Seguendo la massa
Alcuni anni fa avevo postato che, in un contesto che non dovrebbe centrare nulla ,praticamente il comitato dalle mie parte il “No da Molin” per via dell’area dell aeroporto di Vicenza destinato a diventare una base americana (una a Vicenza era già presente) verso il periodo di fine agosto facevano delle rappresentative teatrali e discussioni varie, tra queste c’era un titolo molto eloquente “Ti amerò fino ad ammazzarti- femminicidio e dintorni” un titolo del genere ,ovviamente la prosa era sul genere drammatico perchè doveva scaturire rabbia ,odio e indignazione
Oggi , nella mia bacheca mi trovo questa rappresentativa teatrale con questo titolo
https://www.facebook.com/events/1678557192356649/
Si capisce già dalla locandina che non ci sono lacrime, non ci sono paroloni ma è una commedia ,niente di più e niente di meno
Allora una domanda mi sorge spontanea, non è che ,anche questa compagnia segue il filone del politicamente corretto e se avesse fatto l’inverso avrebbero avuto dei problemi invece ,in questo modo ,possono rappresentare la loro commedia quante volte vogliono ?
Di certo nel cinema non mancano commedie che hanno la moglie come vittima ,mi ricordo un film con Danny de Vito “per favore ammazzatemi mia moglie”
Ma la domanda resta e se la compagnia avesse avuto l’intenzione di cambiare il soggetto ? Avrebbe fatto ancora una commedia oppure avrebbe intrapreso il ruolo drammatico ? O ancora avrebbe avuto problemi con le femministe oppure no ?
Manca la controprova ,però a pensar male si fa peccato ma, di solito ,la si indovina