano enorme ammirazione. Come quelli di Laura Giuliani: rientra in aereo dal Mondiale verso mezzanotte e il mattino dopo (dopo oltre due mesi di ritiro con la Nazionale) sostiene un esame all’Università e prende 28. Anni prima, quando gioca in Germania, si alza alle 3 del mattino tutti i giorni per lavorare da un panettiere, finisce all’ora di pranzo, e poi va ad allenarsi. Viene promossa in Bundesliga. E poi arriva la convocazione in Nazionale.

    Vuole provarci qualche maschietto?
    @@

    Da prenderlo a calci in culo questo mentecatto leccaculo.
    Quando mai una femmina scriverebbe qualcosa del genere a situazione invertita ?
    Ovviamente mai.

    • Andrea permalink
      20 aprile 2020 22:06

      Anche queste parole evidenziano l’assoluta idiozia dell’autore di quel libro del menga.
      @@
      Sara Gama, quella vera, nel 2006 quando la Nazionale ricca dei maschi “primedonne” vince la Coppa, lei, Sara Gama riceve il suo primo stipendio da giocatrice di Serie A: 100 euro al mese di rimborso spese! Non è uno scherzo. Fino a non molto tempo prima, in Serie B, paga per giocare: nel senso che contribuisce con le compagne alle spese della società dove milita.
      @@

      Ma che vuol dire “maschi primedonne” ?
      E che paragone è quello con il ridicolo calcio femminile, che non vale nemmeno la serie C maschile e che non muove nemmeno un centesimo rispetto a quello maschile ?
      Siamo veramente circondati da irrecuperabili deficienti.

      • Andrea permalink
        20 aprile 2020 23:58

        Questo film lo reputo “profetico”…

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